quello che non diciamo || space valley || fanfiction <3

pensiero passivo.

Dario's pov
Era una notte fresca e calma a casa Matassa e Dario aveva appena finito di registrare uno dei suoi sinceri podcast.
Si sedette, visto che era solito parlare in piedi mentre era intento a gesticolare, e si riascoltò i primi minuti della registrazione.
Chiuse il computer e alzò lo sguardo verso l'orologio, erano le due del mattino.
Si alzò lentamente senza provocare nessun suono e si affacciò dalla finestra, chiuse gli occhi e lasciò che il vento leggero e freddo della notte gli accarezzasse la faccia.
Fece un respiro profondo, sembrava che l'aria notturna fosse più pura di quella diurna, poi aprì dolcemente gli occhi.
C'erano poche luci accese, fra quelle delle case e quelle dei lampioni se ne contavano una decina.
Alzò gli occhi, restò qualche minuto a contemplare il cielo e fra la luna e le stelle, si perse nei suoi pensieri.
Una notifica svegliò il ragazzo dal dormiveglia della sua meditazione e lo portò alla realtà.
Chiuse la finestra e si diresse in camera, senza neanche controllare lo schermo del cellulare, si stese sul letto e si addormentò a fatica fra le sue riflessioni.

messaggio da Nic: scusa se ti disturbo, possiamo parlare?

Cesare's pov
Dall'altro lato di Bologna invece c'era qualcuno che non riusciva a chiudere occhio da qualche giorno, aveva troppe domande e pensieri che gli giravano nella testa.
Sotto le coperte a fissare il soffitto, Cesare stava mettendo in ordine il casino che si era creato da solo nelle ultime settimane cercando delle risposte che aveva paura di ottenere.
Prese il cellulare in cerca di distrazioni ma ovunque andasse c'era sempre una sua traccia.
Decise di darci un taglio e si alzò per rilassarsi con una doccia calda.
Sentiva ogni goccia cullarlo nella più soave delle maniere, quasi a lavarlo di tutte le riflessioni che qualche minuto prima, stava facendo sul letto.
Sembrò una doccia infinita anche se piacevole.
Il rumore dell'acqua contrastava quello dei suoi pensieri o almeno credeva che lo facesse.
Una volta essersi rilassato tornò a letto, chiudendo gli occhi e finalmente addormentandosi lentamente.

*Qualche settimana prima (01/11/19)*

Lo studio di Space Valley era in pieno svolgimento di una registrazione.
Mentre Nelson e Cesare stavano discutendo della sfida che stavano per affrontare,Frank e Nicolas stavano controllando le attrezzature.
Tonno girava il backstage e registrava Dario cucinare qualcosa di improponibile ma allo stesso tempo curioso, in cucina.
Il tempo passò velocemente fra urla e risate, e quasi alla fine della sfida la situazione degenerò parecchio.
Ci fu una mini rissa tra Nicolas e Cesare i quali, scherzando, si ritrovarono a terra per una stupida sfida lanciata da Tonno.
Una volta ripresa la seconda telecamera in mano, tutto tornò alla normalità.
Dario si voltò dalla parte di Nicolas che era parecchio sudato per la battaglia appena avvenuta.
Per un attimo tutto si fermò, le risate degli altri ragazzi si offuscarono e lui riuscì a percepire solamente quella del ragazzo più piccolo.
Nicolas aveva uno dei suoi sorrisi dolci stampato in faccia per la scena che era appena accaduta sul set, i suoi occhi castani erano illuminati da una delle luci puntate nello studio.
Dario si riprese subito continuando il suo lavoro ma non pensava che avrebbe mai visto Nicolas sotto quell'aspetto.
Nel frattempo, sul luogo dove erano puntati i riflettori, si era conclusa la sfida con Nelson vincitore che rinfacciava ripetitivamente la sua vittoria a Cesare.
Successe qualcosa di strano in quest'ultimo, non riusciva ad avercela con il non-cugino.
Non aveva mai avuto difficoltà a dimostrarsi migliore di lui dopo una sconfitta, ma in quel momento non gli importava perché uno dei suoi migliori amici era contento.
Una volta però aver realizzato che non era solo nella stanza si alzò di scatto e si riprese da quel momento di trance.
Tornò alla normalità e iniziò a vantarsi di tutte le altre sfide che aveva vinto in precedenza senza barare.
In tutto questo, solo una persona si era accorta di quei comportamenti strani.