<Grazie, arrivederci> saluto con un sorriso nervoso la commessa del negozio dove ho appena fatto il mio acquisto.
Porto una mano sulla fronte asciugandomi il lieve sudore.
Oggi il sole ha deciso di prendere il suo posto nel campo di battaglia e uccidere chiunque qui a Boston.
Cammino per strada con il cuore che batte a mille, guardandomi circospetta in giro e dopo circa dieci minuti sono davanti al cancelletto di casa mia: una villetta a due piani non molto lontana dal centro ma confortevole e con un grazioso giardino dove mio padre ha deciso di piantare qualche verdura.
Attraverso il viottolo che conduce alla porta e la apro.
<Ehi tesoro, come mai sei uscita così presto?> mi chiede mia madre, una donna ancora bellissima con gli occhi blu e i capelli biondi, con una pezza in mano.
<Oh, scusa sono andata a comprare qualcosa in qualche negozio>
<Ma non hai nessun sacchetto con te> constata guardando e indicando le mie mani vuote.
<Ehm, sì infatti non c'era niente che mi piacesse> mi gratto la testa nervosa mentre lei mi guarda sospettosa.
<Oh, d'accordo, fra poco viene papà e pranziamo, ho fatto la pasta con il salmone, quella che ti piace tanto> dice entusiasta.
<Non credo di mangiare, non ho molta fame> abbasso lo sguardo sulla mia borsa a tracolla.
Ora come ora potrei vomitare solo pensando al cibo, figuriamoci mangiarlo.
<Tesoro sei sicura di stare bene? Non è che hai la febbre?> porta una mano sulla fronte per constatarne la temperatura.
<No. E' solo che ho mangiato qualcosa fuori> mento.
<Va bene. Va a riposarti allora> mi guarda ancora poco convinta e va verso la cucina.
Salgo le scale ed entro nella mia stanza. Non è eccessivamente grande ma a me piace così. Poso la borsa sul letto a baldacchino e il cellulare sul comodino fatti di legno di ciliegio.
Le pareti sono tutte bianche eccetto una che è azzurro chiaro, dove c'è il letto. Attaccate a quella parete ci sono delle rondini che spiccano il volo da un nido posto su un ramo.
Di fronte al letto c'è una scrivania sempre in ciliegio e accanto, a sinistra, una libreria con tutti i miei romanzi che ho letto, mentre a destra un armadio a muro.E infine una cassapanca piena di cuscini colorati sotto ad una finestra.
Prendo le scatole dalla mia borsa e mi dirigo in bagno estraendone il contenuto. Mi guardo allo specchio mentre il peso del risultato di questo test incombe su di me. Leggo bene tutte le istruzioni e le seguo facendo pipì sui tre bastoncini che ho comprato per sicurezza e li poso nel mobile capovolti.
Attendo una manciata di minuti e con le mani che tremano guardo il risultato mentre il respiro mi si mozza.
Due linee.
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Dal tramonto all'alba
ChickLitLa vita è un insieme di attimi, felici e non. Ed è proprio in un attimo, nell'oscurità della notte, che la vita di Ruby cambia per sempre. Una semplice ragazza di ventidue anni che frequenta il secondo anno di architettura e che si ritroverà in una...