Due giorni dopo sono di nuovo in piscina. Mi trovo ai blocchi di partenza e sto cercando di contemporaneamente di scacciare quella sensazione orribile e la tentazione di guardare verso gli spalti dove sicuramente ci saranno i miei genitori e Alejandro pronti a fare il tifo per me.
Non appena sento il fischietto dell'arbitro mi tuffo e comincio a nuotare.
Supero in fretta le mie avversarie e taglio il traguardo per prima, alzando il braccio in segno di vittoria. Quando salgo sul podio per ricevere la medaglia, vedo con la coda dell'occhio i miei genitori e Alejandro applaudire. Faccio l'occhiolino per far capire loro che li ho visti.
Dopo che anche le atlete degli altri paesi vengono premiate raggiungo di corsa Alejandro e i miei genitori per abbracciarli.
- Sei stata bravissima Honey. Sono veramente orgoglioso di te. - mi dice Alejandro sollevandomi da terra e facendomi girare. Quando mi rimette giù gli accarezzo i capelli ricci e neri. Poi il mio sguardo corre lungo il suo viso, soffermandosi sui lineamenti delicati. Osservo sopratutto i suoi occhi color nocciola e il suo sorriso che farebbe svenire chiunque. È rimasto esattamente com'era a 17 anni.
- Ottimo lavoro amore, siamo molto orgogliosi di avere una figlia come te. - mio padre e mia madre, Roberto e Mariangela, mi sorridono, ignari di quello che mi sta passando per la testa.
Mi sfilo il costume e una sensazione orribile mi coglie di sorpresa. Provo a respirare per calmarmi.
Dopo aver indossato la mia giacca di Dolce&Gabbana e aver dato un'occhiata alle mie scarpe di Gucci, prendo il borsone e mi avvio verso l'uscita.
I miei genitori e Alejandro mi salutano e ci diamo appuntamento per stasera in un bel ristorante per festeggiare la mia vittoria.
Salgo sulla mia Porsche e metto il borsone nei sedili dietro.
In due minuti raggiungo il mio attico che si affaccia su piazza Castello.
Sono sulla terrazza e sto cercando di godermi il paesaggio ma un senso di angoscia s'impossessa di me.
In un ultimo disperato tentativo cerco di scacciarla e di godermi la serata.
Ciao Freedom Writers come state?
Ecco a voi il capitolo numero 2.
Cosa ne pensate della storia fino ad adesso?
Secondo voi la protagonista riuscirà a godersi la serata senza pensare all'ormai nota sensazione che la turba oppure no?
Ricordatevi di commentare e votare.
Domani sera pubblicherò il capitolo numero 3!
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Uno scherzo del destino
Ficción GeneralDiletta Bareschi ha 34 anni ed è una campionessa di nuoto. Già a 13 anni vinceva medaglie collezionando un successo dopo l'altro. Ma cosa succede quando l'insicurezza entra nella sua vita? Le sue vittorie la fanno dubitare di sé stessa fino a sping...