Capitolo 3

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Levi squadrò per qualche minuto il moro.
Non poté fare a meno di notare il fisico molto fragile e magro di Eren, il volto abbastanza abbronzato e le guance lievente rosee
《Tsk moccioso non osare parlarmi in quel modo.》disse Levi incrociando gli occhi smeraldo di Eren
《Sai qual è la verità? Tu sarai anche qui in veste di apprendista universitario, ed è evidente che fra me e te non ci sia paragone, eppure sai cosa? Tu sei un viziato del cazzo che pretende tutto poichè sa di poter aver tutto. Che tratta le persone in modo orribile perchè si ritiene grande, e superiore agli altri. Quindi fammi un piacere, abbassa la cresta perchè con me ci perdi.》 Disse Eren con grinta, e il volto pallido di Levi si incupì
《Come scusa?》chiese Levi facendo finta di non averlo sentito
《Hai capito benissimo!》Confermò Eren
《Eren basta su...》 Disse Armin cercando di far star in silenzio Eren prima le cose peggiorassero
《Armin ha ragione basta Eren.》 Anche Mikasa era dalla sua parte, Eren non ne capiva il motivo e per qualche istante nel guardare Levi negli occhi provò una strana sensazione.
Iniziò a fargli male la pancia.
Aveva le farfalle nello stomaco.
《Uuuh Jeager che si fa zittire da Miaksa》commentò Jean
《La smettete tutti e quattro? Mi date sui nervi》 commentò nuovamente Levi per poi uscire dalla classe dirigendosi chissà dove.

Le ore di lezione per il resto trascorsero tranquillamente se non fosse stato per qualche commento inopportuno di Jean, che come al solito non riusciva a starsene buono al suo posto senza insultare Eren.
L'attesissima campanella della ricreazione suonò e così Eren come una saetta si precipitò ai distributori automatici, in quella scuola c'erano distributori automatici ovunque, in ogni angolo. Vi erano schifezze su schifezze. Mentre a volte un camioncino portava pizzette, calzoni e altre cose abbastanza buone per i gusti strambi di Eren. Lui dopotutto era il ragazzino che beveva la cioccolata calda ad ogni ora. E la maggior parte dei pasti era accompagnata da essa. Eren inserì una moneta all' interno della macchinetta per poi digitare un numero e far uscir fuori un pacco di patatine piccanti, con calma il moro aprì il pacchetto ed iniziò ad infilarsi delle patatine in bocca come nulla fosse
《Ma quindi mangi?》 Domandò Reiner con tono più che divertito, Eren con titubanza richiuse il pacchetto delle patatine
《No...》 sussurrò per poi infilare il pacco nello zaino.

Nei primi anni di vita Eren era abbastanza paffuto e per questa ragione molti suoi "amici", fra cui Jean lo prendevano sempre in giro. Eren con il tempo riuscì a dimagrire, ma in lui continuò ad esistere quel terrore di ritornare come prima. Ma ciò non permise a Jean e gli altri di fermarsi, continuarono giorno dopo giorno ad insultarlo per il suo fisico, anche se Eren sapeva bene di non essere per nulla in carne eppure si autoconvinse che doveva dimagrire. Iniziò ad andare in palestra e mangiare molto di meno, fino a diventare ciò che era adesso.
Il fantasma di sé stesso.

《Eren!》 La soave voce di Armin riportò il moro alla realtà, il biondino gli si avvicinò e lo prese per un braccio per poi trascinarlo via da lì
《Hey Armin, cosa c'è?》 Domandò Eren abbastanza confuso continuando a camminare a passo spedito
《Non puoi assolutamente capire!》 Continuò Armin sotto lo sguardo abbastanza perplesso di Eren
《A quanto pare...stanno preparando una gita scolastica a-a Londra!》 Disse Armin con gli occhi brillanti come non mai. Dopo tutto era sempre stato il suo sogno studiare a Londra.
《Sai che non posso venire...》 disse Eren come se la cosa fosse ovvia
《 Chiediglielo...forse se glielo chiedi con gentilezza tuo padre dirà di si》 quasi lo supplicò il ragazzo dagli occhi azzurri
《Non voglio neanche provarci, l'ultima volta che gli ho chiesto qualcosa sappiamo entrambi com'è andata》 rispose lui con un filo di voce.
Eren era stanco di questa vita, era stanco delle persone che lo circondavano, era stanco di tutto e tutti. Avrebbe semplicemente voluto riposare per sempre, poiché consapevole di non avere via di fuga.

Dopo un po' Armin si fermò
《Em?》 Eren non sapeva esattamente cosa dire. Armin era lì, fermo immobile davanti alla stanza di biologia molecolare 《perché mi hai portato qui?》 Domandò Eren
《Ora vedrai Eren》 disse lui sorridendo

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Hey gente spero che questo capitolo sia stato di vostro gradimento se vi va lasciate un commento e una stellina, e
noi ci rivediamo ad un prossimo capitolo zao❤

Fino a farti male //Ereri//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora