Epilogo

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Liberia, un anno dopo. La bottega di Nick Almostfox è aperta, Nick sta distribuendo giacche-avvento a tutti i bambini liberiani. La città è irriconoscibile: Oros e Liberiani camminano insieme, la porta della città è spalancata e arriva il vento, scompiglia capelli e solleva le vesti delle fanciulle, sollevando anche il sorriso sornione di Nick, che ammicca alla giovane Oros al suo fianco.

I ricordi del passato nel loro sguardo sono sconvolgenti.

I ricordi del passato nel loro sguardo sono sconvolgenti

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Stessa piazza, sotto i loro occhi. Liberia era fiamme, fuoco e sangue, Oros e liberiani nelle strade, illuminate dalle lanterne medusa. Lame, spari, paura.

La via della pace, lastricata dal dolore.

Nick aveva fatto di tutto per allontanare la sua piccola Lucinda dalla battaglia, ma era troppo tardi: la violenza era in ogni angolo. Non poteva fare altro che tenerla vicina, sperando con tutte le sue forze che tutto andasse bene. 

Gli Oros lottavano come leoni; Krakmulln, alla guida della tribù Cordai, urlava nella foga della battaglia, spalla a spalla con Nimsbia. Forse ci sarebbe stato un futuro, se avessero visto l'alba del giorno seguente. Rebekka, prigioniera, lottava per tornare libera...

La regina stessa dei Liberiani era scesa in campo, protetta con furia e dedizione dal generale Mordecai Cogwrite. Non un solo liberiano, non un solo Oros era lontano dal cuore della violenza, neppure chi, come Aura, aveva volto le spalle al passato. I medici liberiani e il farmacista Oros, il grande Eru, combattevano la loro personale battaglia contro la morte. 

Sembrava non esserci più spazio per innocenza e amore, nella città del Libeccio. 

Mentre la battaglia incalzava, Meropa, commossa dalla piccola Violet che era stata ingannata dalla Regina Nen, decise di portarla in città, a casa sua... a costo della sua stessa incolumità. Sgusciarono per le strade, nascondendosi a Oros e Liberiani, perdendosi quasi nel dedalo di viuzze strette, lastricate di pietre scure. D'un tratto arrivarono nel cuore della battaglia, non era più possibile eludere i guerrieri! 

Meropa strinse forte la manina di Violet, la guardò, incoraggiandola a proseguire. Corsero, la donna curva sulla piccola, facendosi largo senza guardare nessuno in volto. Un sibilo. Una lama vagante stava per arrivare su Violet e Meropa, chiudendo gli occhi e raccomandando la sua anima alle divinità, si gettò sulla piccola, per farle da scudo.

Nick lo ricorda bene, il tempo si fermò... gli occhi di Silver e di Genevieve seguivano la traiettoria... La legge degli Oros è chiara: non si uccidono donne e bambini; e lì, sotto i loro occhi, una donna Oros rischiava di morire per proteggere una bambina liberiana.

Si salveranno? Riusciranno a fermare la lama? Chi interverrà in loro soccorso? Quale sarà stato il ruolo, nella tremenda lotta, della nobile Tabitha? 

Ognuno ha preso parte alla battaglia, ognuno l'ha vissuta con il filtro delle sue emozioni...

...Come si è svolta, quindi, la famosa guerra tra Oros e Liberiani?


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