Kimiko P.O.V
- Ciao Riku ci vediamo domani- lo salutai e salì in macchina.
-Allora possiamo partire?- chiese mamma e subito dopo papà girò la chiave della macchina e partimmo.
Per tutto il viaggio feci domande su quale fosse il mio regalo ma senza avere una risposta.
Arrivammo a un ristorante bellissimo e secondo me anche costoso anche se i miei non volevano ammetterlo.
Finita la cena tornammo a casa.
-Il tuo regalo è in camera- e ache il tempo di far finire la frase a mamma che ero già sulle scale.
Apro la porta e vidi questo.
-Buon compleanno tesoro- li guarì e abbracciai entrambi i miei genitori.
Questo è il mio costume da supereroe.
( lo so è brutto ma non riesco a disegnare bene sul telefono).
Mandai subito una foto a Riku.
-Allora come ti sembra? -
-Bello, beata che c'è lo hai già-
-Dai non dire così presto avrai anche tu il tuo-
-mmm -
- adesso devo andare ci vediamo domani ciao -
-ciao-
Quella notte non riuscì a prendere sonno.
Continuavo a pensare a quanto era bello il mio vestito e, stranamente più del solito, a Riku.
Non so per quale motivo a avevi in mente il suo sorriso.
Quel fantastico sorriso a 32 denti che mostrava solo a me.
Anche se a volte lo prendo in giro o li dico cattiverie lo faccio solo per scherzare, perché in fondo voglio più bene a lui che a chiunque altro.
*la mattina seguente *
Sono le tre del mattino quando sento squillare il telefono.
La chiamata arrivava dal telefono di Riku.
-emm si pronto Riku sei tu? -
- Kimiko Kimiko mi senti? -
- Si sento ma chi è? -
- Sono Izuku -
- A si ha bisogno di qualcosa? -
Perché mai sua madre mi avrebbe dovuto chiamare a quest'ora?
-Senti Kimiko Riku ha avuto un incidente e prima che lo portassero via ha pronunciato il tuo nome e credo che....-
Incominciò a piangere e a singhiozzare.
- Scusami...Stavo dicendo non è che potresti raggiungerci? -
Stavo piangendo.
-Kimiko? -
-si certo arrivo subito-
Scesi di corsa e caddi dalle scale perché avevo gli occhi offuscato dalle lacrime.
Il rumore che feci fu cosi forte che feci svegliare i miei genitori.
-Kimiko cos'è successo? - mi chiese papà.
-Riku ha-a avuto un incidente e... E io devo a-andare da lui.. - dissi tra un singhiozzo e l'altro.
Papà mi prese in braccio vedendo che non riuscivo ad alzarmi e mi carico in macchina per andare in ospedale.
Non riuscivo quasi a camminare ma per Riku avrei fatto questo ed altro.
Correvo per l'ospedale alla ricerca della sua stanza.
-Riku?- lo vidi sdraiato su un lettino con dei tubi in bocca.
Dopo quello crollai.
Urlavo e piangevo come non avevo mai fatto.
I medici che c'erano nella stanza, col consenso dei miei genitori, furono costretti a somministra i del anestetizzante.
Quando apri gli occhi ero nel letto accanto a quello di Riku.
Avevo una gamba ingessata a causa della caduta dalle scale ma era solo slogata ma per averla sforzata troppo correndo si è definivamente rotta.
Non riuscivo a smettere di piangere.
Guardavo Riku come una gazzella guarda un leone, intimorita che il leone si svegli, ma adesso io ero la gazzella che voleva che il leone si svegliasse.
Mi senrivo debole perché avevo ancora un po di anestetizzante che circolava così dopo un po mi riaddormentai.
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A Story of tododeku-kiribaku/ The Continue
Fiksi PenggemarAllora è la mia prima storia e vi prego di non insultare accetto consigli e critiche. Ah se siete omofobi o non ve gusta leggere cose boyxboy fate il favore di non leggere e vabe vi lascio alla storia