capitolo 4

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Amrin con entusiasmo aprì la porta del laboratorio di biologia molecolare
《Eren guarda qui...》 il biondino entrò nella stanza seguito da Eren, Armin aprì un cassetto tirando fuori alcuni fogli e documenti vari, il laboratorio di biologia molecolare non veniva piu usato da decenni, così la professoressa aveva deciso di dare la stanza a tre dei ragazzi della classe di Eren per usarla a scopi didattici.
Fortunatamente scelse Armin, di conseguenza automaticamente anche Eren e Mikasa. Armin utilizzava quella stanza per studiare, fare esperimenti di ogni tipo o semplicemente come ritrovo dei tre
《Eren forse ho capito la vera causa della morte di tua madre...tu non c'entri! Devi credermi! Non sono pazzo!! Ho...ho fatto accurate ricerche》 iniziò ad aprire quei fogli all'apparenza piccoli, iniziò a srotolarli ed Eren spalancò le palpebre, per via della loro lungezza infinita
《Non so ancora bene la causa, ma c'è una buona percentuale che la causa sia una cosa esterna quindi non tu, poichè le molecole di un neonato danneggerebbero l'interno capisci? Io cred-》 Armin venne interrotto bruscamente da Eren
《No Armin,non mi intaressa saperlo...ok? Quindi basta. E fra l'altro, trovo davvero assurdo che tu abbia studiato una cosa del genere》 Disse Eren facendo per andarsene
《Ma perché Eren? Lui, tuo padre, non dice la verità e lo sai bene, sai benissimo che non l'hai uccisa tu!》esclamò Armin, Eren si fermò a pochi centimetri dalla maniglia della porta, in quel momento si sentì uno schifo, senza un vero motivo ma era così. Voleva semplicemente tornare a casa e stare nel suo amatissimo letto  fra le coperte.
Dopo qualche minuto di silenzio Eren aprì la porta del laboratorio di biologia molecolare ed uscì lasciando Armin da solo in totale silenzio.

Il moro iniziò a camminare con velocità,  sentiva gli occhi bruciare. Tentò in tutti i modi di trattenere le lacrime ma falli. All' improvviso si sentì un tonfo, Eren era andato a sbattere contro qualcosa, o meglio qualcuno
《Guarda dove vai moccio-》 era la voce di Levi, che però si bloccò notando le calde lacrime di Eren scorrere fra le sue guance rosee
《S-scusa》 sussurrò abbassando la testa in modo da non far notare le proprie lacrime
《Cosa succede?》 Domandò il corvino accigliandosi
《Non sono affari tuoi》 borbottò Eren
《Come vuoi 》 rispose facendo spallucce
《Intendi rimanere li? A terra a piangere?》 Domandò Levi continuando a fissarlo tentando di capire la causa delle sue lacrime
《Perché no. Non sarebbe male》 rispose Eren stropiggiandosi gli occhi
《Sei proprio un moccioso》 Si lamentò Levi per poi porgergli con lieve titubanza la mano destra, Eren la fissò per qualche istante
《Cosa?》chiese non capendo
《Ti do una mano a rialzarti.》 Disse abbastanza scocciato Levi. Eren dopo un po' prese la mano di Levi,  in quell' istante il suo cuore divenne su di giri come il suo stomaco del resto.
Non gli era mani capitato di sentirsi così. Le guance diventarono sempre più rosse e il battito cardiaco aumentò sempre di più
《Allora ti alzi o no?》 Si lamentò Levi facendo ritornare il moro alla realtà
《Oh.. s-si scusa》 disse con lieve imbarazzo, in seguito si alzò ma senza lasciare la mano del corvino, per qualche istante Eren avrebbe giurato di aver incrociato il suo sguardo. Quello sguardo così magnete e allo stesso tempo glaciale ricco di tristezza.
《Eren Jeager, ma, chiamami solo Eren》 disse ad un tratto lui
《Va bene, Eren》
《Io adesso vado. Se hai bisogno di qualcosa ci sono》
Dopo tutto volente o nolente avrebbe dovuto aiutare gli alunni psicologicamente. Ed Eren gli sembrava una buona occasione per accelerare i tempi. Il corvino lasciò la mano di Eren e si incamminò nella parte opposta.
Eren rimase lì ad osservare la sua sagoma allontanarsi fino a quando non riuscì più a vederla.
《Cos'era...quella strana sensazione?》 Si domandò Eren toccandosi il petto con la mano che fino a qualche minuto fa stringeva quella del corvino.. Eren ad un tratto pensò a quello che Mikasa gli diceva costantemente quando si parlava di cotte e cose così

"Sentire le farfalle nello stomaco è capitato a tutti, almeno una volta nella vita...di provare quella particolare sensazione di vuoto e formicolio allo stomaco. Bastano semplicemente il pensiero e la presenza della persona amata a scatenare questa tipica reazione."

Eren scosse la testa più volte...
《No..è impossibile... Non lo conosco da neanche un giorno》 Eren era confuso.. doveva davvero dare così tanto peso a quelle sensazioni? O avrebbe dovuto far finta di nulla? Ora più che mai il moro provava una forte sensazione di confusione. Ma una cosa del genere era impossibile.. lui non amava Levi Ackerman. Non gli piaceva. Eren non piaceva a Levi. E Levi non piaceva a lui. Per qualche secondo si rasserenò. La vita sembrò più leggere per qualche secondo. Ma sapeva benissimo.. che quello.. era solo un secondo.. un attimo..  E non la sua vita intera.

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Hey gente spero che questo capitolo sia stato di vostro gradimento! se vi va lasciate un commento e una stellina, scusate eventuali errori grammaticali e nulla noi ci rivediamo come sempre ad un prossimo capitolo 💙

Fino a farti male //Ereri//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora