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<Geno... Io... Ti do fastidio... Per caso?> fu questa la domanda che il mietitore rivolse allo scheletro con l'occhio glitchato che lo guardò perplesso per quella domanda.

<perché questa domanda?> chiese osservando l'altro scheletro.

Reaper lo guardò portandosi una mano dietro la testa, era quasi imbarazzato per quella situazione <beh... Mi sono presentato di punto in bianco, chiedendoti un favore strano... Eppure... Parli con me... Ci scambiamo diverse battute... Perché... Sei così tranquillo?>

Geno lo guardò per qualche secondo per poi sorridere malinconicamente <forse... Perché non sono solo così...>

Reaper lo guardò diventando a sua volta malinconico "quindi... Geno è rimasto da solo per molto tempo... Io... Sono il primo che incontra dopo tanto tempo" senza neanche accorgersene prese per mano Geno facendo intrecciare le loro dita e ciò fece arrossire Geno per il gesto inaspettato.

Vedendo il rossore sul viso dello scheletro Reaper lo osservò un po' stupito, non era la prima volta che si prendevano per mano, ma forse era il significato del gesto che sorprese Geno.

Rimasero in silenzio, tenendosi per mano mentre Geno, con l'altra, si alzava la sciarpa coprendosi il viso arrossito.

Ovviamente Reaper vedeva lo stesso tutto rosso in viso e si sorprese nel notare che non riusciva a togliere gli occhi di dosso da quel viso.

"è... È così... Bello..." pensò continuando ad osservare il viso per poi scendere ed osservare la sua postura, i suoi movimenti, solitamente lenti.

E quando tornò a casa si rese conto che gli piaceva Geno, non che ci fosse qualcosa di male, ma non aveva idea di come Geno avrebbe preso una sua dichiarazione.

Dopotutto già il modo in cui si erano incontrati per la prima volta era piuttosto strano però... È anche vero che avevano lentamente instaurato un rapporto d'amicizia.

Un giorno Reaper aveva avuto una giornata molto pesante e quando arrivò da Geno lo scheletro dall'occhio glitchato lo notò quasi subito <Reaper... Tutto bene? Sembri stanco>

Il mietitore sospirò <non è nulla... Solo... È stata una giornata pesante>

<intendi... Il tuo lavoro da mietitore?>

<sì... Io... Non mi piace molto come lavoro, ma una volta mi sono rifiutato di raccogliere un'anima nel mio au e... È successo un casino...> rispose Reaper abbassando lo sguardo.

<che casino?> chiese Geno, inclinandosi leggermente cercando lo sguardo di Reaper.

Lui alzò di poco lo sguardo per incrociare quello di Geno <io... Per colpa mia l'anima che non ho raccolto.. Divenne portatrice del caos, quindi sa quel giorno lavorai malgrado tutto> rispose seriamente.

Geno rimase a fissarlo stupito di una conseguenza simile <oh.... Capisco.... Deve... Deve essere stato difficile per te>

<molto.... Ma comunque ormai è andata così... Posso solo cercare di rimediare a ciò che ho fatto...> rispose Reaper portando le ginocchia al petto.

E Geno gli si avvicinò per poi abbracciarlo appoggiando la testa sulla sua spalla.

Reaper bluì leggermente per quel gesto ma poi ricambiò l'abbraccio. Rimasero in silenzio, uno abbracciato all'altro, tanto vicini che Geno poté sentire l'anima di Reaper battere ed arrossì, non sapeva bene perché ma sentire battere l'anima di Reaper lo fece sentire bene, gli fece sentire di avere finalmente qualcuno vicino a sé.

Neanche se ne accorsero ma Reaper e Geno si addormentarono uno abbracciato all'altro, sdraiandosi sul pavimento.

Passò un po' di tempo e alla fine si svegliarono, Geno era sdraiato sul petto di Reaper e quando il mietitore aprì gli occhi bluì vedendo il sorriso sereno con cui Geno stava dormendo "è.... È così bello...." pensò accarezzandogli il viso.

Geno sentì le carezze e si svegliò, arrossendo appena incrociò lo sguardo con quello di Reaper, ancora mezzo assonnato gli ci volle un po' prima di capire dove si trovasse e si alzò di scatto ancora più rosso.

Anche Reaper si alzò portandosi una mano dietro la testa <scusa.... Io... Mi devo essere addormentato... Solo... Era bello... Stare vicino a te>

Geno non aveva idea di cosa dire al mietitore, era troppo imbarazzato dalla situazione e si allontanò semplicemente da lui.

Reaper sospirò sorridendo <hey, mica ti mangio sai?> gli disse poi ridacchiando.

Geno era ancora troppo imbarazzato e gridò semplicemente <s-sta zitto!>

Reaper ridacchiò ancora per la reazione di Geno, lo trovava così carino quando reagiva in quel modo.

Gli si avvicinò <oh andiamo, non mi pare di aver fatto nulla di male comunque...> gli diede un bacio sulla fronte <ora meglio se vado, ci vediamo Geno~> e sene andò, lasciando lo scheletro con l'occhio glitchato lì, immobile e tutto rosso in viso, nascondendolo nella sciarpa.

"c-che cosa è.... Che cosa è questo sentimento?" si domandò notando che il frammento della sua anima aveva cominciato a battere più velocemente "io... Mi... Mi sento così strano...."

Intanto Reaper era tornato a casa e Papyrus era molto preoccupato per la mancanza del fratello.

<Sans! Dove eri finito!?>

<io... Mi sono solo addormentato, nulla di preoccupante Paps> rispose Reaper sorridendo.

<e dove eri scusa?>

<ecco... Stavo parlando con uno...> rispose Reaper senza andare nei dettagli.

Ma non serviva <intendi lo scheletro che puoi toccare? Ultimamente passi molto tempo con lui>

Reaper bluì leggermente <ecco... Sì...>

Alla fine i due mangiarono e si misero a fare altro ma Reaper non riusciva a togliersi Geno dalla mente.

Continua.

Un Amore Eterno {afterdeath} Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora