𝕊𝕠𝕡𝕣𝕒𝕧𝕧𝕚𝕧𝕖𝕟𝕫𝕒

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Lan Wangji aveva appena scoperto che Wei WuXian era morto. Suo fratello lo aveva avvertito e poi, vedendo che non aveva intenzione di parlare, silenziosamente lo aveva lasciato da solo.
Era ancora dolorante, le ferite fresche infatti non accennavano a guarire, ma era stata una punizione troppo severa per poter sperare in un altro risultato. Quando seppe che Wei Ying era morto, il dolore alla schiena svanì, inghiottito da una sofferenza bruciante che non aveva mai provato prima. Non riusciva ancora a muoversi bene, ma voleva sfogarsi in qualche modo, sentiva di averne bisogno, i suoi pensieri erano confusi, il dolore insopportabile, il cuore sembrava aver smesso di battere.
Cominciò silenziosamente a piangere.
Non aveva potuto farne a meno, si sentiva lacerato da una sofferenza insopportabile e non sapeva cosa fare, non sapeva come gestirlo e pensò che la sua vita sarebbe finita in quel momento; voleva che la sua vita finisse in quel momento. Con le poche forze che aveva, diede un pugno contro la testiera del letto e la mandò in frantumi, ma non bastava, non era cambiato nulla, doveva far uscire quel dolore in qualche modo, non poteva sopportarlo, era troppo forte.
Voleva urlare, ma non poteva, altrimenti tutti sarebbero accorsi nella sua stanza e la situazione sarebbe peggiorata.
Continuò a dare pugni alla testata del letto finché non andò completamente in frantumi e a quel punto, continuò a tirare pugni a vuoto senza accorgersi di non colpire nulla. Si accasciò a terra singhiozzando, "Perché non sono morto io al suo posto? Perché è dovuto morire? Perché è morto e io non ero lì a proteggerlo? Perché io sono ancora qui? Perché non mi hanno detto dell'assedio? Perché lo hanno attaccato? Perché non lo hanno capito? Perché me lo hanno portato via? Perché? " amsimò con voce spezzata tra un singhiozzo e l'altro, sbattendo i pugni a terra impotente. Erano riusciti a portarglielo via, lo odiavano e lo avevano portato via da lui che lo amava. Non riusciva a perdonarli, non riusciva a perdonarsi, voleva sapere cosa fosse successo, perché fosse morto, perché non fosse riuscito a difendersi, "Che cosa gli hanno fatto?" si chiedeva mentre le sue emozioni si trasformavano un groviglio di tristezza e rabbia senza fine. Non era abbastanza lucido in quel momento, ma sapeva di dover scoprire cosa fosse successo, doveva accertarsi che fosse morto sul serio, pur continuando a sperare con tutte le sue forze che si fosse trattato ti uno sbaglio; magari era riuscito a fuggire, oppure aveva inscenato la sua morte per far disperdere i nemici, gli sembravano opzioni valide e si riempì la mente di quelle dolci speranze, mentre si alzava, si asciugava le lacrime e si ricomponeva per andare a parlare con suo fratello.
Dovette rifare la fasciatura e cambiarsi d'abito perché durante il suo crollo le ferite si erano naturalmente riaperte, e nonostante non riuscisse a percepirne il dolore, sapeva di dover essere presentabile, sia perché nessuno era a conoscenza della sua punizione, sia perché doveva essere ricevuto da suo fratello e aveva bisogno di essere ascoltato, non compatito.
Si diresse a passo svelto verso le stanze di suo fratello e bussò educatamente, nonostante avesse provato l'impulso di irrompere poco cortesemente nella stanza e iniziare a porre domande. Lan XiChen aprì la porta poco dopo e non sembrò molto sorpreso nel vederlo, mostrò un espressione di sorpresa solo guardandolo attentamente negli occhi e capendo che aveva pianto. Lan Wangji non se lo spiegava, ma suo fratello riusciva a leggere sempre ogni espressione sul suo volto impassibile e a leggere informazioni impossibili da notare per tutte le altre persone, quindi quando vide la compassione sbocciare sul suo volto, non si stupì e avanzò fingendo di non aver notato nulla.
Lan XiChen lo salutò, "Wangji"

"Xiong-Zhang" rispose Lan Wangji rispettosamente.

"Cosa vuoi sapere?" chiese Lan XiChen andando dritto al punto. Non c'era bisogno di divagare, sapeva che sarebbe arrivato e sapeva che avrebbe chiesto spiegazioni.
Lan Wangji fece un respiro profondo e disse,

"Vorrei che mi raccontassi tutta la storia." Sapeva che sarebbe stato peggio di come si era sentito dopo la notizia e temeva di poter crollare davanti al fratello, ma sentiva un bisogno disperato che lo spingeva a chiedere informazioni. Voleva conoscere ogni dettaglio, sapere dove erano avvenuti i fatti, chi era presente, perché la situazione era precipitata e soprattutto, se Wei Ying avesse o meno sofferto. Quella era la domanda che lo spaventava di più in assoluto, temeva che la risposta lo avrebbe distrutto completamente e che non sarebbe mai più riuscito a riprendersi. Già senza sapere i dettagli si sentiva sull'orlo della follia, ma non poteva lasciar perdere, almeno quello, glielo doveva.

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