Capitolo uno.

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what's your name?

'Permesso, scusate, permesso, fatemi passare!'- borbottai, in preda alla disperazione di arrivare tardi il primo giorno di scuola.

Nonostante le lenti degli occhiali visibilmente annebbiate a causa del sudore, riuscii a notare i movimenti degli altri studenti, ammassati l'uno accanto all'altro, che cercavano invano di entrare nelle rispettive classi a forza di spintoni e imprecazioni verso i piú maldestri, suscitando in me ansia e preoccupazione.

Curvai le labbra in un sorriso soddisfatto nel vedere l'aula numero 125, destinazione che cercavo da ormai dieci minuti, cosí, con passo veloce, mi affrettai a raggiungere quella che sarebbe stata la  classe per il resto del mio quarto anno alla Photographic Accademy School, prestigioso istituto dove ogni persona, oggetto o animale si trasformava in immagine, dove ogni singolo particolare veniva messo a fuoco attraverso l'arte della fotografia.

'B-buongiorno, scusate il ritardo, non riuscivo a trovare la nuova aula.' - Mormorai, sotto gli occhi attenti della professoressa Morris e le battutine poco divertenti dei miei vecchi compagni.

'Non si preoccupi Signorino Horan, buongiorno anche a lei ma adesso si sbrighi ad occupare posto, la lezione sta per iniziare.'-  mi disse la professoressa, osservando da capo a piedi il mio stato affannato, rivolgendomi poi uno dei suoi sorrisi rassicuranti e invitandomi, con un cenno della mano, a sedermi in uno dei pochi banchi liberi.

'Hey, hey Niall!' -sentii una voce particolarmente familiare cercare di attirare la mia attenzione cosí spostai lo sguardo verso l'enorme ammasso di capelli ricci che continuava ad agitarsi sulla sedia, facendomi scoppiare in una risatina divertita.

'Ma ciao anche a te Harold, grazie per avermi tenuto il posto.' -sussurrai, poggiando lo zaino nero sul piano di legno e tirando indietro la sedia per poi accomodarmi, donando al riccio accanto uno dei miei  migliori sorrisi, ricevendo in cambio uno sbuffo,

susseguito da una linguaccia alquanto buffa.

'Prego Horan, tutto pur di non ritrovarmi quella testa di cazzo di Marylenn vicino.' -decretò, facendomi un piccolo occhiolino e tirando fuori il cellulare, puntando la sua attenzione verso di esso.

Scossi il capo, accennando un lieve sorriso nel pensare alla povera ragazza che fissava con sguardo innamorato il riccio, sussurrando poco dopo un 'povera mary', spostando il capo verso la professoressa Morris, intenta a

darci il suo solito 'buona fortuna' per questo nuovo anno scolastico.

tre ore dopo.

'Minchia Niall, la Morris che continuava a ripetere di studiare, impegnarci e bla bla bla, ma che si trovasse un marito piuttosto!'- sbraitò Harry con fare esasperato mentre richiudeva le cerniere dello zainetto verde, accompagnato da una delle mie risate contagiose.

Harry è un personaggio, è in grado di far ridere anche solo guardandolo e con lui ci si diverte, sempre e comunque, tralasciando il fatto che era ed è uno dei ragazzi piú carini dell'accademia.

'Suvvia Harold, ci fa questo discorsetto ogni anno eppure non mi pare che tu sia stato bocciato.'-gli faccio notare, allungando un braccio attorno al suo collo e attirandolo a me, scompigliandogli i capelli con la mano libera, cercando di non ridere nel vederlo divincolarsi.

'Biondino, quante volte ti ho detto di non chiamarmi Harold?'-mi domandò con fare ironico il ragazzo mentre lasciavamo la classe, diretti verso la mensa tra spintoni e urla di studenti affamati.

'Harold, piantala con queste stupidaggini e dimmi com..'- non riuscì a terminare la frase che dal corridoio sentí una voce stridula urlare i nostri nomi, accompagnata dal ticchettio di scarpe col tacco e da una risata femminile.

Mi girai di scatto e notai una chioma biondo-castana avanzare verso di me, Barbara, l'avrei riconosciuta anche da due miglia di distanza.

'Niall, Harry, come state? Mi siete mancati tantissimo, dio!'-confessò con fare entusiasta la bionda, allargando le braccia e catapultandosi verso di noi, donandoci uno dei suoi calorosi abbracci.

Barbara è una delle persone piú  importanti per me qui all'accademia, è una ragazza solare e allegra, nonchè bellissima e desiderata da tutti, segue il mio stesso corso di fotografia analogica da oramai tre anni e tra noi due c'è sempre stata una buona intesa.

'Ciao Barbs, ci sei mancata anche tu, sono tre mesi che non ci vediamo! La mia bimba, quanto è cresciuta!'- disse Harry, asciugandosi una finta lacrima che fece scoppiare in una sonora risata sia me che Barbara, intenta a solcare la soglia della grande mensa.

'Hey Paparino, tu occupa un tavolo che ci penso io al menú, parola di Nialler.'-feci un piccolo occhiolino al riccio, intento a punzecchiare la povera Barbara a suon di battute poco caste sul suo sedere, osservandola cosí arrossire.   

Camminai verso il bancone pieno di piatti, per niente degni di essere chiamati pietanze, afferrando due vassoi rossi e porgendoli a Susan, la nostra cara e vecchia cuoca, sorridendole mentre accenna un gesto di saluto con il capo.

'Buongiorno Biondino, passate bene le vacanze?'-mi domanda, immergendo un cucchiaio nella pentola del purè.

'Uhm, sono state le solite, sai com'è, sono tornato in Irlanda dai miei, nulla di esaltante.' -sollevai le spalle in segno di indifferenza, facendo vagare lo sguardo su tutti i cibi, trattenendomi dal non vomitare anche il pranzo di Natale dello scorso anno.

'Oh, capisco, vivi ancora da solo, suppongo.'-dichiarò, dopo aver sospirato e aver allungato i due vassoi verso di me, mantenendo quel dolce sorriso sul viso.

'Si, grazie Susan, ci vediamo.'-diedi un'ultima occhiata alla signora di fronte a me, afferrando il pranzo e guardando l'enorme distesa di alunni intenta a chiacchierare.

Osservai a lungo la folla fino a quando non riconobbi una testa riccia agitare la mano, attirando la mia attenzione.

Sorrisi, avanzando velocemente verso il tavolo ma fu cosí che un attimo dopo mi ritrovai per terra con gli occhi di tutti puntati addosso ed un ragazzo poco piú alto di me urlarmi contro.

'Hey rincoglionito, si può sapere dove guardi mentre cammini?!'-afferrai i miei occhiali da vista caduti sul pavimento, indossandoli e sollevando il capo verso la figura che sbraitava, deglutendo non appena riuscí a vederlo meglio.

Era alto, magro, capelli neri e occhi color cioccolato, delineati da lunghe ciglia.

Un filo di barba era presente lungo le mascelle scolpite mentre  un'espressione scocciata comparí sul suo viso.

'S-scusami, non ti avevo visto..'- avvertí un calore propagarsi sulle mie guance, osservandolo piegarsi verso di me, tra le risate e gli sguardi divertiti dei presenti.

'Oh davvero? Questo riesci a vederlo?'-sul suo volto si formò un'espressione maliziosa accompagnata da un ghigno.

Con la coda dell'occhio vidi la sua mano immergersi nel piatto di purè per poi schiantarsi contro il mio viso, lasciando che mi sporcassi anche i vestiti.

'Adesso vediamo se sarai ancora cosí maldestro, nanetto.'

Lasciò subito dopo la mensa, portandosi dietro una scia di profumo.

'Niall, Niall oddio!'-Harry si precipitò verso di me con fare preoccupato, aiutandomi ad alzare, fulminando con lo sguardo chiunque stesse ridendo.

'Sto bene, tranquillo.'-affermai, dandomi una leggera pacca sulla coscia per togliere del purè in eccesso, indicando -successivamente l'uscita della mensa, sospirando.

'Vado a darmi una sistemata in bagno, ci vediamo dopo.'

what's your name?(ziall)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora