CAPITOLO4:AUDIZIONI

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Stavo lavorando da un po' ad un piano, avevo detto a tutti di essere un'attrice e ancora continuano a chiedermi autografi, non passerà molto tempo e vorranno sapere anche in che film ho recitato e recito.. Comincia l'operazione "Diventare un'attrice e trovare un povero regista disperato pronto ad ingaggiarmi" ma è troppo lungo già l'ho dimenticato..forse è meglio chiamarlo "non farmi credere pazza da tutti i ragazzi a scuola".
L'unico problema che non mi permette di attuare il piano subito è la punizione del signor Smith. Quanto lo odio! Mi toccherà rimandarla a domani anzi meglio dopodomani, basterà una scusa detta da mia zia al telefono.

Dopo la telefonata di mia zia al signor smith ho il pomeriggio libero.
Apro dei siti internet e degli annunci e mi precipito a fare le audizioni per recitare in qualche stupida serie Tv o noioso film.

3 ore dopo.

È stato un disastro! Mi hanno cacciato tutti.
Avevo gli occhi pieni di lacrime. Mentre parlavo.
I ruoli facevano schifo e io recitavo malissimo. Poteva andare peggio?
Non mi hanno affidato neanche un ruolo da comparsa. Non posso crederci.
Dopo che mia zia ha preparato la cena mi chiudo in camera mia e mangio sul letto cercando con il computer di trovare una parte da recitare. Mi addormento non volendo con il computer acceso e le patatine fritte tra i capelli.
Terzo giorno di scuola. Mi alzo e non riuscivo neanche a guardami allo specchio, ero messa davvero male ma...chi voglio prendere in giro! Non rinuncerei mai a uno specchio, è pur sempre il mio migliore amico. Corro in bagno e mi immergo nella vasca per fare un lungo bagno caldo, per fortuna mi sono svegliata in anticipo e non farò tardi a scuola. Una volta pronta chiamo John per un passaggio dato che mia zia ancora dormiva.
Chiamo ma non mi risponde.
Mi toccherà andare a piedi o prendere un autobus che con la fortuna che mi ritrovo sarà già passato.
Non voglio essere pessimista ma...
Eccolo! Stento a crederci, per una volta nella vita mi è andata bene!
Corro scendendo le scale e appena uscita da casa mia salgo sul autobus. Era pieno di studenti. Allora non sono tutti famosi ragazzi che hanno una reputazione da mantenere e posso girare per la città solo in un auto ricoperta d'oro e con un autista al volante. Questo significa che non sono l'unica a dover andare in autobus.
Autista dell'autobus: Hei signorina, è nuova qui vero? Non l'ho mai vista da queste parti. Dove deve scendere?
-" Sì, mi sono trasferita da poco, devo scendere alla Big Apple high school.
Grazie."
Autista dell'autobus: "va bene. Siamo quasi arrivati."
Annuisco.

Arrivo a scuola e scendo dall'autobus dopo aver salutato con un sorriso l'autista che fino ad ora era la persona più gentile che ho incontrato in questa città.
John è un caso a parte.

Entro e per i corridoi riconosco una ragazza che era sul mio stesso autobus poco prima e ci scambiamo dei sorrisi.
Mi è sembrata da subito una ragazza simpatica.
Chissà se faremo amicizia.
Per il momento devo concentrarmi sul mio piano. E il mio obiettivo è diventare un'attrice nelle prossime 24 ore se è possibile.

Due cuori e un solo corpo.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora