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(Scusate il ritardo, ragazzi/e! Vi lascio al capitolo)

Una settimana dopo

È passata una settimana da quando è tornata mia madre e le cose hanno preso una svolta inaspettata: innanzitutto continuo a sognare di essere ad Asgard con Loki, delle nostre serate sotto il cielo stellato; secondo, mio padre Tony ha cambiato il nome della Stark Tower in "Avengers Tower" e ormai c'è poca privacy e serenità per me, dato che mio padre e gli altri eroi continuano a litigare come dei pazzi; terzo, io, piuttosto imbarazzata dal desiderare le labbra del Dio degli inganni sulle mie, lo evito come la peste.

Mi sveglio di buon ora, parecchio assonnata. Per l'ennesima volta, ho fatto altri tre sogni sulla mia vita passata ad Asgard, ovvero l'amante del Dio degli inganni. Scuoto la testa, togliendomi dalla testa il suo volto, per alzarmi in piedi.

«Buongiorno, signorina Stark.» mi saluta la voce metallica di Edith.

«Buongiorno, Edith. Com'è la situazione oggi?» domando, aprendo l'armadio.

«Il signor Stark ha radunato gli Avengers è attualmente stanno discutendo nella sala riunioni al piano 55, il signor Loki sta leggendo un libro nella biblioteca, la signora Stark sta preparando la colazione e per il resto oggi è una giornata molto fresca.» mi informa l'intelligenza artificiale, con l'entusiasmo di Mercoledì Adams.

Annuisco, chiudendomi in bagno per cambiarmi. «Bene, quindi ero l'unica che stava ancora dormendo. Potresti prepararmi la colazione, per favore?»

«Certamente, signorina Stark.»

Cinque minuti dopo, esco dalla stanza e mi dirigo verso l'ascensore, con la mente che viaggia ancora nel sogno che ho fatto stanotte.

1784 D.C., Asgard

Sono ormai passati cento anni da quando io e Loki stiamo ufficialmente insieme e il Dio degli inganni ha organizzato una sorpresa per me, sapendo che sono una tipa molto curiosa e piuttosto ansiosa.

Stringo la sua mano mentre ci dirigiamo verso questo posto misterioso; affinché non potessi vedere cosa sta succedendo, il ragazzo mi ha messo una benda, così è lui a guidarmi.

«Loki, siamo arrivati?» chiedo per l'ennesima volta, con il cuore che batte a mille.

Lo sento sospirare e posso immaginare che stia sorridendo divertito. «Quasi... ancora qualche passo e ci siamo.»

Non so esattamente quanto tempo sia passato quando finalmente ci fermiamo. Quando Loki mi leva la benda che mi copriva gli occhi, rimango stupita: davanti a me c'è Freya, la dea dell'amore che ha in mano due rose rosse e un piccolo velo bianco.

Mi volto verso Loki e gli rivolgo uno sguardo allibito. «Che cosa sta succedendo?» chiedo, mentre l'ansia incomincia a crescere dentro di me.

Loki mi sorride e stringe la mia mano. «Questa è la mia sorpresa per te, Astrid. Per dimostrare il mio amore per te, ho deciso di chiedere aiuto alla dea dell'amore che ha accettato subito la mia un po' strana richiesta.» spiega e dal suo tono di voce deduco che anche lui è un po' emozionato.

Sforzo un mezzo sorriso mentre mi volto verso la dea dell'amore. «Buongiorno, Freya, è un piacere fare la tua conoscenza.» la saluto, in evidente imbarazzo.

Freya sorride e apre una scatola contenente due anelli. Strabuzzo gli occhi: che diamine sta succedendo?

«Il piacere è mio, Astrid. Ho preparato per voi la pozione di amore eterno, la più sacra dimostrazione di amore che abbia mai creato. Siete entrambi sicuri di voler prendere questa pozione?» annuncia la dea, rivolgendoci poi uno sguardo.

Pozione di amore eterno? Di cosa sta parlando?

«Ehm, scusate, di che cosa si tratta esattamente?» chiedo, sempre più confusa.

Loki si schiarisce la voce per rispondere ma Freya lo interrompe. «La pozione di amore eterno è il simbolo dell'amore come essenza. Ciò significa che se deciderete di bere questa pozione, il vostro legame, ciò che vi unisce, durerà per sempre. Niente e nessuno potrà impedirvi di stare insieme.»

Resto scioccata dalla sua spiegazione e il mio cuore inizia a battere forte. Il principe al mio fianco vuole davvero sigillare il nostro legame con questa pozione? Davvero significo così tanto per lui? Inconsapevolmente, mi ritrovo con le lacrime agli occhi, gioiosa della sorpresa che il mio ragazzo ha voluto farmi.

Prendo la mano di Loki e la stringo leggermente. «Sei assolutamente certo di voler sigillare il nostro legame per sempre? Non hai paura che ti stancherai di me?» mi ritrovo a chiedere con la voce tremolante.

Il Dio degli inganni si avvicina a me con un sorriso sincero e la gioia che traspare nei suoi occhi. «Non sono mai stato più convinto di adesso. Voglio questo, ho scelto te e sceglierò sempre te finché tu mi dirai che ne avrai abbastanza di me. Io scelgo te, Astrid, ora e per sempre.» sussurra, posando poi un bacio sulla mia guancia.

Le sue parole mi toccano il cuore e, asciugandomi frettolosamente le lacrime che hanno sfuggito dal mio controllo, mi limito a sorridere.

Ci voltiamo verso Freya che ci sorride di nuovo. Ci porge due anelli e un bicchiere con della sostanza arancione.

«Bene, allora se siamo pronti possiamo iniziare. Astrid, hai preso una decisione?» domanda la dea dell'amore, portandosi una ciocca di capelli castani dietro l'orecchio.

Annuisco vigorosamente e mi volto di nuovo verso il Dio degli inganni. «Loki...» al sentire il suo nome, il giovane principe si gira nella mia direzione. «Non hai la più pallida idea di quanto tu sei importante per me, quindi sì, voglio essere tua da questo momento e per l'eternità.»

Loki mi bacia la mano e mi fa l'occhiolino per poi fare un gesto a Freya. In contemporanea, beviamo la pozione e ci infiliamo gli anelli.
Mi avvicino al mio ragazzo e faccio incontrare le nostre labbra. Lui mi prende per i fianchi e approfondisce il bacio. Quando ci stacchiamo per prendere aria, il furbo fratellastro di Thor congiunge le nostre fronti.

«Ti amo.» sussurra l'uomo al mio orecchio. Lo abbraccio forte, capendo che non potrei desiderare un futuro migliore se non con lui.

Torno ben presto alla realtà quando l'ascensore indica che sono arrivata a destinazione. In cucina trovo Loki che sta bevendo un bicchiere d'acqua. Il mio cuore prende a battere forte al solo ricordo che nella mia vita passata ho scelto lui come mio futuro.

L'asgardiano nota la mia presenza immediatamente e posa il bicchiere sul tavolo.

«Buongiorno.» saluta, guardandomi.

Sapendo che non sarei in grado di sostenere il suo sguardo, lo ignoro e mi affretto a preparare la moka del caffè.

Si crea un silenzio particolarmente assordante che viene presto interrotto dal figliastro di Odino che si avvicina a me. «Lo sai che è maleducazione non rispondere?» domanda, e posso immaginare che abbia un sorrisetto malizioso stampato in faccia.

Mi volto verso di lui e lo ritrovo a pochi centimetri dal mio volto. Posso sentire il suo respiro caldo sul collo. Le mie gote si colorano di un rosso intenso e deglutisco rumorosamente.

Lo fisso negli occhi e, facendomi coraggio, dico la prima cosa che mi passa per la testa.

«Parlami di noi.»




HEYA
Ragazzi mi dispiace di non essere stata tanto presente in questa storia fino ad adesso! Sono stata molto impegnata e ho lasciato un po' da parte questa storia... gli aggiornamenti saranno abbastanza lenti, perché sto traducendo alcune storie dall'italiano all'inglese così che più persone potranno leggere le mie storie!
In più sto potenziando il mio inglese che sto già approfondendo all'università. Comunque sia, spero che il capitolo vi piaccia!
Lasciate un commento per farmi sapere che ne pensate!
A presto,
— addictedtomichael

𝐂𝐋𝐎𝐒𝐄𝐑 » LokiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora