Jungkook si guardò intorno con un'espressione confusa e corrucciata, non capendo dove si trovasse finché non accesero le luci che accecarono i suoi occhi color nocciola tanto che fu costretto a portarsi una mano davanti al viso.Una volta che si fu abituato, riuscì a vedere meglio l'ambiente circostante.
Per prima cosa notò la sedia in plastica bianca davanti a lui e, successivamente, iniziò ad ispezionare la stanza.
Era così oscura che gli trasmetteva un senso di angoscia e altrettanto facevano le pareti grigie. Infatti, la stanza era illuminata solo da un piccolo lampione appeso al soffitto.
Man mano che il tempo scorreva, sentiva aumentare dentro di sé un crescere di emozioni contrastanti che lo portarono alla nausea.
Capì che cosa gli stava accadendo nel momento in cui percepì un bruciore e la sensazione che qualcosa di freddo si stesse stringendo sempre di più attorno ai suoi polsi doloranti.
Abbassò lo sguardo e notò un paio di manette unire i suoi polsi, una serie di ricordi gli riaffiorò alla mente quando vide le ferite ancora fresche che gli contornavano i polsi, causatogli dalle manette. In quell'istante, si rammentò del sorriso del suo ragazzo a quella festa, di com'erano felici un attimo prima che il minore si sentì in dovere di avvisarlo. Avvertirlo di quale guaio avesse commesso, ammettendo a se stesso di essere un pericolo per lui.
Ricordò gli uomini della polizia introdursi alla festa e prenderlo con irruenza per portarlo nella loro macchina.
Chiuse gli occhi e rilasciò un grande sospiro quando finalmente realizzò dove si trovasse e il perché. Infine, portò i suoi polsi sopra la superficie di legno del tavolo davanti a lui.
Scosse la testa più volte, facendo così ricadere dei ciuffi viola scuro sul viso, per scaricare l'ansia dovuta all'interrogatorio e i sensi di colpa per quanto accaduto.
Girò lentamente la testa e notò il grande specchio che occupava metà della stanza che rifletteva solamente la sua figura. Si prese del tempo per specchiarsi e notare quanto fosse trasandato in quel momento, i capelli ancora in ordine e pettinati certo ma non si poteva dire lo stesso del viso, contornato da delle occhiaie accentuate e un costante peso nel petto che man mano lo stava schiacciando. Le labbra, di solito tinte da un tenue rosato, sembravano aver perso il loro solito colore lasciando che il piccolo neo, appena sotto il suo labbro inferiore, fosse più evidente. L'orecchino gli pendeva dal suo orecchio sinistro ad ogni suo piccolo movimento. Il suo fisico fine e slanciato era ricoperto da una camicia decorata da nere righe orizzontali e le sue gambe rivestite da un pantalone nero, largo ed elegante.
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ℐ did it for you || TAEKOOK
Fanfiction↷ ꜱʟᴏᴡ ᴜᴘᴅᴀᴛᴇꜱ ↷ 30/03/19 - ᴄᴏꜱᴀ ꜱᴇɪ ᴅɪꜱᴘᴏꜱᴛᴏ ᴀ ꜰᴀʀᴇ ᴘᴇʀ ʟᴀ ᴘᴇʀꜱᴏɴᴀ ᴄʜᴇ ᴀᴍɪ? Jeon Jungkook e Kim Taehyung sono sempre stati molto legati tra di loro nonostante facessero parte di un gruppo molto unito, così unito da confessarsi anche i loro segreti...