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C’era da dire che lui non era un tipo paziente. Lo diventava solo in casi speciali, quando c’era da rispettare un piano o simili, normalmente una persona infantile che non faceva altro che combinare guai l’avrebbe già fatta sparire da tempo.
Aveva ucciso per molto meno, lui.
- Hai perso molto sangue, devi stare a riposo -
- Ma io mi sento benissimo - eh certo.
Si metteva pure a cucinare, la Cretina.
- Ho già un cuoco di bordo e ti ho detto che non devi sforzare il tuo corpo. Se non ti sta bene puoi anche morire dissanguata - le ringhiò a pochi millimetri dalla faccia.
Lei però non demordeva - E io ti ho detto che mi sento benissimo - poi ridacchiò, la Cretina - E poi non mi lasceresti mai morire, dottore -
- Oh sì che lo farei -
Gli lanciò un’occhiataccia - Sei la persona più antipatica che abbia mai conosciuto, lo sai? -
Law si poteva dire finalmente soddisfatto - Peccato che questa persona ti abbia salvato la vita e ti faccia gridare di piace... - ma non terminò la frase perché lo zittì premendogli la mano sulla bocca.
Mano che lui provvide subito a leccare facendola sobbalzare - Ma sei scemo? -
- Non mi sono mai piaciuto gli ordini. Non puoi zittirmi -
Lei gli fece il verso e fece per tornarsene in camera.
Alla fine l’aveva avuta vinta lui, dannato!

La Kunoichi & Il ChirurgoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora