Incubi

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Qui di seguito vi racconterò due degli incubi che più mi sono rimasti impressi.

INCUBO 1

Mi ritrovai in una stanza.

Ero su un letto riccamente decorato, un letto in stile barocco. C'era anche un armadio, sulla sinistra della mia visuale, sempre in stile barocco.

Percepivo come se la stanza fosse divisa in due, ricordo che la sensazione che percepivo era la contrapposizione tra bene e male, non chiedetemi perché, ma questo sentivo

Improvvisamente dei forti tonfi squarciarono il silenzio.

Provenivano da due porte, una a sinistra vicino all'armadio, e l'altra sul lato opposto. Non so se non le avessi notate prima o se apparirono dopo.

I tonfi si fecero più forti e le porte si spalancarono. Nella stanza, da entrambe le porte, entrarono delle figure d'ombra umanoidi, che si fronteggiarono prima di voltarsi verso di me.

Si avvicinarono fino a circondarmi.

Non so chi, ma qualcuno urlò "mi fai luce!".

Mi sveglio abbacinato dal sole.

Se non chiudo le persiane, in quell'ora del mattino il mio viso è esposto ai raggi diretti del sole.

La sera prima non chiusi le persiane.

INCUBO 2

Sognai di essere solo a casa, di notte.

Ero davanti alla televisione, tutte le luci di casa erano spente; improvvisamente si accese la luce del piano di sopra.

Spaventato corsi fuori casa. da fuori le finestre del piano di sopra proiettavano ombre. In casa c'era qualcuno.

Decisi di scappare dal mio vicino di casa. Aprii il cancello e il mio pastore tedesco uscì, si intrufola in un campo recintato e ne esce poco dopo rientrando tranquillo in giardino.

Corsi dal mio vicino e mi accolsero in casa. Spiegai loro la situazione, ma in quel momento tornò mia madre a casa.

Mi ritrovai sul divano, di nuovo davanti alla televisione, ma stavolta con mia mamma al fianco.

La luce del piano di sopra si accese di nuovo, mi alzai e la indicai a mia madre. Non emettevano alcun suono, non avevo voce.

La porta che divide piano terra e scale si aprì, ne uscì un ombra.

Urlavo a squarciagola, ma mia madre non mi sentiva, né mi vedeva.

L'ombra si avvicinò a lei, che dava le spalle all'evento.

Urlavo.

L'ombra si posizionò dietro di lei, e alzò il braccio. Sembrava tenesse un'ascia in mano.

Urlai più che mai. Non riuscivo a muovermi.

L'ombra calò la scure su mia madre.

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