Capitolo quattro.

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I giorni successivi furono probabilmente i peggiori di tutta la mia vita.

Tra gli sguardi veloci di Zayn e le continue lamentele di Harry non sapevo di certo come gestire la situazione.

Provavo una sensazione strana già di primo mattino: il mio unico pensiero erano i suoi meravigliosi occhi color cioccolato che mi scrutavano da lontano, osservandomi.

Avevo una fitta allo stomaco ogni volta che entravo in classe, seguito dal riccio, trovando una figura imponente dalle spalle larghe, seduta sul proprio banco a   sfoggiare uno dei suoi sorrisi maliziosi ad ogni ragazza che lo circondava.

Io mi limitavo a guardare.

I suoi movimenti, la sua camminata, le sue espressioni e quelle rughette che si formavano ai lati delle labbra ogni volta che rideva.

Lo rendevano davvero mozzafiato.        

Lasciai scivolare la schiena lungo la testata della sedia, nascondendo il mento e le labbra tra il colletto alto della felpa mentre il professore continuava a blaterare inutili spiegazioni sulla civiltà e l'arte greco-romana: se c'era una cosa che odiavo, quella era sicuramente storia dell'arte.   

Quella materia per me era inutile, insomma, a chi importa più dei vecchi palazzi religiosi o dei templi?

Sbuffai, spostando la mia attenzione verso l'orologio digitale che avevo al polso.

11:45.

Tra meno di venti minuti sarebbe finito quello strazio, finalmente.

'Signorino Malik, questa è         l'ennesima volta che la trovo ad usare il cellulare, me lo dia immediatamente!'

A quel nome i battiti del mio cuore accellerarono d'istinto, portando a girarmi verso il professore che avanzava verso Zayn, afferrandogli il cellulare dalle mani.

'Ma professore, adesso un alunno non può neanche fare delle ricerche su Google per la vostra interessantissima lezione sull'arte Micenea?'-si giustificò il ragazzo, rivolgendo un sorrisetto falso all'uomo davanti a sè.      

'Si dia il caso che l'argomento della lezione di oggi è l'arte greco-romana e non micenea, Signorino.'

Il moro roteò gli occhi in segno di indifferenza, tra le risatine dei presenti.

'E visto che fa tanto lo spiritoso le assegnerò un compito, anzi.'- il professore dichiarò alla classe con tono autoritario, dirigendosi alla lavagna e scrivendo su di essa un enorme titolo in gesso bianco.

'L'ARTE GRECO ROMANA:OPERE E DESCRIZIONI.'

'Avete a disposizione una settimana e mezzo, lavorate in coppia e  mi raccomando, minimo 15 pagine di realzione scritta con relative immagini e datazioni.'-annunciò, terminando il discorso, sedendosi nuovamente alla cattedra e unendo le mani in grembo.

La classe sbuffò all'unisono e sentii Harry bisbigliare un 'maledetto Malik' con voce roca. 

'Obiezione mio Signore: non ho un compagno di studi e la mia voglia di trovarne uno è pari a zero.'-ribattè, osservando con aria di sfida l'uomo dietro la cattedra.

'È per questo che starai in coppia con il Signorino Horan, lui è molto bravo nella mia materia e sono sicuro che andrete d'amore e d'accordo.'

Quasi non mi strozzai con la mia stessa saliva.

Sollevai immediatamente il capo dal banco, guardandomi intorno e trovando migliaia di occhi puntati su di me.    

Mi sentivo troppo osservato.

what's your name?(ziall)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora