Sono in cucina , ma la mia testa è fra le nuvole e ovviamente mamma se ne accorge :
-"Violet, tutto bene? Sei un po' strana stamattina . Ti ho fatto anche le uova strapazzate con bacon , il tuo piatto preferito, ma non hai toccato praticamente nulla."
-"Mamma , sto bene , forse non ho digerito ciò che abbiamo mangiato ieri." dico sperando che non indaghi oltre e a darmi una mano è anche papà :
-" Carol , Lottie sta bene , la vita alla Juilliard è stancante, ma adesso sono sicuri che questi giorni le faranno bene . Vero tesoro ?"
Io mi limito a ringraziarlo e a fargli un sorriso .
All'improvviso sento salire un conato di vomito e per fortuna mia sorella se ne accorge appena in tempo da trascinarmi in bagno con una scusa , senza far insospettire ulteriormente i nostri genitori .
-"Sai che non puoi tenere a lungo questo segreto, mamma lo scoprirà presto" mi dice Abby mentre mi passa una tovaglia per asciugarmi la faccia .
-"Lo so , ma se mi dovesse chiedere chi è il padre che le dico ? No , mamma sai sono rimasta incinta e non so neanche di chi ?"
-"Come fai a non sapere chi è il padre ? È praticamente assurdo..."
-"Abby l'unica cosa di cui sono certa è che sia successo a quella maledetta festa a cui tu e Kim mi avete costretto ad andare"
-"Non vorrai mica dire che la colpa è la mia!! Cara io non ti ho costretto ad andare con nessuno , semmai è quella tua amica che avrebbe dovuto starti accanto"
-"Lascia stare è meglio , oggi non ho voglia di parlare con te, no capisci niente e sai solo puntare il dito contro per giudicare . Ciao!!" Dico sbattendo la porta del bagno per tornare in cucina .
-"Violet mi spieghi che cos'è successo ? Le urla si sentivano da qui" mi rimprovera il sergente Carol .
-" Niente mamma, è meglio che vada adesso , ho voglia di incontrare i miei vecchi amici. Ci vediamo a pranzo" le dico mentre le schiocco un bacio sulla guancia , per poi chiedere a mio padre un passaggio , che con la solita dolcezza , mi risponde: -" Lottie , sai che per me è sempre un piacere passare del tempo con te, anche fossero solo 10 min" .
Durante il tragitto cantiamo le nostre canzoni preferite e parliamo di tanto , tra cui lo sport , una delle passioni che io e papà abbiamo in comune . Quando ero piccola mi portava sempre allo stadio, ricordo quando la domenica ci acchitavamo di tutto punto con tanto di sciarpa e bandiere disegnate sulle gote, per poi andarci a sedere sugli spalti della nostra squadra del cuore . Mi ritiravo stanca e quasi sempre afona , ma quelle con mio padre erano le ore più belle della settimana. Sono sempre stata tanto legata a lui , ed è anche per questo che ho paura di dirgli la verità sulla gravidanza , perché so già che lo deluderò .
-"Lottie , eccoci siamo arrivati a casa di Kim. Ti serve un passaggio anche al ritorno ?"
-"No , tranquillo papi, torno a piedi . Ci vediamo a pranzo!" gli rispondo mentre scendo dall'auto .
Non appena sento l'auto spostare dal vialetto , cerco di preparare un discorso per Kim , ma è tutto inutile , ho deciso che mi affiderò all'istinto , l'importante è fare un passo alla volta .
Sto per bussare alla porta , quando squilla il mio telefono, è Abby :
-"Abby , cosa c'è ?"
-"Violet , ti prego scusami per prima . Ho esagerato"
-"Si , ok ne parliamo dopo . Adesso sono occupata" dico mettendo giù il telefono .
Busso alla porta e ad aprirmi è proprio Kim :
-"Vilu, ma che ci fai qui... sono troppo felice !! Fatti abbracciare!" Mi dice saltandomi praticamente addosso.
-" Sono tornata per il ponte del ringraziamento. Abby mi ha detto che alla fine non sei partita per andare al college"
-"Si purtroppo abbiamo avuto dei problemi economici e ho preferito restare qui per aiutare i miei . Comunque non stare sulla sua porta accomodati"
-" Sei sola?" Dico mentre mi tolgo sciarpa e cappotto ;
-" Sì, i miei genitori sono a lavoro, ma tra qualche giorno torna Cody ."
-"Come sta ? È tanto che non lo vedo" dico cercando di creare una situazione tranquilla , in cui poter vuotare il sacco .
-"Bene. New York , com'è? Scusa se non ti ho chiamato , ma sono stati tempi difficili"
-"È tutto a posto Kimberly . Comunque la città è meravigliosa , un po' caotica certo, ma ormai mi sto abituando. Poi sto frequentando anche un ragazzo , si chiama Nick , ed è il fratello della mia coinquilina."
-" Sul serio? Hai capito la nostra Violet ..." dice ridendo , per poi continuare -" e io che pensavo che tra te e Liam fosse definitivamente scoccata la scintilla"
-"Scusa , Liam ? Quel Liam ? E poi quando sarebbe dovuta scoccare?" dico sperando che la una risposta non sia quella che sto immaginando, ma ovviamente...
-"Dai non ci credo che non ti ricordi . Durante la festa al country club, avete passato tutta la serata appiccicati , finché non vi ho più visti"
-" Scusa cosa ? Io e Duncan ? Ti prego dimmi che è uno scherzo ..."
-"Non lo è , ma tranquilla alla fine è stata una piacevole serata" mi dice strizzandomi l'occhio .
-" Scusa perché non mi ha fermato , mi hai mandato da sola con uno sconosciuto e se mi fosse accaduto qualcosa ?"
-" Calmati Vilu , hai sperato per anni succedesse e non me la sono sentita di fermati , oltretutto non era uno sconosciuto e tu non eri neanche tanto ubriaca quando sei andata con lui" mi risponde Kim cercando di giustificarsi .
-"Perché non mi ricordo niente allora ?"
-"Quando è finita la serata ti ho trovata mezza addormentata nel divano e ti ho riaccompagnata a casa ."
-"Scusa ma non hai minimamente pensato che in quelle condizioni avrebbero anche potuto violentarmi? E se Liam lo ha fatto ?"
-" Tranquilla, quando ti ho ritrovata non sembravi affatto provata dalla situazione , anzi eri anche piuttosto felice . Qualche giorno dopo ho rivisto Liam e lui mi ha chiesto di te , ma io gli ho detto che ti eri trasferita sulla East Cost ."
-"Resta il fatto che avresti potuto informarmi"
-"Ma perché tutte queste domande?"
Ho l'impressione che mi abbia quasi scoperta e quindi cerco di cambiare discorso , raccontandole un po' della mia vita alla Juilliard e ovviamente lei comincia a farmi il terzo grado su Nick...
-"Allora dimmi , tu e Nick avete già ?"
-"No! È solo poco tempo che stiamo insieme e ho già combinato troppi casini , quindi prima di andare a letto con un altro uomo , voglio sentirmi davvero sicura della nostra relazione . Voglio potermelo ricordare senza dover piangere , come con Mark o peggio rimpiangerlo come con Liam..."
-"Violet mi sembri troppo turbata da questa notizia . Sei sicura che va tutto bene ?"
-" Kim , ti ho già detto che mi ha dato fastidio il non potermelo ricordare e il tuo silenzio . Per il resto va tutto bene. Tu e il tuo amico , invece ?"
So che ho toccato il punto giusto per spostare il tema di quella conversazione , in effetti le ore passano velocemente e ben presto mi accorgo che si è fatta quasi ora di pranzo:
-"Kim , adesso devo andare , perché avevo promesso ai miei genitori di pranzare con loro"
-" Ok , tanto avremo modo di vederci nei prossimi giorni" mi dice mentre mi accompagna verso la porta. -" Sei sicura che non vuoi un passaggio ?" mi chiede la mia migliore amica
-"Faccio due passi a piedi , altrimenti con tutto ciò che mi prepara mamma diventerò una balena" dico cercando di sfoggiare un meraviglioso sorriso finto .
Mentre cammino per le strade di Norton, non posso far altro che pensare a ciò che mi ha raccontato Kim su Liam... È una notizia inaspettata alla quale non so assolutamente come reagire . All'improvviso però sento la testa girarmi e l'unica cosa che ricordo è l'odore dell'asfalto bagnato su cui vado a finire.
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COME IL SOLE ALL'ORIZZONTE
RomanceViolet Scott è una diciottenne con un sogno nel cassetto: diventare una ballerina professionista. Una notte, una sola notte la costringe a rivedere i suoi piani e a ripartire da zero. Non sarà sola in questo viaggio, perché accanto a lei ci sarà la...