L'aveva squadrato da capo a piedi ed era alto, molto alto.
Aveva degli strani tatuaggi sulle mani, aveva gli occhi chiarissimi ed era con quegli stessi occhi che la stava fissando circospetto, intimando a tutti i suoi sottoposti di restare dietro di lui.
Lei non avrebbe mai avuto il cuore di ammazzare un orso, comunque.
«Vorresti un passaggio per dove, esattamente?» le chiese, gelido.
Yuka sospirò e arricciò le labbra. Poi parlò mostrando un vago sorriso: «Non ho una meta, in realtà. Vorrei passare in rassegna più porti possibili, sto cercando una persona.»
L'uomo dinanzi a lei corrucciò le sopracciglia.
«Questo non è un traghetto, Kunoichi~ya.»
«Mi basterà un mese, davvero» continuò lei, imperterrita.
D'altro canto Trafalgar Law si era subito pentito di averle permesso di mettere piede nel suo territorio; si era appena svegliata e già aveva iniziato a pretendere le cose. Se prima era un bicchiere d'acqua, una ciotola in più di riso e una coperta sulle spalle, ora stava davvero esagerando.
Senza aspettare che lui le rispondesse per le rime, Yuka continuò a parlare: «La vostra meta è l'arcipelago Sabaody, no? Da lì partirete per Fishman Island, fino al Nuovo Mondo. Mi basta arrivare fin lì.»
In molti avrebbero invidiato il suo modo di porsi nei confronti del tanto temuto Chirurgo della Morte; sembrava quasi del tutto insofferente alla sua attuale posizione: da sola contro una ciurma di pirati e, per di più, sul ponte della loro nave a chissà quanti chilometri dalla costa.
«Non ti porterò fino al Nuovo Mondo, scordatelo» disse infine. Non voleva mica portarsi dietro una scocciatrice, o peggio, una doppiogiochista.
«Ma la strada è praticamente la stessa! Che ti costa?»
Law fece schioccare la lingua sotto al palato, infastidito da tanta insistenza. «Non mi fido affatto di una persona che spunta dal nulla. Ti basta come spiegazione?»
«Sei insopportabile» sbuffò.
Come diavolo ho fatto per meritare di trovare sulla mia strada un tizio così ottuso? Si chiese.
Poi le balenò in mente un'idea. Era conscia che fosse alquanto stupida e infantile ma avrebbe fatto qualsiasi cosa pur di avere un passaggio, pur di raggiungere almeno Sabaody.
«Facciamo una scommessa!» esclamò divertita. «Se riesco a farti cedere la tua spada nelle mie mani mi darai un passaggio e non potrai tirarti indietro!»
C'erano cose che Law non avrebbe mai permesso che accadessero. Lui ci teneva alla sua ciurma, al suo sottomarino, alla sua moda maculata e alla sua Kikoku: non c'era verso di perdere qualcosa che il Chirurgo avrebbe volentieri protetto a costo della vita.
Fu con sguardo maligno che le si avvicinò di pochi passi, impugnando la sua spada con una salda presa, e le sibilò quelle parole che avrebbero potuto smuovere le ciscere di qualsiasi avversario: «Non sai contro chi ti stai mettendo.»
Di tutta risposta, Yuka sorrise quasi genuinamente.
«Dimostramelo.»•••
«Non sai contro chi ti stai mettendo.»
Era la prima minaccia che le aveva rivolto, l'Idiota. A distanza di anni Yuka davvero non riusciva a crederci. Dopo tutto quello che aveva dovuto passare, com'è che si era andata a innamorare di un tale stupido chirurgo? Non avrebbe dovuto esserci un limite alle stupidaggini?
Evidentemente no. Si disse, oltremodo stupefatta.
Eccome se sapeva contro chi si stesse mettendo, non era mica scema... la prima cosa a cui si era dedicata una volta raggiunti quei luoghi così diversi dal mondo cui era abituata, era la raccolta di informazioni.
Aveva imparato a memoria la faccia e i nomi di tutti i pirati con una taglia superiore ai cento milioni di Berry, aveva chiesto in giro e aveva scoperto cose interessanti ma nella Rotta Maggiore non avrebbe mai trovato la persona che stava cercando.
Quando gli aveva ridato in mano la Kikoku con un'espressione seria ma per nulla minacciosa, Yuka si era fatta coraggio e si era detta che per avere il loro aiuto avrebbe dovuto essere quantomeno più aperta nei loto confronti.
«Ho bisogno di ritrovare mio padre» gli aveva spiegato.
Alla domanda di chi fosse suo padre non aveva voluto rispondere, ovviamente.
Non sono mica scema. Si era ribadita.Ebbene. Ho deciso di attuare un lavoro di revisione di questa raccolta perché... perché sì.
Tale revisione non riguarderà esclusivamente la grammatica o la punteggiatura: se comparate le due "edizioni" potete notare che questo primo "capitolo" è parecchio più lungo della sua versione precedente; ci sarà un lavoro anche in tal senso.
Continuerà a essere una Slice of Life e la ciurma di Law sarà molto più presente al suo interno. E sì, ogni OS avrà un titolo questa volta!
Ovviamente Yuka è un personaggio di mia invenzione, a cui sono tantotanto affezionata. Per la sua storia dovrete attendere ancora un po'.
Alla prossima ;)Laila
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La Kunoichi & Il Chirurgo
FanfictionLa Polar Tang era un sottomarino giallo - aveva preferito non commentare su questo punto - funzionale e spazioso nonostante da fuori non sembrasse. Aveva avuto la possibilità nonché l'onore di passarci due mesi pieni e nonostante il caldo, a cui dop...