Capitolo Ventisette

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È il 21 settembre ed è il compleanno di Tish. Sono nel treno per raggiungerla a Gorizia dove terrà una festa con altri suoi amici e i ragazzi di 'amici', ovviamente alcuni hanno impegni e non riusciranno a venire.
Arrivo a Gorizia alle 16:00 e Tish mi è venuta a prendere.
-Giordy- sento una voce chiamarmi e quando mi giro la vedo.
Le vado incontro e la prendo in braccio.
-Auguri amore mio- le dico baciandola e lei sorride
-Grazie- dice tutta felice.
-Andiamo? Posiamo la valigia  e ti porto a pranzo fuori- dico e lei annuisce.
Posiamo le valigia a casa sua, parlo un po con i genitori e alla fine usciamo.
-Cosa vorresti mangiare? - chiedo
-Sushiii- dice come una bambina ed io rido
-E sushi sia- le dico per poi mettere in moto la macchina, di suo padre e gentilmente prestata.

Abbiamo finito di mangiare e ora stiamo parlando del più e del meno.
-Ho un piccolo regalo per te- dico e caccio una scatola.
La apre e dentro c'è un lucchetto in argento con dei brillantini
-Che bello- dice sincera ed io sorrido
-Io ho la chiave, la metterò stasera alla festa- dico e lei annuisce.
-Cosa vuoi fare ora? - le chiedo e lei alza le spalle
-Un'idea io l'avrei- dico e la prendo per mano. Pago tutto e poi mi dirigo in macchina seguita dalla carotina.
-La settimana prossima scendo di nuovo a Roma e cerchiamo altre case- dice ed io annuisco
-Troveremo quella giusta, vedrai- dico e la tiro a me per baciarla.
La porto nel parco, che è già chiuso
-Cosa ci facciamo qui? - chiede ed io scavalco il cancello
-Sei pazza? - chiede allarmata
-Dai vieni, fifona- dico e alla fine si convince.
Le do una mano e alla fine arriva dalla mia parte.
Vado infondo al parco dove è messa una coperta con delle candele tutte intorno, ancora spente. Prendo l'accendino e le accendo tutte.
-Ma come hai fatto- mi dice ed io sorrido
-Tua madre mi ha dato una mano- le dico semplicemente.
Mi stendo sulla coperta e aspetto che anche lei faccia lo stesso.
-Ora voglio fare l'amore con te, tra le candele alla vaniglia che mi fanno schifo ma che a te piacciono- dico e lei ride.
-Io farei l'amore con te ovunque, anche nel fango- mi dice guardandomi fissa negli occhi, accarezzandomi una guancia.
Facciamo l'amore una, due, tre volte, finché non è arrivata l'ora di andare a casa per prepararci.
-Dio, io ho 6 anni in più e si sentono tutti, mi sento distrutta- dico e lei ride
-O sono semplicemente io che ti so soddisfare al meglio- dice piena di se ed entrambe scoppiamo a ridere.

Siamo a casa sua e lei si sta preparando, io ho messo un pantalone elegante, scarpe eleganti con un po di tacco ed una camicia bianca con pois neri. Mi sto truccando, per quanto io ne sia capace. In quel momento esce Tish dal bagno, con un vestitino nero, tacchi bassi, un trucco davvero particolare arancione e verde ed io la guardo completamente incantata
-Sei da orgasmo- dico io
-Non potrei essere più d'accordo - dice la voce del padre, io mi giro di scatto e mi faccio rossa. Tish scoppia a ridere e poco dopo rido anche io.
-Bene, andiamo alla festa, ci vediamo dopo- dice Tish ed io li saluto, prendo la macchina e la porto nella sala che ha prenotato.

A metà serata ci sono circa 60 persone, amici di Tish che mi vengono presentati, tutti molto simpatici. Dei nostri compagni sono venuti :Alberto, Vale, Arianna, Mameli, Jefeo, Ludo, Mowgly,Rafael, Giusy e Ellynora. Passo del tempo a parlare con loro e vedo Ludo che si avvicina all'improvviso
-Pronta per la sorpresa? - chiede ed io annuisco.
Faccio sedere Tish su una sedia, tutti intorno che guardano curiosi.
-Bene, per il tuo compleanno ti ho regalato un ciondolo a forma di lucchetto- dico e lei annuisce
-Quel lucchetto rappresenta il mio cuore prima di conoscerti, chiuso, spaventato di battere ancora per una persona. Rappresenta anche i miei sentimenti, che avevo nascosto nel mio lato più profondo e che non volevo riemergessero mai più, perché non volevo soffrire. Sei arrivata tu, circa un anno fa ed hai aperto questo lucchetto, mi hai fatto perdere la testa per te, mi hai fatto ricordare cosa significa amare- dico e lei piange.
-Io ho la chiave che apre quel lucchetto- prendo una scatola e prendo la chiave, una semplice chiave in metallo che sicuramente non è un ciondolo
-Questa è anche la chiave di una casa, quella in cui andremo a vivere insieme, quella di cui ti sei innamorata. Ho smosso tutti i mari per averla e, dopo un bel po di tentativi, posso dire finalmente che quella è casa nostra- dico anche io emozionata e lei si  alza dalla sedia e mi salta addosso
-Hai preso la casa- dice ed io annuisco
-come hai fatto? - dice
-Ho aumentato l'offerta, anche l'altro acquirente lo ha fatto ed io l'ho aumentata ancora. Alla fine l'ho ottenuta- dico con ancora lei in braccio.
-Tu sei fantastica ed io ti amo con tutta me stessa- dice prima di baciarmi.
-Ti amo anche io, prepara le valige,tra qualche mese entrerai da quella porta e mi vedrai sul divano ad aspettarti- dico
-Non chiedo altro- mi risponde e stavolta sono io che la bacio.
Tutti applaudono e noi ci baciamo ancora, balliamo un lento e continuamo a baciarci.
Stringo forte la ragazza davanti a me, la mia vera ed unica casa.

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Ecco qui l'ultimo capitolo di questa storia. È stata la mia prima storia, è stato bello scrivere ed immedesimarmi in Giordana. Spero che vi sia piaciuta almeno quanto è piaciuto a me scriverla.
Ci sentiremo tra un po, con la nuova storia. Grazie per tutte le letture❤️

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