Lan Zhan arrivò correndo alle stanze di suo fratello e, avendo sentito le urla del bambino da lontano, spalancò la porta senza curarsi di bussare e si guardò intorno. Il piccolo bambino era rannicchiato in un angolino ai piedi del letto e urlava agitando le braccia piangendo. Nella stanza c'erano suo fratello, che Lan Zhan finse di non vedere e il Qianbei che si era già occupato del bambino. Entrambi erano paralizzati e non sapevano come intervenire. Lan Zhan decise di farsi notare e di provare a prendere l'iniziativa; "Che succede, perchè urla in questo modo?" chiese avvicinandosi al Qianbei che era paralizzato dallo sgomento
"Non lo sappiamo. Si è svegliato all'improvviso e appena ci ha visti ha iniziato subito ad urlare. Non siamo riusciti a calmarlo in nessun modo e adesso si è nascosto in quell'angolino; abbiamo provato ad avvicinarci, ma ha tentato di graffiarci e morderci. Non sembra un bambino normale, fa quasi paura, eppure è così piccolo." disse il cultore mal celando la voglia di uscire dalla stanza per non sentirlo più gridare.
"Uscite subito. Ci penso io." Disse Lan Zhan con tono sicuro, anche se dentro si sentiva perso. "Come si fa a calmare un bambino? Si prende in braccio, oppure gli si dà un gioco? Non so, non mi sono mai occupato dei bambini. Però sicuramente, con tutte queste persone a osservarlo non si calmerà mai; troverò un modo da solo" Pensò tra sè e sè mentre, con la coda dell'occhio, vedeva il Qianbei uscire dalla stanza senza essere seguito da Xiong-Zhang." Si innervosì immediatamente e lo fulminò con lo sguardo
"Wangji, sei sicuro..." Iniziò il fratello, sperando di poterlo aiutare in qualche modo, pur sapendo che lo aveva ferito troppo per avere il diritto di parlare. Però era abituato ad intervenire per intervenire in suo aiuto e non era riuscito a trattenersi. Naturalmente, venne subito interrotto.
"Non hai nessun diritto di rivolgermi la parola, non più. Ora esci subito, mi sto arrabbiando e sono sicuro che tu non voglia vedermi arrabbiato di nuovo, giusto?" Lo interruppe bruscamente, portando la mano alla spada senza neanche riflettere.
Lan XiChen lo guardò stupito e si affrettò ad uscire dalla sua stessa stanza.
Lan Wangji, finalmente solo, iniziò a pensare ad un modo per avvicinarsi. Aveva già incontrato quel bambino e, a quanto aveva capito, Wen Yuan si era affezionato a lui, quindi magari si sarebbe fatto avvicinare. Avrebbe voluto regalargli un gioco come la prima volta che si erano incontrati, ma non aveva nulla con sé. Si ripromise di portargli qualcosa al prossimo incontro e provò ad avvicinarsi, ma appena il bambino vide che una figura enorme si avvicinava, iniziò ad urlare più forte e a coprirsi il volto con le braccia per non vedere. Lan Zhan, indietreggiò velocemente per non spaventarlo ancora e pensò che suonare qualcosa sarebbe stata una buona idea. Sapeva che Wen Yuan amava Chenqing e la musica di Wei Ying, quindi decise di provare a comportarsi come avrebbe fatto lui in una situazione simile. Certo, non avrebbe preso in giro il bimbo come avrebbe fatto Wei Ying, ma lo avrebbe consolato come poteva e avrebbe cercato di farlo sentire protetto e al sicuro. Tirò fuori Wangji dal borsello Qiankun, si sedette e lo appoggiò sul tavolo. Iniziò a suonare una melodia lenta e tranquilla, sperando di riuscire a tranquillizzarlo ed incuriosirlo abbastanza da uscire da quell'angolino.
Quando il bambino si accorse che quell'uomo grande non voleva avvicinarsi e fargli del male, smise di urlare e osservò cosa stava facendo. Si era seduto e aveva iniziato a suonare uno strumento strano, molto grande e con delle corde. La canzone era bella però e voleva sentirla più da vicino. Quell'uomo era stano; non si era avvicinato, non lo aveva sgridato e non si era arrabbiato lasciandolo da solo. Si era messo lì e stava suonando. Era davvero incuriosito, quindi uscì lentamente dall'angolino e si avvicinò a quell'uomo vestito tutto di bianco. Si sedette di fronte all'uomo e ascoltò in silenzio; poco dopo smise anche di tremare e, spinto da una curiosità inarrestabile, toccò una delle corde. Subito dopo si ritirò impaurito, temendo di aver fatto arrabbiare quell'uomo che infatti aveva smesso di suonare. Stava per correre nuovamente a nascondersi, quando quell'uomo parlò di nuovo.

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Solitudine
Short Storyᴅᴀʟʟᴀ ᴍᴏʀᴛᴇ ᴅɪ ᴡᴇɪ ᴡᴜxɪᴀɴ ᴀʟ sᴜᴏ ʀɪᴛᴏʀɴᴏ ᴛʀᴀsᴄᴏʀʀᴏɴᴏ ᴛʀᴇᴅɪᴄɪ ᴀɴɴɪ, ᴛʀᴇᴅɪᴄɪ ᴀɴɴɪ ᴅɪ ᴄᴜɪ sᴀᴘᴘɪᴀᴍᴏ ᴘᴏᴄᴏ ᴇ ɴɪᴇɴᴛᴇ. ᴠᴏʀʀᴇɪ ᴘʀᴏᴠᴀʀᴇ ᴀ ʀᴀᴄᴄᴏɴᴛᴀʀᴇ ɪʟ ᴘᴇʀɪᴏᴅᴏ ɪɴ ᴄᴜɪ ʟᴀɴ ᴡᴀɴɢᴊɪ sᴄᴏᴘʀᴇ ᴅᴇʟʟᴀ ᴍᴏʀᴛᴇ ᴅɪ ᴡᴇɪ ᴇ sᴜʙɪᴛᴏ ᴅᴏᴘᴏ ᴘʀᴇɴᴅᴇ ᴄᴏɴ sᴇ́ ᴀ-ʏᴜᴀɴ ᴇ ʟᴏ ᴇᴅᴜᴄᴀ, ᴇssᴇɴᴅᴏ...