#8 Confessione

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"Io... mi sono innamorata" riuscì a dire fregandomene di quello che provavo veramente, ma era questo l'amore giusto?, mi sono innamorata del mio amico da letto, senza volerlo, ok, lo avevo accettato ma il canto è il mio punto debole, ok, forse dovevo rifletterci ma io, non lo so, è da tanto che mi "piaceva Martin".
"e chi sarebbe questo amore?" disse sedendosi sul letto.
"se io te lo dico, mi promette che se non accetterai non roviniamo i rapporti?" dissi anche io mettendomi seduta sul letto.
"si lo prometto" disse prendendomi la mano.
"il mio amore sei tu" dissi senza preoccupazioni, forse qualcuna, ma nulla di che.
"t-tu ti sei innamorata di me?" disse sconvolto
"s-si, mi sei piaciuto da quanto mi hai salvato" dissi
"oh beh, allora proviamoci" disse sorridendo
"d-davvero?" dissi incredula
"si, davvero" disse, si avvicinò a me e mi baciò.
"Rag- oh" disse Noah aprendo la porta, ci vide che ci baciammo e allora richiuse la porta.
"dai, ti diciamo la verità." disse Martin, io lo guardai male.
" io e Martina siamo fidanzati" disse, io sospirai di sollievo
"oh, meno male, tutti noi aspettavamo solo che voi due vi fidanzavate" disse sorridendo
"Già" dissi sorridendogli
Scendiamo tutti e tre, allora, confessammo tutto tranne quella cosa, e ne rimasero felici.

Eravamo rimasti da soli, Martin si era andato a fare una doccia, e io ero sul divano e stavo guardando la Tv, ricordai stamattina quella stanza, una specie di studio. Io dalla curiosità andai a vedere ed scesi le scale, aprì la porta di quella stanza ed entrai, era enorme, aveva un computer gigante, una console da DJ anche essa gigante, un microfono con affianco delle cuffie, un divano e infine aveva i pannelli fonoassorbenti, mentre io ero concentrata a vedere l'intero studio, si sentì un rumore dall'altra parte della stanza, andai a controllare e ci trovai, una libreria e un foglietto che era appena caduto.

Mi abbassai e controllai cosa conteneva quel foglietto, lo girai e vidi una foto raffiguranti la sua famiglia. C'erano ovviamente lui, sua madre, suo padre e infine sua sorella, e, come ogni foto stavano sorridendo, se caddero altre, come ad un film horror, le vidi una per una fino a che non vidi una foto speciale, lui insieme ad un altra ragazza, sembrava di pochi mesi fa.

Arrivò Martin e mi tolse le foto dalle mie mani.
"Cosa stai facendo del mio studio?" disse arrabbiato,
"i-io stavo solo vedendo, ora scusami tanto ma devo andare a casa" dissi cercando di andarmene ma, nulla, mi bloccò e mi mise in braccio, mi sbatte al muro,
"cosa ci facevi nel mio ufficio?!" disse sempre più arrabbiato,
"volevo vederlo, visto che la mia curiosità mi stava mangiando!" dissi arrabbiata. Lui mi fece un sorriso,
" ah si?, non mi vuoi dire la verità perfetto" mi disse all'orecchio. mi alzò la manica della maglietta, prese il mio polso e afferrò un coltellino
"C-cosa vuoi fare con quel coltellino?" dissi preoccupata,
"beh nulla ma solo un piccolo taglietto qui" disse indicando il polso, appena avvicinò il coltellino alla mia pelle, lo affondò un po' e li iniziai ad urlare per il dolore, scese un po' in giù e si fermò, davvero mi stavo eccitando per quello che mi stava facendo?.

Iniziai a baciarlo con foga, mi fece sbattere la schiena contro il muro e poi prese delle bende che erano per fortuna accanto a noi, mi coprì il taglio
"s-scusami, n-non s-so cosa mi sia preso" disse, io non ci diedi troppo confidenza e subito lo baciai, ci baciammo così forte che non riuscimmo più a respirare,
"ma, tu hai già voglia piccolina?" disse io ovviamente non risposi per la seconda volta e lo ribaciai, ci buttammo sul letto, visto che io ero ancora con le gambe attorno alla sua vita. Alzai il mio busto e lo strusciai contro il suo coso per farlo eccitare. Ci riuscì e come se ci riuscì, era subito pronto, ma lo feci aspettare, continuai a strusciarmi con il suo amico e infine lui disse
"Piccolina, non andremo con calma questa volta, come punizione per quello che stai facendo, ti farò un po' male, forse un po'" disse maliziosamente, io sorrise e lo continuai a baciare, mi ristrusciai sul suo coso e lui, mi tolse subito i pantaloni,
"Adesso tocca a me piccola" disse mi levò anche le mutandine e mi iniziò a leccare l'interno coscia, poi passò a leccare il mio clitoride iniziai a gemere, infilò anche due dita nella mia entrata, "sei così eccitata" disse sorridendo maliziosamente,
io non risposi, ma al contrario, gemetti sempre di più. Andò più forte, sempre di più, fin quando non venni sulle sue dita.
"bravissima piccolina" disse
"ma non è finito qua" finì di dire, in un colpo secco entrò in me,
"M-Martin!" urlai,
"S-si p-piccola urla il mio nome" disse spingendo sempre più in fondo e più veloce,
io lo accontentai, usci in me, veloce, mi rigirò e infilò il suo coso nel mio punto B, mi fece male, andò veloce e continuò ad andare come stava andando, mi fece mettere a quattro zampe e rinfilò il suo coso nel punto B, di nuovo, andò veloce, mi prese i capelli e me li tirò verso lui, per far inclinare la mia schiena sempre di più. Dopo un po', mi rigirò ed entrò nel punto A, andò veloce e io ovviamente continuai ad urlare, arrivammo tutti e due contemporaneamente. Scesero delle lacrime dai miei occhi, per il dolore/ piacere. Lui mi guardò
"te lo avevo detto io" disse facendo le spallucce,
" Ma in fondo sei stata bravissima, TI AMO" disse baciandomi, mi asciugò le lacrime e mi ribaciò.
"TI AMO ANCHE IO" dissi anche io baciandolo

In The Name Of Love/Martin Garrix❤/Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora