Piccolo Extra

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Il litigio con suo fratello era stato terribile. Aveva davvero paura di perderlo definitivamente e di non riuscire mai più a recuperare i rapporti, e non voleva assolutamente che succedesse. Si era comportato malissimo, lo sapeva bene, però era veramente furioso e aveva perso il controllo. Sapeva che suo fratello non meritava altro dolore e alla fine aveva capito di averlo fatto soffrire molto di più, ma non era riuscito a controllarsi. Sembrava ridicolo da dire per qualcuno abituato a controllarsi in ogni situazione, dalla più triste alla più stressante, ma aveva veramente perso il controllo, forse per la prima volta in vita sua. Si vergognava, si sentiva in colpa, si sentiva impotente, inutile e sbagliato. Si chiedeva perché avesse aperto bocca, cosa gli avesse detto il cervello in quel momento per farlo trasformare in quel mostro crudele. Si torturava da giorni e giorni senza trovare un motivo, senza individuare un colpevole e senza capire come poter risolvere. Aveva provato a parlare con Wangji e il risultato era stato un rifiuto secco e il pianto di quel piccolo bambino. Sapeva che Wangji era triste e che aveva perso la persona più importante della sua vita e in realtà, riflettendoci, sapeva benissimo cosa Wei WuXian fosse stato per Wangji, cosa avesse fatto per lui e quanto lo avesse aiutato. Infatti aveva sempre spinto Wangji ad avvicinarsi a lui, ma poi proprio quel ragazzo così esuberante, energico, gentile e particolare, aveva scelto quell'orribile cammino corrotto e aveva fatto del male a moltissime persone, meritando la fine alla quale era andato incontro. Non avrebbe mai potuto dirlo a Wangji un'altra volta, ma per quanto in passato avesse ammirato quel ragazzo che riusciva a tirare fuori le emozioni di suo fratello, dopo la sua morte, provava solo pena, rabbia e una grandissima confusione. Non capiva il motivo di quella scelta, di quella corruzione terribile che aveva causato la morte di migliaia di cultori e del cultore portatore di tale maledizione. Era stato un grande cultore, un giovane promettente, una personalità unica e poi aveva compiuto la scelta più sbagliata possibile e non riusciva a trovare una spiegazione.
Mentre pensava a suo fratello, a Wei WuXian, alla soluzione generale e al futuro, ricordò che Wangji cercava disperatamente qualcosa la sera in cui si era ubriacato. Cercava un dizi che non sapeva suonare e aveva rifiutato furiosamente quello di giada che lui stesso gli aveva portato. Iniziò a chiedersi se potesse essere perché voleva il dizi di Wei WuXian. Forse era andato a Yiling per cercare i suoi oggetti oltre che per trovare il suo corpo, ma tutto ciò che il patriarca possedeva, era ormai nelle mani dei cultori che si erano contesi il bottino. Era impossibile scoprire chi avesse cosa e altrettanto impossibile pensare di poter consegnare uno di quegli oggetti a Lan Zhan; nessuno sapeva che era innamorato di Wei WuXian e anche se lo avessero saputo, lo avrebbero ucciso ritenendolo complice. Era uno dei motivi per i quali Lan XiChen si era tanto arrabbiato con Wei Gongzi, perché metteva in pericolo tutte le persone che gli stavano attorno, compresi i parenti, gli amici e i servitori. A causa sua era morta sua sorella, secondo alcune fonti era stato sterminata l'intera scuola per colpa sua e poi aveva portato alla rovina i pochi Wen che aveva giurato di salvare. Non osava immaginare quale terribile fine avrebbe potuto fare suo fratello se fosse rimasto con Wei WuXian e si rallegrò del fatto che il suo carattere, gli aveva impedito di compiere gesti affrettati e andare da lui sui monti. Fortunatamente lo aveva fatto solo una volta, ma nessuno lo aveva scoperto e poi Wei WuXian era morto, quindi il problema non si poneva più.
Continuò a pensare al dizi, che avrebbe permesso a Wangji di provare un po' di sollievo e pensò che forse, avrebbe potuto procurargliene uno simile, solo per ricordo, per poterlo avere simbolicamente vicino. Dopotutto quel marchio non sembrava casuale, sembrava che non trovando il dizi, avesse trovato quell'altro metodo per tenersi Wei Gongzi vicino e sembrava anche esserci riuscito visto il sorriso che aveva mostrato in più occasioni, quindi pensò che il dizi, lo avrebbe aiutato.
In gran segreto, ordinò un dizi nero proprio come quello di Wei WuXian e quando arrivò, ci attaccò una nappa rossa, poiché ricordava che Chenqing aveva una nappa color sangue e poi lo nascose in un borsello Qiankun. Voleva organizzarsi bene. Non poteva parlarci e quindi non poteva spiegare a voce il perché di quel dizi, né chiedere scusa, avrebbe potuto farlo solo tramite un messaggio e lasciando la scatola o il borsello, ancora non aveva deciso, davanti alla porta delle stanze di Wangji. Pensava di scrivere un discorso che avrebbe preferito pronunciare a voce e sperava di poter essere perdonato nel tempo. Sapeva di aver detto cose orribili e il fatto che davvero le pensava, era un'ulteriore aggravante, ma era pentito, aveva capito di aver esagerato ed era disposto a tutto per farsi perdonare.
Il giorno seguente, prese coraggio e lasciò il borsello con un biglietto davanti alla porta di Wangji. Poi tornò a lavorare e sperò che avrebbe funzionato.

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