Quando i due scheletri si svegliarono Geno si era pentito di quello che aveva lasciato fare a Reaper, non stavano insieme e non sapeva bene cosa provava per lui, era stato uno sciocco a farlo, questo era il suo pensiero.
Si alzò rivestendosi e coprendosi il viso con la sciarpa mentre Reaper si rimetteva la sua veste, osservò lo scheletro vestito di bianco per poi abbracciarlo da dietro <qualcosa non va Geno?> Gli domandò dolcemente.
Geno arrossì malamente ma poi lo allontanò <io... Non avrei dovuto concedermi così... Tu hai detto che ti piaccio ma.... Io non so cosa provo per te...> Rispose con uno sguardo malinconico.
<Quindi... Non vuoi più vedermi?> Gli chiese, capendo che si erano lasciati andare un po' troppo prima.
<Eh? N-no io... Io...> Geno era un po' in difficoltà, combattuto se dirgli la verità o meno, combattuto se lasciare che Reaper si avvicinasse ancora di più a lui oppure no.
<Cosa?>
<Io.... Non voglio restare da solo...> Rispose alla fine arrossendo ancora di più.
<Non ti lascerò solo Geno> disse spostando un po' la sciarpa e dandogli dei baci sul collo, Geno sentì dei brividi ma non lo allontanò.
Dopo un po' Reaper smise e lasciò Geno <ora devo andare, ho molto lavoro da fare ma tornerò presto, te lo prometto~> disse poi dandogli un bacio sulla fronte.
Geno arrossì nascondendo il volto nella sciarpa <s-sì> disse poi imbarazzato e così rimase da solo con i suoi pensieri.
Da una parte si sentiva uno sciocco ad essersi concesso, dall'altra invece era felice di aver incontrato Reaper, ma la gioia durò poco perché si accorse che nel suo corpo qualcosa stava cambiando "c-che sensazione è questa?" Si domandò portandosi una mano al ventre, ben sapendo che non c'era nulla in quel punto, invece qualcosa c'era e appena realizzò che cosa fosse finì nel panico "oh no.... E adesso!? Dovrei dirlo a Reaper?! Ma... E se poi mi abbandonasse qui?! Che faccio?! Io... N-non sono pronto per diventare mamma! Non posso! E poi non so neanche se amo Reaper o meno! Io.... Che cosa ho fatto!? Ho rovinato tutto!" Quei pensieri divennero sempre più cupi, aggiungendosi a quelli che aveva sempre avuto, finendo con l'incupirsi sempre di più.
Così, quando Reaper tornò, non se ne accorse neanche di lui e il mietitore si preoccupò vedendo il suo amato in quello stato, si sedette accanto a lui e solo dopo qualche minuto parlò, la sua voce era dolce ma si sentiva dal suo tono che era seriamente preoccupa!to <Geno...? Che cosa hai?>
Geno si riprese dal torpore in cui era caduto e guardò Reaper quasi stupido dato che non si era minimamente accorto di lui, non disse niente ma sapeva di non poter tenere nascosta la verità, alzò la maglietta scoprendo una pancia che normalmente non avrebbe dovuto possedere dentro la quale si stava formando un'anima.
Reaper, appena vide la pancia, bluì malamente ma non riusciva a dire niente, troppo sorpreso da quella situazione per parlare non riusciva neanche a spostare lo sguardo dalla pancia anomala di Geno.
<C-cosa.... Cosa facciamo ora?> Domandò Geno abbassando la maglietta e facendo tornare alla realtà Reaper che scosse la testa e spostò lo sguardo, rimanendo seduto accanto a Geno.
<Io.... Non lo so... Il mio lavoro non mi permetterebbe di essere molto presente... però.... È la prima volta che dò vita a qualcosa anziché toglierla> il tono con cui pronunciò quella frase era molto malinconico, ma Geno sapeva bene quanto poco gli piacesse il suo lavoro e non se ne stupì più di tanto anche se ne restò comunque colpito.
<Io... Non so se è una buona idea tenerlo... Non stiamo neanche insieme e... Beh io sono intrappolato qui... Come potrei crescere un bambino in un luogo simile> aggiunse Geno, si sentiva male a dire quelle parole ma al tempo stesso era meglio mettere subito in chiaro tutti i problemi.
Ma di nuovo Reaper lo stupì <Geno... In qualunque modo vada tra noi... Io ti aiuterò con il bambino come meglio poso se deciderai di tenerlo, non ti lascerò da solo> gli disse più determinato che mai.
<S-sul serio? Ma... Perché... faresti questo per me ed il piccolo?> Domandò, sapeva di piacere a Reaper ma non si aspettava una risposta simile.
Reaper avvicinò il suo viso a quello di Geno bluendo e guardandolo negli occhi, anche se uno era tutto glitchato <perché ti amo Geno> rispose senza timore.
Il frammento dell'anima di Geno perse un battito sentendo la parole di Reaper per poi cominciare a piangere e Reaper gli prese il viso tra le mani asciugandogliele e cercando di calmarlo.
Quando Geno si calmò lo guardò dritto negli occhi <sul... Sul serio... Mi ami?>
Il mietitore lo guardò un po' confuso ma poi sorrise <certo che ti amo>
Geno a quel punto si portò una mano sul viso e fece sparire i glitch che aveva su di esso scoprendo così un occhio sciolto dentro il quale non c'era la solita pupilla bianca <mi ami.... Ancora...?> Domandò sapendo bene che il suo aspetti spaventasse molta gente.
Ma Reaper sorrise dolcemente e gli accarezzò il viso dandogli un bacio proprio sopra quell'occhio sciolto <non potrei fare diversamente amore mio~> rispose con voce roca, sussurrando quella frase come se fossero circondati da un sacco di gente e volesse che solo Geno sentisse le sue parole.
A quella risposte lo scheletro vestito di bianco si tuffò tra le sue braccia lasciandosi coccolare e dando fiato ad una frase che non pensava di dire dopo tutto quel temo: <ti amo anche io Reaper> facendo così bluire il mietitore.
Non sapeva come, non sapeva quando era nato tale sentimento, ma sapeva di provarlo per colui che in teoria avrebbe dovuto togliergliela la vita anziché dargliene una.
Continua.
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Un Amore Eterno {afterdeath}
FanficGeno era uno scheletro solo nel void ma presto non lo sarà più. Se me lo state chiedendo è la vecchia storia, l'ho riscritta da zero proprio.