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Geno era nella schermata di salvataggio, seduto per terra ad osservare il Sans originale che parlava con l'umana, sapeva che presto avrebbe di nuovo ucciso tutti quanti ma ormai aveva perso ogni intenzione di fermarla.

Non sapeva spiegarsene il motivo, forse pensava che fosse inutile.

Ormai era rimasto solo nella schermata di salvataggio, non c'era neppure Frisk, infatti lei era riuscita a tornare in Undertale anche se non sapeva spiegarsi come ma non gli importava.

Ma poi... Sentì una voce <tu sei Geno, giusto?>

Si voltò e vide uno scheletro con una specie di veste nera chiusa solo da delle corde <ci conosciamo?>

<mi chiamo Reaper!Sans, sono il mietitore> rispose lui sorridendo.

Appena disse quelle parole Geno credette di essere arrivato alla fine dei suoi giorni ma Reaper aggiunse <qui non esiste tempo, Geno, non puoi morire, non sono qui per te.... Anzi io... Sono qui per me stesso>

<che intendi?> domandò Geno accigliandosi, non si fidava granché del nuovo arrivato, dopotutto si era appena presentato come la morte.

<vedi... Normalmente non posso toccare nessuno, perché altrimenti lo ucciderei ma tu... Insomma non hai una vera e propria anima per cui... Il mio tocco non ti fa nulla>

A quel punto Geno capì <cioè.... Vorresti toccarmi?>

<ecco... Sì... Mi basta anche toccare una mano ovviamente! So che è una richiesta strana ma... Io non posso toccare nessuno...>

Geno osservò il volto di Reaper, era così triste, si vedeva che si sentiva tremendamente solo, sospirò <va bene, ma solo la mano.> rispose alzando la mano anche se un po' tremante.

Reaper si sedette accanto a lui e avvicinò la mano a quella di Geno <sei sicuro?> domandò poi.

<sì. E se me lo chiedi ancora cambio idea.> rispose Geno irritandosi.

Reaper però non fu affatto infastidito dalla sua risposta e avvicinò la mano a quella di Geno toccandola. Le guardò mentre le punte delle loro dita si intrecciavano, Geno sembrò quasi stupito di vedere gli occhi lucidi del mietitore.

Ma del resto condivideva, almeno in parte, quello che provava Reaper, nessun contatto per molto tempo, come lui era rimasto da solo ed ora... Poter toccare qualcuno, pareva assurdo da entrambi in realtà.

Rimasero così per alcuni minuti, in silenzio, sicuramente un primo incontro davvero bizzarro, nessuno dei due apriva bocca, Reaper fissava le mani che si toccavano mentre Geno era leggermente imbarazzato per la situazione innaturale, ma poi Reaper dovette tornare a lavorare e se ne andò salutandolo, promettendo di tornare presto.

Geno era a metà tra incredulo e felice, non poteva credere che avesse conosciuto una persona in un modo simile ma pensava che non sarebbe stato male passare un po' di tempo con qualcuno.

Il giorno dopo infatti Reaper tornò a far visita a Geno, si sedettero accanto e, questa volta, iniziarono a parlare, principalmente si scambiavano battute di pessimo gusto, ed intanto la mano di Reaper andava a cercare quella di Geno e quando la prese lo scheletro con l'occhio glitchato sussultò ma poi si calmò, lasciando la mano lì.

Passarono i giorni, Reaper e Geno a volte chiacchieravano, altre invece rimanevano in silenzio, tenendosi per mano.

Per Geno era piacevole passare il tempo con lui, malgrado fosse il mietitore lo trovava molto simpatico.

Invece Reaper trovò bizzarro che Geno chiamasse la sua sciarpa con il nome del fratello, ma sapeva che si trattava proprio della sciarpa di quest'ultimo quindi capii che gli mancava molto e cercava semplicemente di tenerlo il più vicino possibile a sé.

<Reaper....> lo chiamò attirando la sua attenzione.

<sì?> domandò lui guardandolo.

<tu sei il mietitore no? Quindi... Hai raccolto tu l'anima di mio fratello?> fino a quel momento aveva ignorato la domanda ma ormai non poteva più fare finta di nulla.

Reaper rimase in silenzio per qualche secondo, sapeva che non poteva mentirgli, dopotutto era una domanda a cui non serviva effettivamente una risposta <sì... Ma io non uccido la gente, semplicemente raccolgo le anime che sono rimaste sul piano spirituale, dopo aver abbandonato quello terreno> rispose alla fine con un sospiro.

<piamo... Spirituale?> ripeté Geno confuso.

<vedi... La realtà è composta da due mondi che coesistono sullo stesso piano, quello terreno e quello spirituale, finché i mostri e gli umani sono vivi la loro anima esiste sia sul mondo spirituale, sia su quello terreno, però alla morte l'anima dei mostri scompare sul mondo terreno, ma continua ad esistere sul piano spirituale, però non tutti possono vederle, per gli umani è un po' diverso, solitamente la loro anima continua ad esistere per molto tempo anche sul piano terreno ma dopo un po' scomparirà prima o poi>

Geno rimase per qualche secondo confuso dalla spiegazione ma poi riuscì a capire e annuì <raccogli anche le anime umane quindi?>

<sì, ma per quelle ci vuole più tempo, finché non smettono di esistere anche sul piano terreno è difficile raccoglierle>

<capisco...>

Chiacchierarono ancora un po', poi Reaper se ne andò per tornare a casa sua.

Continua.

Seirin: yeeee la storia dei miei genitori! :3

Hearty: hai finalmente cominciato a riscriverla eh?

Seirin: yep :3

Un Amore Eterno {afterdeath} Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora