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ci sarà un capitolo bonus dopo questo quindi non archiviate la storia <3

Due settimane più tardi i due erano sdraiati sul letto in camera di Richie. Tutto in quella stanza urlava "Richie Tozier", dalle pareti blu notte tappezzate di poster, gli scaffali pieni di fumetti, l'armadio straboccante di orribili camice hawaiane alla coperta di star wars. I due erano sdraiati uno accanto all'altro, la testa di Eddie appoggiata al petto del corvino e le mani di quest'ultimo a tracciare piccoli cerchi sulla parte lasciata scoperta del suo fianco.

« dimmi un po' Eds, come hai capito che il fusto qui presente era l'uomo di tuoi sogni?» Eddie arrossì furiosamente iniziando a balbettare parole sconnesse. «tranquillo spaghetti, inizierò io a raccontartelo» gli occhi del più basso si spalancarono di curiosità ansioso di sentire quello che l'altro aveva da dire.

« era il lontano 1989»
«era tre anni fa Rich»
«ssssh, non interrompere il racconto» Eddie alzò gli occhi al cielo lasciandolo continuare e beandosi del tocco che Richie gli stava ancora riservando.
« era il lontano 1989 ed eravamo ad un pigiama party a casa di Big Bill, credo fosse il suo 14esimo compleanno o qualcosa del genere. Era quando l'alluvione aveva fatto entrare l'acqua in salotto e la televisione era stata spostata in camera. C'erano tutti, i nostri amici intendo, tranne Ben, ed io e te eravamo appoggiati alla testiera del letto e stavi letteralmente collassando dal sonno. Piano piano la tua testa è andata ad appoggiarsi suola mia spalla e, probabilmente inconsciamente, sei arrivato ad usare le mie gambe come cuscino. Ero rosso di imbarazzo, Bev dice che è stata la prima volta da quando mi conosce che non avevo una battuta pronta. Mi sentivo così strano, teso e sollevato allo stesso tempo, avevo questa strana sensazione nella pancia ma non ci ho fatto molto caso. Al tempo pensavo fosse normale sentirsi così con il proprio migliore amico, sai amore platonico o cazzate del genere. Credo che sia stato lì il momento in cui ho iniziato a vederti - e volerti- come qualcosa di più, ma me ne sono reso conto da poco.»

Richie aveva tenuto lo sguardo fisso in avanti mentre raccontava, le guance con una tonalità più scura del solito. Eddie, invece, stava guardando il profilo affilato del corvino, gli occhi che stavano piano piano assumendo la forma di un cuore.
Aveva preso sicurezza ed iniziò a sua volta a raccontare della prima volta, la primissima volta che si era reso conto di come Richie fosse per lui molto più importante degli altri loser.

« è un po più lunga la mia storia Chee»
«abbiamo tempo spaghetti»
Richie gli stampo un bacio sui capelli incoraggiandolo a continuare e stringendolo più al suo petto.
« ti ricordi in prima media quanto Bill si era messo con Gretta? - l'altro annuii- e che non voleva dircelo e quindi ci aveva fatto credere che limonarsi nei corridoi era una cosa da amici e noi come dei polli ci siamo cascati? - Richie iniziava a non capire dove l'altro volesse arrivare- era appena finita scienze, o almeno credo, e stavo andando al mio armadietto, in quello accanto quei due si stavano mangiando la faccia ed io, forse inconsapevolmente, sono rimasto a fissarli. Quando fretta si è staccata ho detto a Bill che dovevano essere proprio dei grandi amici per baciarsi così, e Bill mi rispose qualcosa come "si sì, migliori amici". Tornando a casa quello stesso giorno ho pensato quanto sarebbe stato bello se anche noi due fossimo stati quel tipo di amici. Ho sognato di baciarti per anni, persino dopo che avevo capito che no, non era una cosa da amici. Un giorno mi è scappato l'argomento con mia madre e lei ha dato di matto e mi ha spedito in una clinica a New York»

«quando in terza media sei stato assente per due mesi, cazzo Eds pensavo avessi solo una brutta influenza, o che ti fossi preso lo streptococco»

«mi hanno spedito indietro quando si sono resi conto che non ero davvero malato, sai lì non è così inusuale essere... gay»
Non lo aveva mai detto ad alta volte e per quanto terrificante potesse sembrare, ora che era con Richie non riusciva a vergognarsene.
« stavo dicendo, dopo quello ho cercato di archiviare tutto, dimenticarmi di come mi sentissi con te, ma non ha funzionato, perché cazzo Richie tu sei così dannatamente invasivo ed appiccicoso, più cercavo di allontanarmi più tu mi gettavi le braccia intorno alla spalle, mi baciavi la tempia o mi chiamavi con quello stupido soprannome che adoro»
«AH, SAPEVO CHE TI PIACEVA»
Richie si scompose sul posto ed Eddie alzò gli occhi al cielo.
« ora non montarti la testa boccaccia. Comunque ho capito che non è sbagliato, è quello che sono, e mia madre non potrà più portarmelo via. Ogni volta che sono da solo con te, mi fai sentire come se fossi di nuovo pulito*»

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