Capitolo 3

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Ci alziamo e ci avviamo verso casa mia. Io mi sento così male. Ho quasi visto picchiare Jimin da quel Jeong-in.

Alle elementari eravamo migliori amici, facevamo tutto insieme, poi lui ha iniziato a prendere una cattiva strada, iniziando ad uscire con quelli più grandi.
Io, a quel punto, mi sono staccato da lui.
Pur non essendo più suo amico ancora ora sono un emarginato; non ho praticamente nessun amico tranne Hoseok e Tae.

A nessuno del gruppo di Jeong-in è andata giù quando ho deciso di non frequentarli più, infatti per vendicarlo hanno detto a tutti che sono gay... Come se gli altri iniziassero a prendermi in giro. Hanno praticamente tutti paura di me anche se non mi conoscono.

Mentre cammino insieme a Jimin mi scende una lacrima che mi riga il viso. Quei ricordi mi fanno stare male, vorrei non ricordarmi niente, tranne dal mio incontro con Jimin avvenuto ieri in poi. Per fortuna lui non se ne accorge e quasi involontariamente gli stringo la sua piccola manina.

Lui rimane impietrito. Forse Non se l'aspettava. Decido di non farci tanto caso e appena mi risveglio dai miei pensieri negativi, mi accorgo di essere davanti a casa mia.

"siamo arrivati" gli dico sorridendogli.
Gli prendo la cartella e la poso nell'entrata insieme alla mia.

"Hai una bella casa Hyung"
"grazie..." dico guardandolo mentre lui fissa meravigliato ogni muro e mobile del mio appartamento.

"Yoongie..."
"mh?"
"p-perché mi hai difeso?" mi dice mentre una lacrima gli riga la sua guancia paffuta.

Io rimango pietrificato a quella domanda, non so che cosa rispondere allora mi limito a fare un falso sorriso.

"beh Chim... Non riesco a sopportare che ti facciano del male. Lo so che ci conosciamo da praticamente un giorno e fai bene a non fidarti delle persone che conosci da poco tempo ma io ci tengo a te... E vederti picchiare da Jeong-in mi fa molto male." dopo aver confessato tutto al mio Mochi mi gratto la nuca e gli asciugo le lacrime che gli hanno bagnato le sue guance, che vorrei strizzare da un momento all'altro.

" Yoongi... "
" si Jimin.. "
" tu tieni davvero a me? "
" si Mochi" dico ancora imbarazzato.
Poi mi rendo conto che Jimin sta ancora sanguinando ai polsi dove Jeong-in l'ha graffiato mentre gli teneva le braccia contro il muro.

"Jimin... Forse è meglio disinfettare quelle ferite." Dico guardandogli le mani.
Lui annuisce e viene con me in bagno.
Prendo il kit di pronto soccorso e porto Chim in camera mia.

Inizio a disinfettargli i polsi e ad un certo punto lui rompe il silenzio che si era formato.
" Yoongi Hyung"

Adoro quando mi chiama Hyung! Fa sembrare un così banale soprannome, una parola dolcissima!

"Mh?" rispondo, guardandogli quei bellissimi occhi che si ritrova.

"tu vivi da solo?" mi chiede notando la mancanza della presenza di un adulto nella casa.

"si. Ho preso questa casa per me. Per stare da solo e insieme alla mia anima gemella quando ne troverò una ahaha" dico facendo una risata sforzata.

Appena finito di Medicare Jimin chiedo: "Abbiamo tutta una mattina che vuoi fare?"
Lui ci pensa per qualche minuto poi
dice: "mi piacerebbe andare a fare una passeggiata al parco come faccio tutte le mattine dopo scuola.. Va bene per te Hyung?"

Io faccio cenno positivo con la testa e mi avvio con lui al parco.

Appena ci sediamo su una panchina a Jimin arriva un messaggio che legge facendo vedere anche a me.

Papà
La professoressa
ha chiamato tua madre
e le ha detto che non
sei andato a scuola.
Dove sei? Appena arrivi
a casa te la vedrai con me
e non credo che tu la passerai liscia questa volta...

Io rimango paralizzato e gli occhi di Jimin si riempono di lacrime.

Spazio d'autrice
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Cari lettori!
Sono tornata con un nuovo capitolo spero vi sia piaciuto!
Interrompo qui così creo un po' di suspense.

Ciau I PURPLE YOU ARMY!! 💜

Amore Improvvisato ~Yoonmin~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora