ventinove

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-cosa mi devi dire. - chiesi avvicinandomi al mio migliore amico - posso solo immaginare come tu ti senta in questo momento- disse portando le mani nelle tasche e fissando un punto indefinito davanti a lui -dispiace anche a me, lo sai quanto bene volevo a Ginevra. Così come a Emi e agli altri- disse e mi fermai - gli altri chi? - chiesi, il moro si girò, sospirò e andò avanti -tutti, Fabio, lo sanno tutti i giornali. - disse, sentì il sangue gelarsi nelle vene.

No, almeno oggi no.

-non voglio nessun fottuto giornalista! - urlai - non ho bisogno di nessun rompi coglioni- dissi sentendo la rabbia che man mano mi stava accecando. Perché non avevano un minimo di rispetto?
-lo so bro, tranquillo. Ci ho già pensato io-sorrise posando una mano sulla spalla. Ero fortunato ad avere un amico come lui - Cosimo, non voglio riparlarne, voglio che questa storia venga dimenticata, dopo i funerali nessuno si deve azzardare anche solo a nominarla. Non voglio saperne più niente. - dissi serio. Cosimo sospirò - va bene frate. Come vuoi- sorrise e ci incamminammo nuovamente.

Non voglio tornare a casa, ho troppi ricordi, non voglio stare male. Non voglio vedere quei angoli rosa che aveva arredato con tanto amore e tanta speranza che fosse femmina. Non voglio tornare a casa e sentire il silenzio, non voglio sentire il suo profumo.
Non voglio più stare male.

-bro... - sussurra quasi - oh dimmi-rispose - puoi.. Puoi ospitarmi qualche giorno, per favore... - dissi. Lui sorrise quasi diventito - bro ma certo, stai quanto vuoi, basta che la smetti di stare così. Va bene? - fosse facile, annuisco e sali in macchina assieme a lui. - ordino una pizza fra? - chiese. Cazzo, non mangio da non so quanto. Forse sarebbe il caso - si va bene - risposi sorridendo e attesi di arrivare a casa Fini.

-Fabio-disse fermandosi davanti a casa sua - dimmi- dissi esausto - dopo questo che è successo... Non vorrai mica abbandonare il Rap- disse.

Abbandonare il rap?
Era una delle cose a cui non avevo mai pensato fino ad ora, davvero sarei stato disposto ad abbandonare una cosa così importante per me? Non potevo lasciare tutto, i miei fan meritano rispetto, io merito soltanto qualche momento di pausa, voglio soltanto ritrovare quel me. Che fino ad ora neanche so dove sia.

-assolutamente no, non posso abbandonare il rap. Non posso lasciare una delle poche cose che sostanzialmente mi è andata bene nella mia vita. No Cosimo, non ci riuscirei.- risposi - grande bro, anche perché io da solo come faccio a tenere tutti sti babbi- risi scendendo dalla sua auto, sorrisi anche io e scesi.

-dovresti chiedere scusa a Martina- disse posando le chiavi della sua auto in cucina - perché? - chiesi alzando il sopracciglio - cazzo ti ha sopportato fino ad ora senza dire nulla, sia lei che Diego. E tu l'hai trattata di merda. Pensi che non sappia che hai dato in adozione tuo figlio? - disse alzando un sopracciglio che evidenzava molto di più il suo occhio guercio, mi sedetti a tavola e portai la testa fra le mani - figlia, prima di tutto- dissi correggendolo - e si, l'ho data in adozione perché non sono capace di prendermi cura di me, posso mai prendermi cura di un esserino così piccolo? E soprattutto della stessa persona che ha ucciso Ginevra. Lo sai? Martina ha solo cercato di farmi cambiare idea. Tutto qui.- dissi - Fabio io ti voglio bene, e forse sono l'ultimo che ha diritto di farti la morale. Neanche io sono capace di prendermi cura di me stesso, nemmeno di un bambino. Cazzo è tua figlia però, non puoi abbandonarla così. - disse, scossi la testa - ho fatto la scelta migliore per lei. Starà sicuramente meglio di come starebbe con me. - disse. Lui sospirò - sei una testa di cazzo- disse infine - sarà, ma io non né voglio più sapere di questa storia- dissi deciso - chiederò scusa a Martina. Appena posso.- dissi, lui sorrise vittorioso - bravo- rispose sorridendo.

Già, bravo.

AVVISO:

il prossimo capitolo sarà l'ultimo, in più, alla fine di esso ci sarà una bella sorpresa ;)

Untitled|| MarracashDove le storie prendono vita. Scoprilo ora