Berlino.
Neve, tanta neve, in un freddo mese di gennaio del 1942. Edith Monroe, trasferitasi con la famiglia dall'Italia in Germania, gestisce con il padre una piccola boutique sartoria.
La vita potrebbe procedere tranquillamente e serenamente, ma l'orrore e la crudeltà della guerra ha spazzato via tutto, la normalità, il lavoro, la dignità, "l'umanità", facendo dilatare come una macchia nera, le ideologie e lo strapotere del Fuhrer Hitler contro il popolo ebreo e contro tutti coloro che avrebbero apertamente o segretamente ostacolato la sua politica e ascesa in Europa.
Una mattina di quel freddo gennaio, il papà di Edith viene portato via dalle SS e da quel preciso momento, la sua vita cambierà, più sacrifici, un lavoro mal pagato in un locale notturno, la perseveranza ad aprire ogni giorno la boutique per amore del padre e per sollevare la sua famiglia da una situazione disperata. Edith è così matura per i suoi 23 anni, testarda, tenace, la fatica non la ferma davanti a niente pur di andare avanti e nella speranza mai sopita, di rincontrare di nuovo il suo amato padre.
Un incontro, cambierà un po' il suo odio e la sua pochissima fiducia negli uomini.
Lui è l'ufficiale della Wehrmacht, Aaron Schwarz, misterioso, affascinante, carismatico, i suoi occhi non riescono a nascondere quello che il cuore ha gelato da tempo.
"La sua divisa era simile a quella di tutti gli altri. I suoi occhi, però, lo tradivano. No, lui non era come gli altri soldati"
Perchè la guerra non da pace, non da tregue ai sentimenti, la guerra è come uno tsunami, porta via tutto, non lascia più posto alla bellezza della vita, solo morte, orrori, crudeltà, sangue e vittime innocenti.
Eppure in mezzo a tanta disperazione, nasce la storia di un amore nemico, un amore impossibile, un amore che non ha speranza e futuro, due anime che si ritrovano in un momento sbagliato.
Edith è ebrea. Aaron è un ufficiale tedesco, incaricato di scoprire notizie sicure sulla sua famiglia.
Mi fermo qui, perchè il rischio spoiler è inevitabile.
L'incontro e l'evoluzione di questa storia impossibile, tra Edith e Aaron, sono il fulcro del romanzo ed è giusto che tu lettore, ripercorra il loro percorso sofferto e profondo, è qualcosa che non può sempre essere descritto con le parole, in poche righe.
L'amore, quando supera certe barriere è una lava incandescente che fuoriesce pian piano dal vulcano pronto ad esplodere.
Lo stile di Susy Vizzo è così diretto, semplice, scorrevole, una fluidità nell'intreccio narrativo tale da farti dimenticare che si tratta di un romanzo di 500 pagine, vi terrà sulle spine sino all'ultima pagina, sperando che Edith e Aaron non siano separati, il loro amore è proprio come dice il titolo "un tulipano che fiorì tra la neve"
"Come può esistere il male disse sorridendo, ma con gli occhi pieni di malinconia. Se su questa terra ci sei anche tu?"
Buona Lettura Ilaria Grossi per les fleurs du mal blog letterario.
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Il tulipano che fiorì tra la neve || CARTACEO DISPONIBILE!
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