La morsa nel buio

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L'estate è per me inferno e paradiso; si esce con gli amici, mare, sole, la pelle abbronzata, dorata. Ma anche il caldo eccessivo, le vespe e gli insetti

Le notti d'estate dormo sempre con la finestra aperta, così che la mia stanza sia fresca e arieggiata. Dormo senza coperte (quindi non ho protezione dai demoni, scusate dovevo scriverlo).

Era mattina presto, forse le quattro, la stanza era semibuia, dalle imposte filtrava una leggera luce bluastra. Io dormivo, ma mi svegliai senza un'apparente motivo. Fu in quel momento che percepii il mio corpo pesante, perché metà di esso sporgeva fuori dal letto, cascante verso il pavimento. Non feci in tempo a capire la situazione che la mia caviglia venne afferrata e tirata.

La morsa fu così forte che anche il mio letto si spostò nel verso dell'attrazione, e questo mi fece riprendere il controllo sulla mente confusa dal sonno.

Guardai nella direzione verso cui mi sentii tirare, ma non c'era nessuno, o meglio, nessuno che potessi vedere.

Come se nulla fosse mi girai e tornai a dormire.

Ripensando a ciò che mi era successo nella notte arrivai alla conclusione che: essendo il mio corpo sbilanciato verso l'esterno è possibile che il mio contraccolpo abbia spostato il letto.
Ma la presa sulla caviglia... quella terribile sensazione di non essere soli...

In questo momento sono fuori casa, dormo in un hotel. Qui non mi è mai successo niente di anormale.

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