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Richie tese la mano per afferrare il pacchetto di sigarette che Beverly gli stava porgendo, la rossa accese la sua sigaretta e fece lo stesso con quella dell'amico per sbuffare entrambi una nube di fumo grigio.
« non vi siete ancora visti dopo quella sera?» Tozier scosse la testa a quello e la ragazza assunse uno sguardo saccente.
« sei tu che stai evitando lui o lui che sta evitando te?»
« nessuno sta evitando nessuno Bev»
« se fosse così ora non saresti qui con me, sareste in camera sua, staresti fingendo di giocare ai videogiochi mentre lui si porta avanti coi compiti delle vacanze così da non risultare ovvio mentre lo fissi»
Richie fece un altro lungo tiro dalla sua sigaretta e ruotando gli occhi aspettò qualche minuto prima di rispondere.
«perché dovrei fissare lui invece che lo schermo, videogiochi giapponesi con tettone maggiore del piccolo Eds»
« non essere sciocco Tozier, ho visto come guardi quel nanetto, ti piace»
Richie la guardó spalancando la mascella, assunse un colore tendente al bordeaux e finì la sua sigaretta con un solo tiro.
« che cazzo Marsh, è fastidioso e testardo, un vero stronzo quando vuole se non compensasse essendo così carino e piccolo, poi quando ti guarda con quegli occhi marroni giganti e... cazzo»

Il gesticolare del corvino si fermó a mezz'aria quando la realizzazione lo colpì in pieno, a lui piaceva Eddie e Beverly lo aveva capito prima di lui. Il panico lo assalì immediatamente, se Bev se n'era resa conto allora probabilmente anche Eddie avrebbe potuto farlo.

« dici che lui se n'è accorto?»
«siete due pezzi di idioti, no che non se n'è accorto, dovresti dirglielo»
« non se ne parla Beverly, lui darebbe di matto, sai com'è fatto»
« secondo me la cosa non è unilaterale, ma fai come vuoi, ci vediamo domani da Bill, fatti bello per il tuo Eddie-bear»

***

Il corvino stava montando sulla sua bici per dirigersi verso casa Denbrough quando una figura gli si piazzó davanti.

«pensavo passassi a chiamarmi»
«pensavo non volessi vedermi»
«pensavo che tu pensassi che sarebbe stato meglio non vedersi»
Sui visi dei due c'era un'espressione di pura confusione e ad ogni battuta dell'altro la fronte si aggrottava un po' di più.
«non ho mai detto questo spaghetti»
« sei un cazzone boccaccia» malgrado il tono arrabbiato sulla faccia di Eddie c'era un sorriso sincero.

«prendi la tua bicicletta Eds e andiamo da Big Bill»
«la mia bici, ecco, si è rotta, potresti portarmi sul sellino della tua? Se non è un problema ecco»

Che Richie avesse visto l'amico sul suo mezzo, che sembra va perfettamente funzionante, il pomeriggio prima mentre tornava dalla farmacia non glielo fece notare; da un lato perché lo aveva visto solo perché era attaccato alla finestra aspettando che si facesse vivo e fare la figura dello stalker? No grazie. Dall'altro perché non avrebbe mai detto di no al corpicino dell'altro premuto contro il suo.

« Andale Eduardo, andiamo»
il busto di Eddie era completamente premuto sulla schiena di Richie e le sue braccia intorno al bacino di quest'ultimo, la testa appoggiata alla curva del suo collo ed i capelli di entrambi spettinati dal vento.

Al loro arrivo il resto dei membri del club dei perdenti era già al completo. Tra le varie proposte che vennero fatte per quella serata a vincere fu quella di Ben di guardare un film ma, sebbene il poverino aveva optato per uno romantico, tutto il resto del gruppo - soprattutto Beverly- avevano scelto un horror.

Presero posto alcuni sul divano altri per terra, in successione erano posizionati così:
Stan, Eddie e Bill sul divano, Mike e Ben sul sofà, bisogna dire che in due stavano decisamente stretti ma entrambi si rifiutarono di andare uno in braccio all'altro, ed infine Richie e Beverly seduti per terra sul tappeto davanti al televisore.

Il corvino, ben attento a dove Eddie si era posizionato, lo stava osservando mentre era intento a confabulare qualcosa a bassa voce con Stanley. Era geloso? Se lo era non lo dava a vedere.

Friends won't love me like youDove le storie prendono vita. Scoprilo ora