CAPITOLO2: INASPETTATI INCONTRI.

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Il mio primo giorno di scuola non è ancora finito, anzi è solo l'inizio di un giorno straziante. Non trovo la mia classe e perdo la prima lezione. A scuola mi guardano tutti per i miei vestiti abbastanza appariscenti.. Molto a dire la verità. C'è chi mi trova carina e mi lascia il suo numero, chi mi trova una ribelle solo perché ho saltato involontariamente la mia prima lezione, c'è chi mi guarda da lontano e spettegola di me con le amiche, le solite oche, le famose Dive della Big Apple high school. Tra quest'ultime c'è anche una ragazza bionda che mi fissa da un po'... Sono combattuta, vorrei andare li è chiederle perché mi guarda in quel modo ma qualcosa mi ferma. Forse sono solo spaventata della sua eventuale risposta.. Faccio un respiro profondo e cammino verso di lei, prima ancora di aprire bocca per domandare , apre lei il becco da oca e con un sorriso malizioso e sguardo di sfida.
Lei: Piacere! Mi chiamo Helena Mekenzie. Qua comando io in un certo senso. Mio padre è il preside della scuola. Tu sei nuova qui e voglio mettere le cose in chiaro, punto 1 io sono la migliore e non credere di poter prendere il mio posto perché perderesti solo tempo.
Punto 2 stamattina ti ho visto cinguettare con il mio fidanzato, John. Non provarci mai più lui è mio e non si tocca, sono spietata. Domanda a chi vuoi qui. Tutti mi temono.

Non riuscivo neanche ad aprire bocca, ero come bloccata. Non le ho detto neanche io mio nome ma sono sicura di dover ricordare il suo perché credo che ci rivedremo ancora.
Corro di corsa verso la mia classe cercando di non perdere anche la seconda lezione. Una volta entrata in classe avevo gli occhi di tutti puntati su di me, dopo essermi presentata alla classe mi precipito a sedermi e la mia compagna di banco era davvero strana, più stana di me nella vita precedente, ovvero meno di due settimane fa. Forse non è strana ma solo diversa.. Penso tra me e me.
Non mi rivolge neanche la parola, neanche "ciao" o "benvenuta".
Ho contato ogni singolo minuto di quell'ora e una volta finita sono andata nel bagno delle ragazze per rifugiarmi per qualche minuto e decidere dove andare dato che ero sola. Forse non è stata proprio la scelta migliore andare in bagno... Ero coinvolta in una scena pietosa, Helena minaccia delle ragazze facendole fare tutto ciò che vuole, è davvero spregevole come dice. Non sono riuscita a capire perché loro fanno ciò che dice ma ho intenzione di scoprirlo presto. Per fortuna nessuno si è accorto della mia presenza essendo ben nascosta.
Finalmente escono e posso tornare a specchiarmi. Amo gli specchi..

Dopo aver trascorso la maggior parte del tempo in bagno con lo specchio, esco e ho solo 5 minuti per raggiungere la palestra. Nel corridoio una ragazza manda messaggi con allegato un video, mentre io ero in bagno e parlavo con lo specchio..pur di non dire la verità urlo a squarciagola facendo loro una finta confessione:

"faccio l'attrice ed ero in bagno davanti lo specchio perché il consiglio del mio regista è ripetere la parte per rendersi conto dell'espressione e accorgersi degli errori. Così si migliora."

Dopo aver inventato la scusa più banale del secolo mi aspettavo di non essere creduta e anche derisa. Vedo correre verso di me una folla di ragazzi e ragazze che mi chiedono l'autografo. Dopo aver firmato più di 100 fogli ricevo una chiamata anonima, era Helena che voleva vedermi.

"Alle 18:00 in palestra. Saremo solo noi è nessuno ci vedrà. Dobbiamo parlare, forse non ti è chiaro quello che ti ho detto prima."

Due cuori e un solo corpo.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora