Capitolo diciotto

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<<Che fortunata coincidenza averti trovata>> disse Zadkiel, beffardo.
Sun si agitava, ma era tutto inutile. Se si fosse mossa di più, gli artigli le si sarebbero conficcati nella carne. Tentò con il ciondolo, ma la luce non funzionò e lo sentì ridere.
<<Con me la magia non funziona, ragazzina>>
<<Lasciami andare!>> urlò.
<<Non ci penso proprio. Ora sei mia>>
La giovane ebbe un brivido di terrore lungo la schiena. Pregava che Zafron li vedesse, ma era una speranza vana. Da lontano intravide la figura di un castello. Che cosa aveva in mente, Zadkiel?

<<Maledizione>> disse Thalion.
<<Non perdiamo la calma>>
L'elfo guardò la bellissima donna e quasi sbotto' :
<<Come faccio a stare calmo quando Sun potrebbe essere chissà dove?>>
<<La troveremo>>
<<Se Zadkiel l'ha presa...>> iniziò Bowen.
<<Non essere pessimista>> lo rimprovero' Selene.
La maga aveva capito che Thalion e Sun si erano innamorati. La scomparsa della giovane rappresentava un grosso problema per tutti. Erano preoccupati, lei prima di tutti. Si era davvero affezionata. Non aveva avuto dei figli, con suo grande rammarico, ma il suo senso materno era sempre presente. Aveva sempre sognato di avere un bambino da Bowen, ma non era mai arrivato. Nemmeno la magia l'aveva aiutata. Considerava Sun come una figlia e avrebbe impedito con tutte le sue forze ai nemici di farle del male. Per questo vedere Thalion, di solito così calmo e pacato, agitato la faceva preoccupare molto. Ma non poteva permettere alle sue emozioni di prendere il sopravvento. Doveva mantenersi tranquilla per il gruppo.

Il castello era davvero immenso. Sun era stupita. Zadkiel volò basso e la lasciò delicatamente vicino ad un grande portone in legno massiccio. Si voltò verso il drago. Era ovvio che non avesse vie di fuga, così entrò dentro e lui la seguì poco dopo in forma umana. Il cuore le martellava violentemente nel petto. Magari parlare con Zadkiel potrebbe chiarire una volta per tutte la sua follia improvvisa. Ad ogni modo, doveva essere molto cauta. Finalmente il lungo corridoio buio era terminato e si ritrovò dentro un'immensa sala con un grande lampadario di cristallo.
<<La sala da ballo>> disse Zadkiel indicando tutto con un ampio gesto delle braccia.
Quanto poteva essere bello e, allo stesso tempo, pericoloso?
<<Perché mi hai portata qui?>> domandò timorosa.
L'uomo la fissò con i suoi occhi di ghiaccio, gli stessi di Zafron, e sorrise :
<<Tempo al tempo>>
<<Non abbiamo tempo!>> sbotto' la giovane.
<<Oh, il sigillo. Non me ne importa, effettivamente>> rispose sollevando le spalle con noncuranza.
<<Ma di tuo fratello ti importa>>
Stava giocando con il fuoco, di questo ne era consapevole. Ma non doveva stare in questo posto. L'espressione di Zadkiel divenne fredda e seria.
<<Non sai niente di noi>>
<<Ti sbagli, io so tutto. Della vostra nascita, di vostra madre...>>
<<Non nominarla!>> ringhio' con voce quasi animalesca.
A Sun tremarono le gambe, ma non si arrese.
<<Questo castello era il suo, vero? So che il re...>>
Zadkiel le afferrò il collo sbattendola contro il muro. Il volto era vicino a quello di Sun. La giovane iniziò a tremare e lui sibillo' :
<<Questi sono affari che non ti riguardano, vergine mortale. Se osi nominare ancora una volta questa storia ti divoro, intesi?>>
L'uomo lasciò la presa e la ragazza tossi' alla ricerca d'aria e con gli occhi lucidi. Continuarono il giro del castello tra maestose sale da ricevimento e ampie vetrate colorate. Sun lo seguiva impaurita. Dove voleva portarla? Arrivarono in una grande stanza dove c'erano due troni in oro zecchino con pietre preziose incastonate. Zadkiel si sedette su quello con i rubini, accavallo' le gambe e posò il viso sul palmo della mano. Lei era immobile, al centro della sala.
<<Dove hai conosciuto mio fratello?>> domandò curioso.
<<Nelle Terre Selvagge>> rispose.
<<Non mentirmi. Sento il tuo cuore che rischia di uscirti dal petto>>
Sun sospirò e disse :
<<Nella Radura Incantata. Nel tentativo di sfuggire a tre orchi sono caduta nel fiume, rischiando di affogare, e lui mi ha salvata>>
<<Quindi lo hai visto in forma di drago?>>
<<La sagoma era sfocata dato che stavo perdendo i sensi. Ma mi ha salvata da drago>>
Zadkiel continuava a fissarla e si alzò dal trono avvicinandosi a lei. Le girò intorno e disse :
<<Zafron non tollera molto gli estranei nei territori a lui cari. Nella radura c'è un posto più riservato, ed è chiamato "Sorgente del Drago". Si tratta di una cascata dove si è soliti rinfrescarsi. Un tempo anche io vivevo lì, seppur per breve periodo>>
La giovane cercò di calmare i battiti del cuore che aveva ripreso a galoppare in modo frenetico ed il rossore sulle guance le impedì di riuscirci. Il corvino sorrise trionfante e malizioso.
<<Sembra che tu lo abbia visto intento a farsi il bagno>>
<<No. Io...non ho visto nulla>> sussurrò.
Due dita le sollevarono il mento.
<<Piccola bugiarda. Tu hai visto più del dovuto>>
<<Mi ero persa ed io non sapevo ci fosse...>>
<<Quindi lo ammetti>> disse sorridendo.
Sun, irritata, schiaffeggio' la sua mano e disse arrabbiata :
<<Mettiamo le cose in chiaro, Zadkiel. Non sapevo ci fosse qualcuno sotto la cascata e quando ho notato che c'era un uomo sono corsa via. Non sono una pervertita, mi ero persa ed ero esausta. Non era affatto mia intenzione spiare. Questo comportamento ambiguo che hai verso tuo fratello è...>>
<<Immorale? Disgustoso e perverso? Amo mio fratello. Lui è il mio gemello, l'altra metà della mia anima. Lo amo, sì. Ma non nel modo che pensi tu. Chi è il perverso, ora?>> domandò pacato.
<<Di certo non io>> rispose con le guance rosse.
Zadkiel si avvicinò ad una grande finestra, dandole le spalle, e sembrò vagare nei ricordi della sua mente.
<<Zafron ed io abbiamo condiviso il grembo di nostra madre insieme. Abbiamo gioito e sofferto insieme. Lo amo come un fratello deve fare e voglio proteggerlo dalla feccia umana>>
<<Come puoi dire una cosa del genere? Vostra madre era umana e vi ha amato più della sua stessa vita>>
<<Ti ho detto...>>
<<Non mi importa! Bruciami pure, se vuoi, ma la verità è questa! A lei non interessavano i pettegolezzi di corte o di essere insultata, perché aveva voi. Ha sopportato mesi di solitudine perché vi amava già da quando eravate nel suo grembo. L'umanità non è cattiva e molte persone non meritano di finire in un modo orribile. Hai distrutto villaggi interi, ucciso donne e bambini con le tue fiamme. Perché lo hai fatto? Ti piace davvero essere chiamato "Flagello di Avalon"? Essere messo sullo stesso piano di un mostro come Night? Il tuo affetto per Zafron è la dimostrazione che hai ancora sentimenti buoni e questo castello in cui vivi è la prova che sei ancora attaccato alla tua parte umana>>
Sun quasi le aveva urlate quelle parole ed aveva gli occhi lucidi. Se fosse riuscita a centrare il cuore di Zadkiel, gli avrebbe chiesto di Eileen. Ma lui osservava fuori dalla finestra, apparentemente senza fare una piega.
<<Ci sono molti villaggi in lontananza>> disse calmo.
Poi si voltò verso di lei e chiese :
<<Quanto sei disposta a proteggere quegli estranei? A impedire che voli sopra di loro?>>
A Sun le si gelo' il sangue. Non prometteva nulla di buono.
<<Cosa vorresti dire?>>
Zadkiel si avvicinò e le sussurrò all'orecchio :
<<Se non vuoi vedere quei villaggi bruciare, concediti a me>>

The chronicles of the dragon [ Parte 1 ]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora