capitolo 6

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emma's povs
il tocco di Simone ha cessato di far scendere le lacrime che correvano a dirotto sul mio viso, un piccolo gesto che compiuto però da Simone, mi ha letteralmente scaldato il cuore.
E: grazie per essere venuto simo, ora puoi andare, chissà cosa penseranno gli altri sapendoti qui.

non è quello che voglio realmente, perché averlo vicino mi fa sentire come protetta e accettata da almeno qualcuno qui dentro.
S: emma non puoi sempre pensare al giudizio degli altri cazzo, pensa a te stessa, fa quello che ti rende felice. non riesci a fare quello che ti senti di fare, senza che il pensiero che qualcun'altro sparli ti sfiori?

le parole di Simone fanno scattare in me qualcosa che non saprei descrivere in realtà. vorrei piangere ed urlare tutto quello che sento da quando sono qui, ma nello stesso tempo no, perchè vorrei provare ad ascoltarlo.
il biondino mi osserva un po' titubante, non sapendo cosa fare, mi fissa, ma resta immobile con uno sguardo quasi pentito, forse perché come un flash le parole usate prima  con un tono poco più alto del normale, gli riaffiorano nella mente.
S: emma io,scu...
non lo lascio finire di pronunciare quella frase che mi fiondo letteralmente tra le sue braccia, facendo perdere l'equilibrio ad entrambi , finendo così sdraiati sul letto, con Simone schiacciato dal mio peso.

simone's povs
è da un po' che siamo sdraiati sul letto, uno in parte all'altro, nessuno osa dire una parola dopo la reazione di emma. mi godo quella pace interiore che non avevo da tempo,
ma vedendo l'ora dal cellulare che portavo in tasca, era molto tardi e da lì a poco il resto del gruppo sarebbe tornato.
mi volto nella sua direzione e la trovo intenta ad osservarmi con un sorriso mozzafiato dipinto sul viso, la prendo dalla vita e avvicinandola a me le sussuro all'orecchio qualcosa di incomprensibile solo per provocarle due brividi e un senso di nervosismo.

S: emmì prima ti stavo per dire che gli altri erano andati a fare un giro, ma a me non andava quindi sono salito su e ho deciso di venire a vedere come stavi. ma vista l'ora è meglio che vada, non vorrei rovinarmi la mia immagine da sex symbol freddo.
E: beh non mi resta che ringraziarti quindi.
si avvicina e posa le sue labbra sulla mia guancia.
mi sorride,
le sorrido,
e per la prima volta dopo anni sento sorridere anche il cuore.

purtroppo vi chiedo scusa se non riesco a pubblicare molto frequentemente, ma tra scuola e impegni vari mi risulta davvero complicato.
per restare aggiornati sulla storia seguitemi su instagram @emzismyhappyplace

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