~Uno strano ragazzo~

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G-Dragon pov-

Mi fecero uscire prestissimo da quel ospedale, solo tre giorni dopo il ricovero. Arrivò una signora nella mia stanza e mi disse che dovevo tornare a casa. Iniziai a spaventarmi, io avevo una casa? E se ce l'avevo, dov'era? Mi cacciarono fuori dall'ospedale, senza farmi chiedere nulla. Iniziai a camminare, per cercare di orientarmi, ma non vidi nulla di similare. Avevo anche una certa fame, ma non avevo un soldo. Vidi un signore seduto fuori dall'ospedale che chiedeva l'elemosina con un cartello:" Aiutatemi, non ho un lavoro.". Ecco cosa mi serviva: un lavoro. Lavorando ottenevo dei soldi, con i quali potevo comprare da mangiare. Era perfetto. Ma dove andavo a cercare lavoro? Iniziai a camminare a zonzo per la città alla ricerca di qualcosa. C'era un sacco di gente per le vie, troppe per i miei gusti. Finalmente trovai un locale con un cartello al suo esterno:" Cercasi personale". Pensai che fosse stato troppo facile trovare un lavoro buono, ma tentai la sorte lo stesso. Il locale era abbastanza piccolo e trascurato, con le finestre rotte, il pavimento vecchio e sporco con un'insegna molto rovinata. Decisi di entrare lo stesso.

Non feci in tempo a presentarmi che la ragazza proprietaria del locale mi saltò addosso urlando:" OPPAAAAA!". Mi abbracciò per circa 5 secondi, e appena staccò la presa si mise a piangere. Io non capii la situazione e mi limitai a sorridere per non deludere anche questa ragazza. Dopo che si fu calmata mi chiese il perché fossi lì e io le dissi che stavo cercando lavoro. Non finii di fare il mio discorso che la ragazza impazzì dalla gioia. Mi disse che potevo assolutamente lavorare lì, anche da subito. Così mi prese per un braccio e mi spostò dietro al bancone per lavorare. A quanto pare è stato più facile del previsto, mi sbagliavo prima.

Pensai che non sarebbe stato così difficile lavorare in un combini, bastava passare il prodotto sul lettore e leggere il prezzo totale.

Dopo due ore di lavoro arrivò il primo cliente. Era proprio un bel ragazzo, lo fissai a lungo, finché non venne alla cassa per pagare. Sembrava un ragazzo molto serio, ma simpatico allo stesso tempo. Sicuramente una persona così bella non poteva sicuramente innamorarsi di me. Passai tutte le cose sul bancone e dissi il prezzo al bel ragazzo. Appena sentì la mia voce, il ragazzo si illuminò e mi guardò. Si mise a piangere e urlò:"SEI ANCORA VIVO!".

Alla faccia del ragazzo serio, questo era proprio pazzo. Mi distaccai e gli dissi gentilmente di allontanarsi. Mi disse che lui era il ragazzo che mi aveva spezzato il cuore e successivamente mandato in ospedale. Gli dissi in modo tranquillo che non ricordavo, avrei voluto dirgli che avevo perso la memoria e per questo non mi ricordavo di lui, ma scoppiò a piangere e corse via.

Avevo fatto piangere un altra persona, fantastico. Mi dispiaceva particolarmente per quel bel ragazzo, non so perché. Quando ebbi finito di lavorare, la ragazza mi salutò con tanta felicità e io tornai a casa. Mi ricordai dove fosse casa mia da un momento all'altro, ci andai senza pensarci. Stavo ricominciando a ricordare qualcosa senza accorgermene. Mi sdraiai a letto ma quella sera non riuscii a dormire, probabilmente per come avevo fatto sentire in quel modo quel ragazzo. Mi dispiace.

Ricordati di me - GTOPDove le storie prendono vita. Scoprilo ora