Il parco è un buco, è una conca: salirai verso le mura opposte e mi scusi, una runner ti supererà sulla destra. È bionda, proprio come te, zoppica da una gamba, la stessa che zoppicava a te quell'estate che ti eri imposta di correre. Vorrai incitarla, dirle di tenere duro, gridarle che tra le mani stringe un futuro brillante; e di riflesso guarderai le tue: i palmi lividi, vuoti delle tue mani.
STAI LEGGENDO
La danzatrice d'inverno
SpiritualQuesta storia non esiste. I personaggi non esistono. Lei non esiste, non so nemmeno il suo nome. So solo che le piace correre, come me. Quello che segue è il breve racconto della sua vita.