✵ 2. ✵

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Mio padre si precipita al citofono, mentre io mi affretto a sistemare la cucina. Non so per quale motivo ma il mio cuore prende a battere forte. Perché sono così agitata?

A risvegliarmi dai miei pensieri è il campanello della porta che suona.

«Avanti,» dice mio padre aprendo la porta. La voce pimpante di Thor si propaga nell'aria.

«Buonasera, Tony. Come stai?» chiede, gentilmente, non notando ancora la mia presenza in cucina.

«Bene, grazie. Che cosa ci fate qui?» domanda in risposta il miliardario. Fate?

«È un piacere rivederti anche per me, Stark.» parla la terza figura. Mi immobilizzo sul posto. Questa voce l'ho già sentita da qualche parte anche se non mi ricordo dove.

«Perché c'è anche lui?» chiede Tony Stark, ammiccando alla terza voce. La tensione si può percepire nell'aria. Nel sistemare la stanza, faccio cadere una posata che crea un rumore fastidioso. Ovviamente questo rumore non passa inosservato ai tre in soggiorno.

«Tesoro, tutto bene?» chiede la voce di mio padre, accertandosi che stia bene.

«Sì, non preoccuparti.» mi affretto a dire, prendendo i due drink che ho preparato prima per Stephen e Peter.

«Ti ricordi quando ti ho chiamato prima? Volevo chiederti se potresti ospitarlo per un po' qui a casa tua.» riprende a parlare Thor, un po' imbarazzato.

Metto in un vassoio i drink analcolici per poi portarli in soggiorno proprio quando mio padre getta le braccia in aria, esasperato.

«Cosa? E perché mai dovrei farlo?» domanda, incrociando poi le braccia al petto, nervoso.

Spezzo la tensione nell'aria prendendo parola. «Qualcuno gradisce un drink?» propongo, appoggiando il vassoio nel tavolino in soggiorno.

«Sì, grazie, Abigail!» mi sorride il Dio del tuono, prendendo poi un bicchiere, per esaminarlo. «Potrei avere una birra?» mi chiede e sto per rispondere, ma mio padre mi anticipa.

«Lei non è una cameriera! E comunque non serviamo alcolici se non quando decido io, giusto, tesoro?» domanda rivolgendomi uno sguardo serio. In risposta, alzo le spalle, indifferente.

«Se lo dici tu...» mormoro, prendendo un drink in mano per porgerlo al miliardario il quale mi sorride, ringraziandomi poi.

«Però io vorrei davvero qualcos'altro, se possibile...» mormora il Dio del tuono, sbuffando. Poi rivolge uno sguardo alla porta, rimasta aperta.

«Fratello, non spaventare i vicini ed entra in casa che ti devo presentare una persona.» aggiunge alla terza figura che si rivela essere Loki in persona. Le mie mani iniziano a tremare leggermente, mentre il Dio dell'inganno si guarda attorno, un po' spaesato.

«Loki,» parla ancora Thor. L'uomo si gira verso il fratellastro, posando poi gli occhi su di me, immobilizzandosi sul posto. «Lei è la figlia di Tony Stark, Abi-» ma viene presto interrotto dal fratellastro che fa qualche passo verso di me, scioccato.

«Astrid? Sei davvero tu?» chiede, fermandosi a pochi centimetri da me. La saliva mi va di traverso e mi ritrovo a tossire.

Dietro di lui, Thor sembra pensieroso. «Loki, non credo che lei sia Astrid-» commenta, lanciandomi uno sguardo dispiaciuto.

Quando mi riprendo dal tossire, mi ritrovo a guardare il Dio dell'inganno con un sopracciglio alzato. «In realtà io mi chiamo Abigail, ma dettagli.» dico, allungando una mano verso l'uomo.

Mio padre ci guarda perplesso, completamente in silenzio mentre Thor si guarda in giro, in imbarazzo.

Loki stringe la mia mano. «Sì, scusa, è che mi ricordi una persona che conosco. Il piacere è tutto mio, giovane umana.» afferma, sforzando un mezzo sorriso. Poi si avvicina al mio orecchio. «Ho capito la situazione. Faccio finta di crederti, Astrid.» sussurra, per poi allontanarsi da me. Rimango spiazzata dalle sue frasi. Ma chi è questa Astrid?

Tony Stark si schiarisce la voce, riportandomi alla realtà. «Ti conviene spiegare velocemente la situazione prima che possa finire il mio drink, Thor, e ho una dannata sete.» afferma, iniziando a sorseggiare il drink.

Thor ne approfitta per parlare. «Diciamo che su Asgard Loki si è messo in guai seri ed è stato esiliato su Midgard, cioè la Terra finché non riacquisterà un certo senso civico e l'assemblea reale deciderà se è degno di tornare su Asgard. Ha bisogno di fare dei lavori socialmente utili e so che potrà essere d'aiuto qui, anche se praticamente lo odiano tutti per quello che è successo otto anni fa. Nessuno degli Avengers ha deciso di ospitarlo perché può mettere un po' di soggezione-» spiega ma viene interrotto da Loki.

«Certo che metto soggezione, ma il vero motivo è che loro non sono degni di me!» puntualizza, alzando un dito in aria. Lo guardo con le sopracciglia alzate, abbastanza esterrefatta e sconcertata.

Iron Man finisce l'ultimo sorso del suo drink e lancia un'occhiata al primogenito di Odino. «E cosa ti fa pensare che voglia ospitarlo in casa mia?» domanda, indicando il dio dell'inganno.

Thor sfoggia un sorriso a trentadue denti. «Perché siamo amici! E gli amici si fanno favori, giusto?» dice l'asgardiano, dando due pacche sulla schiena a mio padre che chiude gli occhi per mantenere la calma. Se c'è una cosa che odia Tony Stark è quando qualcuno gli mette le mani addosso.

«Innanzitutto, staccami le mani da dosso, secondo non siamo amici e terzo non so se riuscirò a sopportare un altro essere vivente dal carattere simile al mio, ma non paragonabile nemmeno ad un capello a me. Quindi è un no categorico, grazie, prego buona serata.» dice il genio miliardario, dirigendosi verso la porta d'ingresso.

Ognuno di noi ha un punto debole e qual è quello di mio padre? La sottoscritta.
E se c'è una cosa che voglio adesso è cogliere quest'occasione per convincere mio padre ad ospitare Loki qua con noi.

«Oh, andiamo papà!» sbuffo, facendolo voltare verso di me. «Cosa ti costa ospitare il fratello di un tuo collega solo per un mese? Abbiamo quaranta, se non cinquanta, camere da letto in questa torre, vuoi che Loki ti possa davvero disturbare? Se c'è una cosa che ho capito del Dio dell'inganno è che se tu lo lasci in pace e non gli fai nulla, lui ti mostra rispetto e non viene a disturbarti, quindi se tu non interagirai con lui, lui farà altrettanto con te. Per me non sarebbe un problema cucinare per una persona in più, dai, almeno provaci.» spiego, alzando le spalle.

Tony sospira e alza gli occhi al cielo. «Okay, può restare, ma ci saranno delle regole da rispettare!» afferma l'uomo e io esulto interiormente facendo trasparire la felicità in un debole sorriso vittorioso.

«Di cui ne parlerai domani mattina. Andiamo Loki, ti mostro la tua camera.» dico, facendo un gesto col capo rivolto verso il Dio dell'inganno, che mi segue a passo spedito.

Speriamo che questa convivenza sia tranquilla e che mio padre e Loki non inizino a litigare per qualsiasi cosa. Non posso sopportare due persone altezzose, orgogliose e testarde urlarsi contro. Ci dirigiamo verso l'ascensore e, dopo aver digitato il piano delle camere per gli ospiti, nonché mini appartamenti, le porte si chiudono e il mio cuore riprende a battere forte.

❄️HEYA❄️
Secondo capitolo pubblicato! Finalmente Abigail e Loki si sono incontrati... la loro storia è appena incominciata! Fatemi sapere che ne pensate con un commento.
Un forte abbraccio,
— addictedtomichael (and to Tom Holland 🌻)

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