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"Coraggio, muoviti!" esortò uno dei due poliziotti spingendolo fuori dalla porta alla fine del primo interrogatorio, sotto comando dell'ispettore Jackson Wang

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"Coraggio, muoviti!" esortò uno dei due poliziotti spingendolo fuori dalla porta alla fine del primo interrogatorio, sotto comando dell'ispettore Jackson Wang.

Jungkook venne ammanettato nuovamente e scortato fino all'auto dove entrò sospirando, era già stufo di quella situazione e i poliziotti non erano affatto gentili.

Ripensandoci, nessuno era stato gentile con lui dal momento dell'arresto.

Si ritrovò immerso nel suo stesso flusso di pensieri, non accorgendosi dell'auto ormai in movimento e delle risate in sottofondo dei due poliziotti seduti nei sedili anteriori, sentendo come se tutto fosse ovattato mentre continuava a ripetersi sempre una sola e unica frase per darsi coraggio, per quello che doveva e avrebbe dovuto subire ancora per gli anni che doveva trascorrere in prigione.

Per Taehyung, per Taehyung, per Taehyung.

Una volta arrivati Jungkook si ritrovò di nuovo ad essere strattonato da uno dei due poliziotti. Non poté far a meno di notare come questi poliziotti fossero vestiti diversamente rispetto agli altri che lo avevano scortato fino al D.D.C, ovvero il Daegu Detention Center e, nel mentre che veniva scortato dentro quella grande struttura, non resistette e si guardò intorno, chiedendosi come mai quel posto sembrava così trascurato e trasandato, tutto sembrava sporco e vecchio.

Okay, questa è una prigione, ma non mi sembra una buona scusa per trattarla in questo modo!

"Okay ragazzo, seguimi" lo risvegliò dai suoi pensieri uno dei due poliziotti, afferrandogli malamente con una mano l'interno del gomito e trascinandolo verso il corridoio centrale, dove si trovava la sua cella.

"Tieni, ragazzo" disse con voce profonda e dura il secondo poliziotto, porgendogli la tuta color verde acqua che avrebbe dovuto indossare da lì in poi. "D'ora in poi questa sarà la tua cella, dovrai aspettare qui finché il tuo avvocato non arriverà"

"Avvocato?" domandò confuso e stralunato Jungkook, prendendo la tuta dalle sue mani.

"In mancanza di un vostro avvocato lo Stato si occuperà di procurarvene uno" rispose con tono scocciato e monotono il poliziotto, come se ormai fosse da prassi ripetere ogni giorno la stessa frase. Infine, il poliziotto davanti a lui prese delle chiavi, dapprima incastrate a lato della cinta, per aprire la cella e liquidare finalmente Jungkook spingendocelo dentro e lasciandolo da solo con le sue paure e preoccupazioni.

・・・

Jungkook sospirò, finendo di sistemarsi la maglia sopra il suo busto. Si squadrò dalla testa ai piedi allo specchio posto appena sopra il lavabo. Il completo era diviso in due pezzi, entrambi di un colore molto difficile da decifrare, sembrava un verde acqua all'inizio, ma più lo si guardava e più sembrava diventare vari colori diversi. L'unica cosa su cui era impossibile sbagliarsi erano gli orli della maglietta e dei pantaloni, entrambi consumati, diventati ormai grigi. Wow...bella merda, pensò passandosi le mani sul viso, chinandosi e poggiando i gomiti sulla superficie sporca e arrugginita, rimanendo in quella posizione finché non si sentì richiamare nuovamente dallo stesso poliziotto che poco fa lo aveva abbandonato in quella ristretta cella con dei panni luridi da indossare, non avendogli neanche dato tempo per squadrarla. Sospirò nuovamente rialzando la testa, guardandosi un'ultima volta allo specchio prima di riavvicinarsi alle sbarre, aspettando che il poliziotto le apra e lo faccia uscire. Ovviamente... pensò appena sentí le manette stringergli di nuovo i polsi in modo quasi soffocante. Iniziava già ad odiare quel posto.

ℐ did it for you || TAEKOOKDove le storie prendono vita. Scoprilo ora