instanti.

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i "Tonk"
Era tutta la mattina che Tonno andava a zonzo per lo studio fischiettando, aveva l'aria di chi finalmente aveva compreso il senso della vita e teneva il mondo nelle sue mani.
Non era raro vederlo così allegro ma un'onda di positività non faceva mai male, soprattutto dopo quel brutto periodo.
Frank era da poco arrivato, stava sistemando le sue cose, quando venne accolto da un caloroso saluto dal ragazzo sprizzante di gioia.
"Frank, Frank, Frank!! Devo dirti una cosa!"
Nelson e Dario si girarono incuriositi dall'urlo dell'amico.
"Cosa ci state nascondendo voi due??" disse Nelson con aria maliziosa.
Frank lo guardò come se neanche lui sapesse cosa stesse succedendo.
Tonno ignorò la domanda del riccio e prese Davide per il braccio e lo portò in cucina.
Abbassando la voce disse "Dobbiamo movimentare la faccenda, se aspettiamo loro ci metteranno un'eternità!"
"Cos'hai in mente?" ripose Frank.
Con un sorriso da furbetto spiegò la sua idea al complice.
"Non sarà troppo presto? Ho capito che dovremmo smuovere le acque ma.."
"Lo so! È azzardato.. ma se andrà male la colpa ricadrà comunque su di me..!
Tu mi servi solo per la foto. In più dobbiamo tirare nella mischia anche un'altra persona.. stavo pensando a Cesare."
"Si, penso che Cesare sia quello un po' più aperto al contatto fisico."

Arrivò Nicolas con qualche minuto di ritardo, non era riuscito a dormire dopo la nottata che aveva passato.
Si comportò come se non fosse successo nulla. Dario fece lo stesso, non volevano dare nell'occhio.

Tonno prede in disparte Cesare.
"Cesu, mi servi per una cosa."
"Qual è il tuo piano malefico oggi??"
"È più serio di quello che pensi."
Cesare si incuriosì.
Tonno continuò "Penso che ormai tutti sappiamo della situazione fra Nicolas e Dario, basta guardarli nei momenti di stacco quando uno cerca lo sguardo dell'altro e viceversa."
"A-aspetta! Quindi tu non sei contro? Cioè non ti fa strano??" disse Cesare togliendosi un peso dal cuore.
"Certo che no vecchio! Dicevo, questo è il mio piano.."

Dopo la registrazione della puntata si creò una tensione quasi elettrostatica fra il trio che aveva ideato il piano.

"Ragazzi, dobbiamo fare la copertina del prossimo video. Per favore potete mettervi come abbiamo deciso?" disse Frank.
Un po' contrariato Dario annuì.
Cesare si mise al centro della stanza aspettando l'arrivo dei due amanti.
La disposizione era questa:
Cesare al centro mentre Nicola baciava la guance sinistra, Dario si "occupava" di quella destra.

"Tre, due, uno.. via!"

Fu un istante.
Cesare cercò di essere più svelto possibile nel abbassarsi, mentre con le mani spingeva la schiena di entrambi i ragazzi in modo che i loro corpi si toccassero.
Fu un bacio sbagliato, ma non per questo brutto.
Le loro bocche non si toccano precisamente, sia per via della differenza di altezza sia per la goffaggine del gesto.
Non si incastrano come un bacio vero, fu come uno di quei baci nervosi, quelli che dai per fare capire i tuoi sentimenti all'altra persona perché sei troppo nervoso per darne uno reale.

L'atto era compiuto, Dario se ne rese subito conto, le sue labbra stavano toccando quelle di Nicolas dopo tanto tempo.

"Carpe Diem" pensò.
Volle rendere quel bacio così imperfetto, perfetto.
Anche per poco, anche per un attimo, spinse con una leggera spinta le sue labbra contro quelle di Nicolas.
Fu così leggera la spinta che se ne accorse solo chi stava dall'altra parte del bacio.

Inutile dire la reazione del ragazzo più basso, arrossì, ma non ne fece una tragedia. Camminò con un passo rapido per il bagno dove si chiede dentro.

Dario stava, giustamente, per picchiare Cesare.

"È un'idea di Tonno! Sono una vittima anch'io!" Urlò ridacchiando mentre si subiva le parole di Dario.

Tonno si era immaginato la scena più romantica, ma aveva funzionato comunque.
Una volta realizzato il suo destino scappò dalla furia di Dario e si nascose nell'armadio.

Ma quest'ultimo aveva meglio da fare che picchiare anche Francesco.
Lasciò Cesare per terra e si diresse verso il bagno.

"So che forse non preferiresti parlare adesso ma, ti ho visto diventare rosso e volevo dirti che il mio colore preferito sei tu che arrossisci."
Bussò una volta per poi alzarsi e finire il suo lavoro con il restante dei colpevoli.

Nicolas era intrappolato in quell'istante.
Mentre si sciacquava la faccia per riprendersi, le sue mani tremavano.
Sembrava che avesse rivissuto il suo primo bacio.
Si guardò allo specchio e non riusciva a non sorridere.
Non voleva perdere quell'emozione ma non poteva nemmeno restare chiuso per sempre là dentro.

Qualcun altro bussò alla porta, era la voce di Frank, preoccupato per l'amico.
"Tutto okay Nic?"
"Eri dentro anche tu in quest'idea?"
"Si."
La porta si aprì di scatto e Nicolas saltò addosso a Frank iniziando a lottare con lui.
"Mi fidavo di te!" disse ridendo.
Ovviamente Frank ebbe la vittoria di quello scontro.

"Comunque io l'ho scattata davvero quella foto." ridacchiava il riccioluto.

Una volta calmatasi la situazione sia Cesare che Dario si presentarono davanti a Nicolas.
"Oh- scusate.." disse Cesare facendo qualche passo indietro "Nic, quando hai finito ti ricordi di questo pomeriggio?"
"Si tranquillo Cesare." Nicolas sorrise dolcemente.
Dario si insospettì ma senza darci molto peso.
"Posso riaccompagnarti a casa Nic?" usò come scusa per parlare con il ragazzo più basso.
Quest'ultimo spostò tutta la sua attenzione sul suo interlocutore e sorrise di nuovo "certo!"

Nel frattempo, Nelson, non ci stava capendo un cazzo.

Spazio autrice
Povero Nels, nessuno lo aveva avvertito del piano :(
Buongiorno! Oggi ho la mia prima lezione virtuale e penso di essere l'unica sfigata ad essersi svegliata alle sette ;)
Tornando a noi, spero questo capitolo vi piaccia, sono così insicura delle parti fondamentali di questo testo (ovviamente quella di Nelson coffcoff).
Spero abbiate una buona giornata, arriverenze!🌟

quello che non diciamo || space valley || fanfiction <3Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora