Cino da Pistoia

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Questa donna che andar mi fa pensoso
Porta nel viso la virtù d'amore,
La qual fa risvegliare altrui nel core
Lo spirito gentil che v'è nascoso.

Ella m'ha fatto tanto pauroso,
Poscia ch'io vidi il mio dolce signore
Negli occhi suoi con tutto il suo valore,
Ch'io le vo presso e riguardar non l'oso.

E s'avvien poi che quei begli occhi miri,
Io veggio in quella parte la salute
Ove lo mio intelletto non può gire.

Allor si strugge sì la mia virtute,
Che l'anima che move gli sospiri
S'acconcia per voler del cor partire.


sec. XIII-XIV

tra i principali giuristi italiani del secolo, insegnante presso le Università di Siena, Napoli, Perugia. Tenuto in grande considerazione da Dante, fu anche amico del giovane Petrarca.

METRO: sonetto a schema ABBA ABBA CDE DCE

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⏰ Ultimo aggiornamento: Nov 18, 2019 ⏰

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