Capitolo ventidue

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La fucina era terribilmente calda e i tre nani stavano lavorando senza sosta.
<<Falin, per gli Dei! Non vedi che la punta di questa spada non è appuntita nel modo giusto? Con che faccia dovremmo presentarci da quel cavaliere?>> urlò uno di loro.
Aveva una folta barba rossa ed era massiccio. Falin, altrettanto robusto e con la barba bionda, si girò e disse :
<<Dammi un minuto e la sistemo>>
<<Non abbiamo un fottuto minuto!>>
Un altro nano si avvicinò ai due. Era più minuto e senza la barba.
<<Doran, stiamo lavorando da quasi due giorni>>
<<Taci, Ganar! Abbiamo degli ordini da rispettare. Come va la fabbricazione di quell'ascia?>>
<<Finita. Affilata al punto giusto>>
Una folata di vento gelido entrò nella fucina e Doran impreco' sonoramente.
<<Chi ha aperto la porta? Giuro che gli pianto la spada nel cranio>>
Amadrien e Snow fecero capolino nella stanza.
<<Siamo noi, Doran>>
<<Sentivo puzza di elfo e di lupo>> borbotto'.
Quando entrarono gli altri, Falin fece cadere il martello sul piede di Doran alla vista di Selene e Sun.
<<Idiota!>> urlò il nano dai capelli rossi, massaggiandosi l'arto dolorante.
Sun osservava tutto con stupore e curiosità. Selene sorrise e disse :
<<Ci scusiamo per esserci presentati così, senza invito>>
<<Lady Selene, non dovete scusarvi di nulla. Ci dispiace che ci abbia visto in queste condizioni e che sia entrata in questa fucina calda come un vulcano. Ditemi, chi è questa graziosa fanciulla?>> domandò Falin.
Doran e Ganar alzarono gli occhi al cielo. Tipico di Falin cedere al fascino femminile.
<<Questa fanciulla si chiama Sun e può aiutarci ad impedire la distruzione di Avalon>>
I tre la fissarono stupiti. Doran disse burbero :
<<Una ragazzina? Night ora si sta risvegliando, posso sentire le viscere della terra ribollire>>
Thalion le strinse la mano e lei ricambio' il gesto.
<<Abbiamo Zafron dalla nostra parte>> disse Bowen.
Ganar sospirò rassegnato.
<<Cosa può fare il Guardiano contro un mostro simile? Stiamo lavorando come muli per la fabbricazione di varie armi, ma il nostro destino è segnato>>
<<Vi arrendete così? Voi nani siete anche famosi per non lasciarvi mai abbattere>> disse Thalion.
<<Elfo, certo che lo siamo. Ma cosa può fare una fanciulla contro di lui e Darius?>> domandò Doran con voce dura come la pietra.
Fu Sun a prendere la parola.
<<Io non posso fare niente da sola. Ho paura come voi, ma non voglio arrendermi. Ho saputo che potete fabbricare delle frecce capaci di uccidere un drago quindi, vi prego, aiutateci>>
<<Sun, una freccia è costruita. Ma chi sarà tanto impavido da piantarla nel cuore di Night? E se ci riuscisse, sarebbe lo stesso inutile. Bisogna distruggere il vulcano>> le disse Falin.
<<Se soltanto i draghi ci dessero una mano>> sussurrò.
<<I draghi?! Leggi troppe fiabe, ragazzina>> sbotto' Doran.
<<Attento a come ti rivolgi a lei, nano>> sibilo' Thalion.
<<Altrimenti cosa fai, elfo?>>
<<Basta!>> disse Selene con voce dura.
Nella fucina scese il silenzio. Bowen alzò la mano.
<<Mi offro volontario per la freccia>>
La maga lo guardò preoccupata e lui sorrise.
<<Va bene, ragazzo>> disse Ganar.
Entrò in una piccola stanza ed uscì poco dopo con una grossa freccia dalla punta acuminata.
<<Se avessimo del sangue di vergine per bagnarla, quel mostro avrebbe dei dolori atroci>>
Sun spalancò gli occhi e disse :
<<Quanto sangue vi occorre?>>
<<Il giusto per la punta>> le disse Ganar.
<<Cosa vuoi fare?>> domandò Thalion rivolto a lei.
La giovane estrasse il pugnale e, con lo stupore di tutti, si tagliò il palmo della mano. Si morse il labbro a causa del dolore mentre il sangue colava sulla punta.
<<Ma allora tu...>> disse Doran, sconvolto.
Sun si asciugo' una lacrima mentre Selene le prese la mano.
<<Andiamo a medicarla, tesoro>>

Quando uscirono dalla fucina, Sun camminava nella neve in direzione di Zafron. Era in forma umana, con il volto verso le bianche montagne.
<<Ho saputo ciò che hai fatto>> disse.
La giovane si osservò la mano fasciata e rimase in silenzio.
<<Devo dirti una cosa, Sun>>
<<Ti ascolto>> sussurrò stringendosi nel mantello.
<<Io e Ailea ci amiamo>>
<<Cosa?!>> domandò scioccata.
Un dolce sorriso apparve sul viso di Zafron.
<<La salvai quattro anni fa da dall'attacco di un troll e lei mi vide in forma umana. Inizialmente non volevo saperne nulla, per timore. L'amore era una cosa che mi spaventava. Dopo aver perso mia madre, non volevo più soffrire in quel modo. Ma Ailea non si arrese e alla fine accettai i suoi sentimenti. Ma anche il nostro amore era segreto>>
<<Santo cielo. Nemmeno Bowen sa? Oh Zafron...>>
<<Brutto bastardo!>> urlò Bowen, avanzando verso di loro.
Sun sussulto' e si frappose tra i due, ma il cavaliere era fermo e furioso.
<<Cosa aspettavi a dirlo, eh? Dove cazzo eri mentre Darius rapiva mia sorella?!>>
Zafron aveva la testa bassa.
<<In quel momento stavo combattendo contro Zadkiel, voleva distruggere un altro villaggio. Quando ho saputo della sparizione di Ailea l'ho cercata anche io ovunque. Mi dispiace, Bowen>> disse amareggiato.
Prima che Bowen potesse replicare, il ciondolo di Sun iniziò a brillare intensamente, più delle altre volte. La gemma era sollevata verso Est. Sun si coprì gli occhi sentendosi avvolta dalla luce.

Era sempre nella Radura di Ghiaccio, ma indietro di molti anni. La ragazza vide un uomo nascondere una spada dentro uno scrigno e seppellirlo sotto cumoli di neve.
<<Spada maledetta>> disse spuntando nel terreno.
Sun allora capì. Ecco dov'era Excalibur. Si trovava nascosta nella radura. Il ciondolo sembrava impazzito.

Altra radura, questa volta con un intenso profumo di rose. Era il luogo dove avvenivano gli incontri tra Zadkiel ed Eileen. Osservò i due intenti a baciarsi dentro un lago, con l'acqua che arrivava alla vita di entrambi. Non era sola, a vederli. Nascosta in lontananza c'era un'ombra dagli inquietanti occhi scarlatti e sembrò vederla. Sun si spavento', ma adesso era tutto chiaro. Improvvisamente la testa iniziò a farle davvero male. Vedeva sprazzi di storia ovunque. I baci tra Zafron ed Ailea, le promesse di Zadkiel a Eileen e Selene che applicava il sigillo di Night. Non era cambiata di una virgola in quattrocento anni.

Sun riapri' gli occhi tra le braccia di Thalion. Selene era accanto a lei e la giovane disse :
<<Ho capito. Ho visto. Era Darius. Darius, sotto mentite spoglie, ha fatto la spia e ha detto tutto al consiglio. Loro hanno ucciso Eileen indebolendo il sigillo perché lei era la più forte tra le sacerdotesse. Voleva Zadkiel dalla sua parte, scatenare la sua furia, ecco perché lo ha fatto. È stato facile per lui uccidere le altre a guardia del sigillo perché erano prive di protezione, dato che sempre Zadkiel aveva ucciso i maghi che gli davano la caccia. Era un suo piano dal principio>>
<<Figlio di puttana!>> esclamò Bowen.
Zafron si morse il labbro fino a farlo sanguinare e disse :
<<Mio fratello è stato inconsciamente una sua pedina>>
<<Esatto. Zadkiel non sapeva nulla, Darius ha agito nell'ombra. Inoltre so dove si trova Excalibur. È in questa radura>> disse Sun.
<<Hai visto...>>
<<Sì, Selene. Dobbiamo trovarla...>>
Ma la giovane non finì di parlare a causa di una forte scossa nel terreno. Simboli viola intenso apparvero sulla neve formando un enorme cerchio ed un castello nero compari' all'orizzonte. Il ciondolo aveva scovato Darius. Un profondo ruggito risuono' per tutta la radura ed ogni essere vivente lo udì, anche se si trovava lontano. Dalla Radura Incantata, al Regno delle Fate fino al villaggio di Winter. Night si era svegliato.

----------------Nota dell'Autore---------
Amici lettori, eccomi qua con un altro capitolo^^. Molti nodi sono venuti al pettine, ed il drago portatore di morte si è destato. Purtroppo Venerdì NON potrò aggiornare a causa di impegni. Quindi appuntamento a Lunedì per la battaglia finale. Un mega abbraccio ^^

The chronicles of the dragon [ Parte 1 ]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora