UN NUOVO INIZIO.

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Sono stata per anni tra le montagne in un paesino poco conosciuto, ero considerata da tutti "la ragazza strana", nessuno mi rivolgeva la parola se non per prendersi gioco di me. Non avevo amici.. E dopo la morte dei miei genitori la mia custodia è stata affidata a mia zia che ha sempre desiderato cambiare vita, dimenticare il passato e andare avanti costruendo un futuro per entrambe. Dopo aver riflettuto a lungo, insieme abbiamo deciso di trasferirci. Era lunga la lista dei posti scelti da mia zia e in poco tempo ricevette una telefonata di lavoro che ci portò nella Grande Mela. Bellissima come città ma soprattutto grandissima. Mi sarei sicuramente persa in una città come quella. In principio cambiare vita non era esattamente il mio obbiettivo. Non era nei miei interessi cambiare carattere e personalità come avrebbe voluto mia zia. Il mio migliore amico è lo specchio. Nessuno ne conosce il motivo. Sono sempre stata molto riservata e non ho mai raccontato nulla neanche a mia zia. Ho sempre affrontato tutto senza l'aiuto di nessuno e dopo la morte di mio padre è stato anche peggio. Avrei voluto prendere lezioni private per non andare in quelle stupide scuole con atleti e reginette della moda. Mi sarei sentita esclusa essendo diversa, ma mia zia mi ha supplicato più volte di provarci e alla fine ho accettato per renderla felice. Infondo non mi fa male accontentarla di tanto in tanto. Sono pur sempre la sua famiglia.
Andai a fare shopping con lei che è intenzionata a spendere tutta l'eredità dei miei genitori in vestiti e scarpe, nei grandiosi negozi della città. Comprai vestiti per ogni occasione, borse e tacchi alti scomodissimi e soprattutto scelti da mia zia, il massimo del glamour o almeno così dice.. Non sono un'esperta in materia.
È arrivato Il mio primo giorno di scuola.
Mi sveglio in ritardo e non sapendo cosa indossare mi affido a mia zia che dice di essere la mia salvezza. Dopo trenta intensi minuti sono pronta. Sembravo una delle reginette della moda che ho sempre criticato. A partire dallo smalto fucsia sulle unghia all'eye-liner glitterato sugli occhi. Una volta arrivata a scuola cerco di comportarmi normalmente e di passare inosservata ma mi risulta parecchio difficile dato che una volta entrata inciampo rompendo il tacco destro delle scarpe. Come se non bastasse mi cadono tutti i libri che tenevo tra le braccia. Sembrava la tipica scenda da film in cui arriva un principe azzurro ad aiutare la ragazza a raccogliere i libri caduti. Che noia. Anche per me è stato così.
John McLaud, alto e muscoloso, biondo, occhi azzurri, uno sguardo ipnotico e un sorriso incantevole, insomma il tipico ragazzo dei sogni che ti lascia senza parole anche con un semplice "ciao."
Peccato però che non sarà mai il mio grande amore, il vero amore si incontra una sola volta nella vita e il mio è misteriosamente scomparso da mesi.
John: "ciao"
Sorride infilandosi le mani tra i capelli.
-ciao.
Rispondo.
John: sei nuova qui vero?
-si. Dico annoiata e quasi dispiaciuta.
John: sembra non piacerti molto questa scuola.. Vuoi fare un giro turistico con me?
Sorride ironicamente e indica con la mando la strada.
-ehmm.. No. Scusa ma non ho tempo.. Tra poco inizierà la mia prima lezione e non posso fare tardi il primo giorno.
Accenno un sorriso e scappo via dopo aver guardato il mio riflesso nei suoi occhi chiari.

Due cuori e un solo corpo.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora