Mi presento all'incontro in palestra per parlare con Helena e lei non c'è, mi siedo ed aspetto pazientemente il suo arrivo. Era in ritardo di un'ora e decido di andare via. Esco da scuola e cammino verso casa. Sento degli strani rumori ma continuo a camminare ripetendomi che va tutto bene e che non c'è niente di strano in qualche rumore. Inizio a sentire dei passi e delle scarpe che calpestano l'erba. Inizio a camminare più velocemente e mi giro varie volte per guardarmi le spalle. Quasi mi investivano mentre attraversavo la Strada.. Era John a guidare e per fortuna mi riconosce.
John: "Hey! Salta su. Ti do un passaggio fino a casa, è lontano a piedi e poi non potrei lasciare una ragazza bella come te sola in strada."Non rispondo e salgo senza dire una parola. Una volta entrata dico solo "grazie" e gli sorrido.
John: "Che tipa silenziosa che sei.
Pensavo che ti daresti aperta un po'... Oggi a scuola non mi hai degnato di una parola, non ti piaccio neanche un po'? So che non ti piaccio come tu piaci a me ma credo che una simpatia nei miei confronti non manca.."
Sorride ambiziosamente e mi strappa un sorriso con le sue belle parole.
-"Ma non sei fidanzato?"
John: "ancora questa storia?! Ormai rispondo a questa domanda almeno mille volte al giorno. Io e Helena ci siamo lasciati da tempo ormai, ma crede di interessarmi ancora ed è ossessionata da me, minaccia ogni ragazza che mi saluta o mi parla. Solo perché suo padre è il preside è convinta di poter fare tutto ciò che vuole con tutti. Non con me però.
- "Posso chiederti perché l'hai lasciata? O sono cose private e non te la senti di raccontarle ad una ragazza trovata in strada e conosciuta da un solo giorno?" Sorrido,quasi rido.
John: certo che no! Conosco molto meglio te,anche se ci siamo incontrati oggi, che Helena. L'ho lasciata per il suo carattere. È presuntuosa e arrogante e... Anche bellissima."
-...ehmm..
John: oh, scusa non volevo dirlo.
- Oh no tranquillo non te ne devi preoccupare, non mi interessi minimamente. Sei simpatico tutto qui. Non pensare possa nascere qualcosa tra noi perché sono già impegnata, in un certo senso.. È complicato.
Gira a destra, sono quasi arrivata.
John: Ok.Scendo dall'auto ringraziando ancora John e vado via.
Ero molto stanca e subito dopo cena mi addormento.Inizia il mio secondo giorno di scuola.
Mi preparo e indosso i vestiti nuovi comprati insieme a mia zia, che sono gli unici che ho d'altronde, esco di casa e mia zia mi accompagna a scuola in auto. Arrivo a scuola e all'ingesso trovo la simpatica Helena ad aspettarmi.
- "Ieri non ti sei degnata di venire in palestra dove TU , e sottolineo Tu, avevi deciso di vedermi."
Helena: Non esattamente. Non ti è piaciuto lo scherzetto di ieri? A me non molto.. È finito prima di iniziare solo perché è arrivato John e guarda caso ti sei buttata tra le sue braccia e sei scappata via. Avevi paura e ne avrai ancora di più. Hai sbagliato a entrare nell'auto si John. Ti sei messa contro la persona sbagliata e..
"driiiiiiin"
Salvata dalla campanella!
Dovevo entrare in classe e velocemente mi dirigo in classe correndo per il corridoio.
•"Beccata!"
Mi giro per vedere chi mi stava parlando e mi accorgo che era il preside Smith.
P. Smith: "ti sei beccata una bella punizione per oggi pomeriggio. Inizia alle 16:00 e finisce quando decido io."
Non avevo ancora avuto l'onore e l'occasione di conoscere il signor Smith e averi preferito non conoscerlo. È un uomo molto severo e quasi mi fa paura.
Mi lascia un bigliettino tra le mani da far firmare a mia zia per informarla della punizione e poi va via lasciando una scia di silenzio e di paura dietro di lui. Un silenzio tombale tra i corridoi. Si sentiva solo il rumore dei miei passi veloci per arrivare in tempo per la lezione.
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Due cuori e un solo corpo.
RomanceINTRODUZIONE In un paesino sperduto tra le montagne, viveva una ragazza con la sua famiglia benestante, il in una villa,molto macabra.. che si innalzava sulle montagne,fredde,che al suo interno nascondevano un enorme segreto. Il suo nome è Rebekah A...