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Il tempo trascorse e Science si presentò più volte da Geno per poter controllare come stesse sia Geno che la bambina, i due così si ritrovarono a chiacchierare molto spesso finendo così con il fare amicizia.

Ed infine arrivò il momento del parto, Reaper aiutò Science a portare nella schermata di salvataggio tutto l'occorrente per il parto cesario, in oltre un'infermiera venne con lui per assisterlo.

Geno era spaventato ma Science gli sorrise e lo rassicurò <non preoccuparti Geno, andrà tutto bene, il parto non sarà difficile e non sentirai nulla, dopotutto la pancia sparirà una volta effettuato il parto dato che siamo scheletri, è tutto più semplice>

<O-okay> rispose Geno con il fiatone, quel periodo in cui aveva portato in grembo una bambina umana lo aveva davvero sfiancato, Science glielo aveva detto che un umano gli avrebbe tolto più energie ma Geno aveva sopportato, in un certo senso essere nella schermata di salvataggio lo aveva aiutato.

L'infermiera anestetizzò Geno e Science iniziò l'operazione sotto gli occhi preoccupati di Reaper.

Non ci volle molto e così Geno poté in appena un'ora tenere tra le braccia sua figlia, che piangeva con un tono molto acuto, <ciao piccola mia... Sono... Sono così felice di conoscerti finalmente> disse sorridendo mentre Reaper rimaneva a bocca aperta, non riusciva a credere che quella bambina fosse sua figlia.

Ma c'era un problema che Science notò controllando la piccola <o-oh...> Mormorò e ovviamente venne sentito dagli altri.

<Cosa?> Chiese Reaper preoccupato.

<In qualche modo... La bambina ha ereditato la determinazione che Geno si era iniettato e ora che è umana... Quella determinazione è aumentata in modo esponenziale, guardate> spiegò mostrando l'anima della bambina, un'anima rossa che però gocciolava del liquido rosso, come se la determinazione fosse troppa per restare dentro la sua anima.

<E... Ed è un problema?> Domandò Reaper che in realtà aveva un sospetto di cosa ciò comportasse.

<Se venisse seguita costantemente no...> Ma quella risposta era già un problema per i due scheletri, sapevano che non era fattibile una cosa simile, Reaper lavorava troppo e Geno nella schermata di salvataggio non poteva prendersi cura di una bambina, non potevano tenerla.

Geno scoppiò a piangere <n-non voglio... Non voglio lasciarla... Non voglio perderla> e Reaper soffriva silenziosamente per non rendere ancora più difficile la situazione per l'amato, si limitò ad abbracciarlo e stringere la sua famiglia.

Science poteva solo immaginare quanto stessero soffrendo i due neo genitori per la notizia ma non aveva finito <Reaper.... Purtroppo non è l'unico problema che la bam ina avrà...>

Reaper lo guardò <che vorresti dire?>

<È tua figlia Reaper... Ciò la porterà a vedere il piano astrale, cosa che normalmente non è possibile, avrà a che fare con il paranormale volente o nolente, la sua vita sarà difficile in ogni caso... A meno che non viva con qualcuno che conosca le sue stesse difficoltà>

<C-ci stai suggerendo... Di... Darla in adozione?> Chiese Geno tra un singhiozzo e l'altro.

<Se vivesse con una famiglia di umani che ha a che fare con la magia... Riuscirebbe a vivere serenamente secondo me.... Stando con voi e sapendo che per errore è diventata umana... Potrebbe essere molto negativo per la sua psiche> spiegò Science con un'espressione rammaricata.

<P-però... Voglio darle io il nome> disse Geno accarezzando il viso della figlia, arrendendosi all'idea <e... E voglio rivederla un giorno>

<Certo Geno, un giorno torneremo a prenderla, le diremo la verità> disse Reaper senza chiedergli se ne fosse sicuro, era una decisione così difficile per entrambi.

Geno osservò la bambina che dormiva tra le braccia, le accarezzò nuovamente tanto mentre piangeva disse <vorrei... Vorrei tanto vederti crescere... Essere chiamato "mamma" da te... Vederti fare i primi passi, voltarmi per poi notare quanto u sia cresciuta in così poco tempo... Ma purtroppo... N-non sono in grado per adesso di prendermi cura di te... Non ne sono capace... Non in queste condizioni... Perdonami... Perdonami per tutto, n-non sono.... Non sono degno.... Di essere tua madre.... Seirin>

Reaper aveva le lacrime agli occhi e balbettò semplicemente <è... È un bellissimo nome... L-le sta molto bene...>

Poi Reaper prese la figlia e la portò sulla Terra, ma in quella reale, non in un au, perché aveva paura che potesse finire i qualche sottosuolo e non voleva che corresse dei rischi o modificasse la storia, quindi fu costretto ad andare nella realtà dove trovò una famiglia in cui da sempre erano presenti maghi e sensitivi di vario genere, Seirin sarebbe stata semplicemente una ragazza dotata per loro.

Prima di andarsene tenne la figlia a sé <Seirin.... Mi dispiace per tutto... Un giorno, te lo prometto, tornerò a prenderti, torneremo ad essere una famiglia, libererò tua madre dalla schermata e non ti lasceremo da sola mai più, spero che tu possa vivere felice piccola mia>

Detto ciò lanciò un incantesimo che fece sì che la famiglia a cui l'aveva lasciata pensasse fosse davvero loro parente, dopo di ché tornò da Geno e solo allora Science tornò a casa sua, molto giù di morale per quello che era successo ai suoi amici.

Reaper e Geno rimasero ad abbracciarsi in silenzio, cercando di farsi forza l'uno con l'altro, era stato difficile ciò che avevano fatto ma speravano di aver preso la decisione più giusta per la loro bambina.

Il tempo trascorse, Reaper e Geno non parlavano molto quando stavano insieme ma quando si separavano inevitabilmente cadevano nello sconforto, non riuscivano più a sopportare quella situazione, era troppo difficile dopo quello che era successo e volevano solo una cosa: poter vivere assieme.

Continua.

Un Amore Eterno {afterdeath} Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora