capitolo 11

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Eren arrivò in classe, vi era solo Levi così non ci pensò neanche due volte abbracciò il corvino
《Hey piccolino》 disse Levi stringendolo fra le sue braccia, Eren non rispose si limitò semplicemente a sorridere dolcemente rimanendo fra le braccia di Levi... in quel frangente si ricordò di quante volte ebbe paura durante i temporali ma trovò sempre conforto fra le braccia di sua madre. Carla era una brava persona a differenza di Grishia.
《Come stai?》 Domandò Levi accarezzando le braccia del moro.. come se sapesse il dolore che si nascondeva sotto quelle maniche.. a quel tocco tutto il dolore che Eren provava sembrò quasi sparire al tocco dolce e delicato di Levi
《Adesso bene》 rispose Eren accocolandosi a lui... era come se la presenza di Levi cambiasse completamente tutto. Come se i problemi sparissero, si disintegrassero alla presenza di Quella carne chiara e quegli occhi scuri e misteriosi apparentemente freddi potessero colmare il vuoto di Eren. Come se potessero far passare le ferite sia morali che fisiche.
《Comunque sabato io e dei miei amici andiamo a mangiare sushi se ti va perché non vieni con noi?》 Domandò Levi continuando ad accarezzargli le braccia
《Oh ok nanetto》 rispose Eren sorridendo. Dopo qualche minuto Levi si staccò dal moro a malin cuore a causa del suono della campanella. Le lezioni proseguirono con serenità e senza problemi. Eren migliorò in qualsiasi materia.

Erano appena finite le lezioni quando Levi incontrò Eren davanti al bagno della scuola
《Hey moretto tutto Ok?》 Domandò Levi sorridendo
《Adesso si》 rispose Eren abbracciandolo
《Eren.. tu sei ancora Vergine?》 Domandò Levi mordendosi il labbro inferiore
《.....in realtà no》 disse Eren abbassando lo sguardo strigendo ancora di più Levi
《Eren..》 Levi prende il viso del moro fra le mani accarezzandolo dolcemente
《Vuoi parlarmene? Cioè .. da come lo dici sembra che sia stata una bruttissima esperienza..》 disse Levi guardando il moro dritto negli occhi
《.... mio padre》 disse Eren a sguardo basso
《Dopo la morte di mia madre niente è stato come prima... ha iniziato a picchiarmi..  a bere tantissimo... e altre cose..》 disse Eren iniziando quasi a tremare, Levi se ne accorse e così strinse a sé Eren ancora di più
《Eren.. se vuoi puoi venire a stare da me.. pomeriggio prepariamo insieme le tue valigie e ce ne andiamo》 propose Levi quasi sorridendo, Eren per qualche secondo si sentì tentando nel dire si e lasciarsi tutto alle spalle. Ogni minima cosa. Come se della sua vita non fosse successo nulla tranne che da adesso. Da quando aveva incontrato Levi. Da quando si era innamorato di lui. Da quando si sono baciati per colpa di quell' "appuntamento" fra lui e il suo migliore amico. Ma infondo era tutto quello che Eren aveva sempre voluto.. il moro non chiedeva una casa enorme dove vivere, non chiedeva di essere famoso, tanto meno non chiedeva di essere ricco sfondato w avere un ragazzo bellissimo super muscoloso dal sorriso perfetto. Chiedeva solo di essere felice. Ed era proprio in Levi che Eren vedeva tutto ciò. Magari si. Quel nano aveva i suoi difetti.. Ma quegli stessi difetti agli occhi di Eren apparivano come perfetti. Quel suo sorrisetto molto raro, il suo carattere scorbutico e il suo comportamento freddo che in realtà facevano fuoriuscire la persona che realmente era Levi Ackerman. Un nanetto scorbutico si. Ma dolce. E premuroso verso gli altri.
《Voglio che tu sia felice》disse Levi sorridendo.. Quel sorriso in soli cinque secondi fece letteralmente sciogliere Eren neanche se gli avessero mostrato uno dei suoi manga preferiti. Levi così istintivamente baciò Eren con foga, le loro lingue si incatenarono iniziando a giocare.. quasi a gareggiare su chi avrebbe dominato su chi.. l'atmosfera si stava facendo calda.. Ma dopo tutto.. erano ormai le 14.30 non vi arà più nessuno a scuola se non i bidelli che tanto non facevano altro che farsi i fatti propri. Levi con una mossa fulminea aprì quella che doveva essere la porta del bagno ed entrambi entrarono senza esitare.
In un secondo i vestiti di entrambi si ritrovarono in un angolino, buttati in un punto indefinito della stanza a giacere sul pavimento gelido. I due rimaseri semplicemente in box ma non ci volle tanto per far sparire anche quelli. E fu così che si ritrovarono con Eren verso il muro che si tratteneva dall' emettere alcun suono e Levi intento a proclamare Eren finalmente "suo"
I respiri di entrambi si fecero più affannati..  Che fosse la paura di essere scoperti o semplicemente l'adrenalina che iniziava a crescere in entrambi? Beh..  qualunque cosa fosse .. Eren ne fu felice.. per la prima volta lo fece godendo. Lo fece senza soffrire. Senza aver paura del dopo. Per la prima volta.. quello che stava facendo.. era fatto con amore.. e la consapevolezza dell' "appartenere" a qualcuno che lo amava davvero.. Non poteva far altro che renderlo felice.


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Hey gente scusate davvero davvero davvero davvero davvero davvero davvero tanto l'inattività. Ma se proprio devo essere sincera queste videolezioni sono peggio dell' andare a scuola. I professori lasciano il triplo dei compiti e non riesco neanche a scrivere o fare altro. Ci sarebbero anche altri motivo per la mia assenza ma preferirei tenerli per me..
Ad ogni modo spero che questo capitolo sia stato di vostro gradimento scusate eventuali errori grammaticali e nulla noi ci rivediamo ad un prossimo capitolo 💜

Fino a farti male //Ereri//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora