#9 Confessioni

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Mi andai a fare la doccia, e mi levai quella benda che mi aveva fatto Martin, perché, perchè lo aveva fatto?, E subito dopo si è scusato?, Non lo saprò mai, entrai in doccia e mi lasciai scorrere l'acqua calda, per levarmi tutti quei pensieri.
Martin mi riaccompagnò a casa visto che era troppo tardi.
Mi accompagno dentro salutò tutti
"Ci sentiamo domani piccolina" mi disse facendomi un occhiolino.
"Ok baby" dissi anche io facendogli l'occhilino,
"O mio dio, così mi fai eccitare di nuovo, e scusami per il taglio, non so cosa mi sia preso" disse premdendomi la mano, mi baciò e mi salutò.
Mi misi il pigiama e andai a dormire.

Il giorno dopo

Mi risvegliai, era domenica. Quindi voleva significare niente scuola e relax al massimo, scesi giù e vidi già sveglie Ash e Noah,

"Hey, ragazze buon giorno" dissi felicissima, non so per quale motivo ma ero felicissima, si, lo so il perchè, perchè oggi e Domenica

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"Hey, ragazze buon giorno" dissi felicissima, non so per quale motivo ma ero felicissima, si, lo so il perchè, perchè oggi e Domenica.
"Hey, ti sei svegliata felice eh?" Disse Ash sorseggiando il suo Thè
"Già, perchè è domenica e posso stare con voi" dissi sorridendo e aprendo il frigo per fare colazione, alla fine mi presi uno yogurt con una mela.
"Bhe, anche noi siamo felici che stiamo con te, dopo giorni" disse Noah anche lei sorseggiando il lette. Mi sedetti vicino a Noah, iniziai a mangiare
"Senti, ma cosa hai fatto in sti giorni a casa di Martin?, Veramente lo hai aiutato a Matematica?" Disse Ash
"Mh, si, l'ho aiutato a Matematica visto che va male" mentì
"Martina, avanti, puoi dirci tutto" disse Noah girandosi verso di me
"Cosa vi dovrei dire scusa?" Dissi facendo le spallucce
"Bhe, perchè sei a casa sua ogni giorno, non ti fai vedere e ne sentire" disse Ash triste.
"Bhe, ok, vi dirò la verità, ma mi promettete che non direte nulla a nessuno?" Dissi sicura di quello che stavo facendo
"Ovvio, puoi contare su di noi" disse Noah
"Ecco, quando siamo andati al centro commerciale, abbiamo fatto shopping e poi siamo andati al bar, lui mi ha fatto un offerta e io ho accettato" dissi guardando il tavolo
"Che tipo di o-offerta?" Disse Ash, che secondo me aveva capito e come aveva capito.
"Ecco... Se io, lo sfiziavo, lui mi faceva realizare il mio sogno" dissi ancora con gli occhi diretti verso il tavolo.
"Sfiziavo?, In ce senzo?" Disse Noah anche lei preoccupata
"Se potevo diventare la sua scopa amica" dissi triste, quasi con le lacrime agli occhi,
"C-cosa?!" Disse Ash.
"Si, volevo in tutti i costi arrivare aiiei sogni, ma non potevo, così, ho accettato per quello che mi aveva detto Martin, visto che li ha anche detto che è famosi, quasi in tutto il mondo, tranne qui" dissi iniziando a piangere.
"N-non ci posso credere" disse Noah sconvolta, insieme ad Ash
"Lo so, è stranissimo ma è così" dissi asciugandomi le lacrime
"T-tranquilla vasta che ce lo hai detto" disse Ash avicinandosi a me e accarezzarmi la spalla in segno di conforto.
"Ma quindi non siete fidanzati?" Disse Noah
"Si, siamo fidanzati" dissi riasciugandomi le lacrime. Mi abbracciarono e si risedettero
"Allora, cosa facciamo oggi?" Disse Ash
"Bhe, che ne dite di fare una giornata a guardare dei film, e soprattutto stare al caldo, visto che fuori ci sono meno di 5 gradi?" Disse Noah
"Beh, si per me va bene" dissi
"Anche per me" disse Ash
"Allora andiamo a stenderci sul divano" disse Noah, alzandosi e camminando verso il divano.
Ci sedemmo su di esso e aspettammo Ash, che era wndata a prendere dei CD da vederci. Ci venne un'idea così sistemammo il soggiorno. Aprimmo il divano letto, prendemmo un plaid rosa, dei cuscini e infine preparammmo il tavolinetto, e ci misimo le Pop-corn, acqua e dei dolcetti. Apprna arrivò Ash, chiudiammo le finestre, le persiane, accesimo il caminetto ed spensimo le luci, ed ecco quì che arrivò il momento: "Film in quantità", visto che a noi piaceva tanto andare al cinema e ritornare a quelle origini era fantastico.

Dopo un po'

Pov Martin

Non avevo nulla da fare, allora andai in un pub. Beh, non in un pub tranquillo ma uno forte. C'erano tizie, se così si potevano chiamare, mezze nude o meglio con quatro fili addosso, certi "uomini" che sbavavano dietro queste tizie, luci rosse con un palo in mezzo al locale. Andai ad ordinare un Whiskey, ma venni interrotto da un uomo, che mi stava  minacciando, insieme ad una donna, tutti e due sembravano avere una quarantina d'anni.
"Tu, basso che non sei altro, vieni qui"disse l'uomo, mi congelai per la voce che aveva. Non potevo crederci "p-papà!" Dissi iniziando a tremare."oh sei tu" disse avvicinandosi pericolosamente. Mi arrivò un pugno da parte sua, che mi fece stendere per terra mi ricolpì con dei calci e subito dopo chiusi gli occhi.

Pov Martina

Drin... Drin... Mi squillo il telefono, andai a rispondere.
"Pronto... Chi è?... Si sono io, c-cosa?!... Si arrivo subito" dissi alzandomi subito dal divano. Mi rimisi le scarpe e uscì di casa. Corsi, corsi fino a quando non mi mancò l'aria, non mi importava che pioveva, ma, l'unica cosa chei preoccupava era Martin. Mi ha chiamato una ragazza dicendo che Martin era in ospedale. Appena arrivata, tutta zuppa,
"M-mi s-scusi, s-sa dirmi d-dove si trova M-Martin Garrix?" Dissi con il fiatone e con le lacrime che mi scendevano, ecco, avevo perso mio padre e non volevo perdere anche lui.
"È al piano di sopra signorina, è con il bollino rosso" disse triste. Corsi subito al piano di sopra, mi mancava l'aria stavo per svenire. Trovai la porta e un infermiere mi fece entrare. Ed eccolo lì, era con tutti i macchinari attaccati  al suo corpo nudo. Mi iniziando a scendere tante lacrime, peggio di prima. Accanto a lui c'era una ragazza, presuppongo che è lei quella che mi ha chiamato, ci assomiglia tantissimo.
"D-dove si trovava?" Dissi ancora con il fiatote e con le lacrime agli occhi.
"Era fuori ad un locale, nostro padre e la compagna lo stavano calpestando. Allora aspettai che finirono di calpestarlo e sono andata a soccorere mio fratello, era in uno stato pietoso, adesso sta un po' meglio disse sorridendo
"Hai aspettato che lo finirono di calpestarlo?!" Dissi arrabbiata
"Si, non volevo essere calpestata anche da nostro padre e la sua compagna!" Disse incrociando le mani al petto e se ne andò... "La sua compagna",i ritornò in mente...
"M-mia madre!?" Dissi sconvolta. Mi sedetti accanto a lui, sentivo la mia rabbia crescermi in me. Con le lacrime agli occhi, gli presi la mano e d'istinto mi toccai la pancia, senza che me ne accorsi alzai la mano e vidi la cicatrice che mi fece. Continuai a piangere, fino a quando entrò un infermiere
"Mi dispiace signorina, ma ora deve andare". Diedi un bacio a Martin.
"Ciao amore, ci sentiamo domani" lasciai la sua mano e tornai a casa.

In The Name Of Love/Martin Garrix❤/Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora