Capitolo nove.

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Ci vollero un paio di secondi belli e buoni per realizzare che era lì proprio davanti a me, con un sorriso ammaliante sul volto e una sigaretta tra le labbra.

'S-si, scusami, ero da un amico e avevo dimenticato il nostro incontro, poi in autobus si stava stretti e ho anche rischiato di perdere la fermata!'

Balbettai, lasciando che le parole uscissero veloci e libere dalla mia bocca, prendendo un profondo respiro una volta terminata la frase.

'Hey hey, calmo, biondino.'

Provò a zittirmi, facendo un lungo tiro dalla sua sigaretta.

Lo osservai attraverso le mie lenti trasparenti, realizzando quanto fosse incredibilmente bello.

Le labbra carnose erano racchiuse attorno al filtro e aspiravano con avidità il tabacco, la fronte leggermente corrugata, probabilmente per il forte sapore e le goti appena arrossate.

I suoi capelli rigorosamente neri e tirati su con uno strato di gel lasciavano spazio ad una incantevole vista dei suoi occhi color cioccolato, grandi e delineati da ciglia lunghissime.

'Ma è reale?' pensai, inclinando di poco il viso da un lato, quasi ad imitare un cagnolino pronto a ricevere un oggetto con cui giocare.

E forse se ne accorse, perchè poco dopo un suo 'Hai capito cosa ho detto?' mi risvegliò dal mio stato di trance.

'E-eh?'

Gracchiai, sbattendo ripetutamente le palpebre, riuscendo solo a farlo scoppiare in una fervida risata.

'Ho detto se entravamo, sai, abbiamo un progetto su cui lavorare!'

Aspirò per l'ultima volta prima di lanciare il mozzicone lungo il marciapiede.

Le sue labbra si schiusero lentamente per permettere ad una scia di fumo grigiastra di uscire dai suoi polmoni e liberarsi nell'aria, lasciando i suoi occhi puntati  su di me.

'Ah, il progetto, vero!'

Mi schiaffeggiai mentalmente per non essermi ricordato il vero motivo per cui Zayn si trovava davanti casa mia, offrendogli poi uno dei miei sorrisi imbarazzati, armeggiando con le chiavi che fino a qualche secondo prima erano nella tasca dei jeans.

'Però, carino qui.'

Ammise, con un tono compiaciuto, facendo poi cadere il suo zaino nero sul pavimento, continuando a guardarmi con una strana espressione da strafottente stampata in faccia.

'Fa come se fossi a casa tua.'

Mi parve l'unica cosa sensata da dire in quel preciso momento dopo aver chiuso la porta e aver appoggiato la tracolla accanto al divano.

Lo vidi sedersi comodamente sul divano e trascinare con malavoglia lo zaino sulle ginocchia, rovistando tra quaderni e foglietti strappati contenuti al suo interno.

Dopo vari secondi di ricerca, poggiò sul tavolino davanti a sè un taccuino e una penna.

Il tutto sotto il mio sguardo confuso.

'Ecco a te Niall, buona relazione!'

Quasi non mi si staccarono le mascelle dal viso per quanto la mia bocca fosse spalancata.

'Si è semplice:tu hai sporcato la mia giacca nuova e adesso mi ripaghi facendo il compito al posto mio, al massimo ti aiuto con qualche ricerca sulle immagini, giusto per fare qualcosa.'

Un lampo colpì la mia mente.

Ma certo! Quel giorno in classe, la nostra prima coversazione, la prima volta in cui vidi il suo bellissimo sorriso da vicino e non da tre metri di distanza.

'M-ma, io veramente, ecco, pensavo stessi scherzando quel giorno..'

Beh, in un certo senso dovevo aspettarmelo, insomma, lui era lo scansafatiche della classe e doveva pur vendicarsi il qualche modo.

Un tono di voce sottile accompagnò il velo di delusione che attraversò i miei occhi, il solo pensiero di dover fare una relazione di quindici pagine mi conduceva al suidicio.

'Oh Niall, io non scherzo mai.'

Rabbrividii, il suo sguardo mi fece tremare da capo a piedi e il suo mezzo sorriso rendeva la situazione ancora più inquietante.

'Quindi buon lavoro!'

Aggiunse, incrociando le braccia dietro al capo e restando lì, comodo sul divano ad aspettare la mia prossima mossa.

'Bastardo.'

In quel momento era l'unico aggettivo che rimbombava nel mio cervello, e  forse, l'unica parola che poteva definirlo meglio oltre a 'perfetto'.

Senza pensarci due volte, mi arresi e afferrai il mio laptop accanto al taccuino, premendo le dita lungo i tasti e sperando con tutto il cuore di avere almeno un suo minimo aiuto.

Due ore.

Due fottutissime ore.

Tra le peggiori della mia vita, aggiungerei.

C'era talmente tanto silenzio in quel salotto che per qualche minuto avevo persino dimenticato la presenza di Zayn intento a cazzeggiare col suo cellulare e mi ero lasciato sfuggire un gemito scocciato, provocandogli una grossa risata.

'Hai bisogno di una mano, Horan?'

Se avessi saputo prendere a pugni, sarebbe stata l'unica cosa che avrei fatto dopo quella stupida domanda, ma la mia timidezza e la mia scarsa agilità nel prendere a botte vinsero anche questa volta.

'N-no, grazie, ho quasi finito la quinta pagina.'

'Però, veloce il biondino.'

Veloce? Ah si, veloce ovvio.

Come se lui queste due ore le avesse passate da un sito all'altro per cercare delle stupidissime informazioni su templi e robe varie.

Ammiccai un sorriso, riportando la mia attenzione sullo schermo del laptop, corrugando la fronte nel vedere un'improvvisa chiusura del web.

'Ti hanno mai detto che sei ancora più carino quando ti concentri?'

Buongiorno donzelle!!

Ecco qui l'attesissimo capitolo, obv.

Come avete passato il Natale? Spero bene, meow.

Okay, come al solito, fatemi sapere se la storia vi piace e lasciate una stellina, se volete.

Come premio vi lascio una bllx foto Ziall perchè si, gli Ziall sono l'amore e quindi basta haha, da notarea faccia di Zayn, rido ancora di più

Alla prossima~

what's your name?(ziall)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora