1)Park Seonghwa

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Nome : Park Seonghwa
Età : 18

Flashback Papà perché devo farlo? È un gioco? Ma non voglio fargli del male Sentii un forte colpo sul mio corpo caddi per terra mi alzaii e puntaii la pistola sulla testa dell'uomo legato e seduto, stava piangendo  e si dimenava sul posto come un ...

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Flashback
Papà perché devo farlo? È un gioco? Ma non voglio fargli del male
Sentii un forte colpo sul mio corpo caddi per terra mi alzaii e puntaii la pistola sulla testa dell'uomo legato e seduto, stava piangendo e si dimenava sul posto come un pazzo.
Caricaii il grilletto e gli sparaii una pallottola diritta sulla fronte.

Fine Flashback
Quello fu il primo uomo che uccisi nel corso della mia vita all'epoca avevo circa 5 anni, continuaii a sentire quella voce nella testa per anni, quella voce che urlava pietà, accarezzando la testa di un bambino che aveva trattato come il proprio.
[ commettere un errore significa pagare con la vita ]
Ormai erano passati molti anni da quell'incidenti e ne ho uccisi molti di più, mio padre mi ha fatto crescere senza affetto paterno e mi ha sempre ripetuto che affezionarsi significa rendere se stessi docili e vulnerabili.
Ho un fratello più grande ma papà ha intenzione di far prendere il suo posto a me quando non ci sarà più e questo significa che dovrò soffrire come un cane finché non potrò passare il posto al mio futuro figlio.
~Un rumore improvviso mi fece sobbalzare , avevo i piedi sulla scrivania e gli occhi chiusi, appena sentii la voce di mio padre, tornaii seduto composto e tiraii fuori dei fogli a caso, facendo finta di lavorare ed essere impegnato.
Entrò velocemente e mi disse che avevo un nuovo impegno, e che dovevo completare la missione entro la fine della settimana.
Quando uscì tiraii un grosso sospiro, e tornaii a mettere i piedi sulla scrivania.
Non odio mio padre anzi lo stimo molto ma odio il modo in cui si comporta, mi tratta sempre come se fossi un uomo adulto quando sono ancora un ragazzo, un ragazzo che non ha vissuto la propria infanzia e che non vivrà la propria gioventù.
Mentre pensavo alla mia vita come un adolescente depresso entrò nella stanza Mingi, il mio diciamo Migliore amico, se così posso definirlo.
Era sempre stato al mio fianco, ha 17 anni e io anche se non gliel'ho mai detto gli voglio un mare di bene.
È figlio di mio padre ma non abbiamo la stessa mamma, ha una famiglia a parte però alla fine abbiamo del sangue in comune.
" ohhh zio, ho una notiziona, e un favore da chiederti " mi disse prendendomi dalla mano
" Aish, dimmi Mingi che cosa c'è? "
" Ah beh, Hyung, a scuola c'è questo bel ragazzo, dio ti prego oggi devo incontrarlo ma non ci siamo detti il posto e comunque non ho il suo numero... Tu non puoi capire quant'è carino, tu non vai a scuola Hyung! "
Un'altra cosa che odio di mio papà è che non mi ha mai permesso di andare a scuola, mi ha sempre portato professori a casa, infatti oltre a Mingi non ho amici , gli altri sono tutti conoscenti o comunque colleghi di lavoro.
Mio papà è il capo di una compagnia, all'esterno sembra normalissimo ma il vero edificio è al di sotto del terreno, ci sono più e più piani sotto, lì vendiamo di tutto, da Armi a droghe.
Tutto illegale
Il fatto è che nessuno può trovare lavoro qua, nessuno entra nessuno esce, mio padre è molto attento a sta cosa, chi lavora qua non può uscire per questo serve il capo ad uccidere chi non rispetta le regole e uccidere chi è nella lista nera.
Non essendo parte di chi scrive e fa parte del gruppo interno non so molto, sono uno di quelli che agisce.
Siamo 88% adolescenti e minori, in questo modo se ci prendono gli sbirri non possono farci molto.
Mingi ha una cotta, che notizia..
Gli sorrisi e gli risposi " Yah Mingi-ah non credere che abbia tempo da spendere in idiozie, ti aiutereii ma giuro non ho tempo, papà mi ha dato una nuova missione. Fai da solo!
Buona fortuna! "
Uscì dalla stanza e andaii in camera mia, dovevo cambiarmi i vestiti prima di andare in missione, mi vestii di nero e mi misi una maschera. Feci attenzione a non farmi vedere da nessuno e uscì dalla Park Woods ( il nome della compagnia, sotto copertura, dove si vende utensili e cose in legno).
Mi misi il capello nero per coprire un po' i miei capelli castani chiari e mi sistemaii la maschera.

Spazio autore

Finalmente sono riuscito a scriverla, comunque se avete idee scrivetemi vi ascolto con piacere.
La famiglia di Seonghwa fa finta di essere proprietari una fabbrica di oggetti in legno quando in realtà sono una fabbrica di oggetti illegali, e in parte assassini.

Hala Hala - Ateez Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora