2.

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Dattero capì che Louis stava tornando a casa dal rumore dei suoi passi lungo la strada polverosa.

Allora, come faceva sempre, prese in bocca una delle sue palline e trotterellò come poteva sul ciglio della via.

Attese di veder spuntare il suo padrone, poi cominciò a scodinzolare e lanciò con il muso la pallina, che, a causa della pendenza della strada, iniziò a rotolare sempre più velocemente.

Louis sorrise, si chinò, prese la pallina non appena questa arrivò ai suoi piedi e poi spalancò le braccia.

Dattero allora si mise a correre come poteva, lo raggiunse, si voltò a gambe all'aria e si fece prendere in braccio e coccolare.

Quella routine si ripeteva ogni giorno e Louis ne era felicissimo perché, in parole povere, adorava quel piccolo cane spelacchiato.

Trovò Harry seduto al tavolo della cucina, lo raggiunse e gli diede un lungo bacio sulle labbra.

" A volte mi chiedo " ridacchiò il riccio " se vuoi bene più a me o a Dattero..."

" Beh " borbottò Louis, stringendo a sè il cane " a Dattero senza ombra di dubbio.."

Harry sorrise, scosse la testa e sussurrò:

" Dattero è come un figlio per te..."

" Lui è mio figlio, mi somiglia anche " confermò Louis baciando la testolina del cane.

Harry voleva trattenersi, ma non ce la fece.

" In effetti " mormorò con noncuranza " le sue zampette corte sembrano in tutto e per tutto una tua eredità...."

Louis cercò di guardarlo con ostilità, ma il suo viso e i suoi occhi verdi erano tropo belli, così scoppiò a ridere sinceramente divertito.

Dopo alcuni istanti si alzò, posò Dattero nella sua cesta e si avvicinò a Harry.

Gli accarezzò dolcemente una guancia e sussurrò:

" Ti amo tantissimo, tesoro "

Harry sorrise, lo attirò a sè e rispose:

" Anche io, più della mia vita..."

Louis si sedette su una sedia e si tirò il riccio in braccio, accarezzandogli la gamba malata.

" Ti fa male tanto oggi?" chiese.

" Come al solito " rispose Harry " ma credo tu abbia ragione...mi serve un aiuto, qualcuno che svolga per me i lavori più pesanti..."

" Sono contento che tu ti sia convinto " confessò Louis. " Con una persona qui con te quando io non ci sono mi sentirò di sicuro più tranquillo. Certo, voglio qualcuno di fidato...credo che chiederò al ginnasio, dove è meglio comprare uno schiavo..."

Harry annuì e si fece abbracciare, sentendosi felice e al sicuro.

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