Caro diario.

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Bene, Hermione mi ha regalato questo diario. Cosa dovrei farci? Non mi è mai piaciuto scrivere, tanto meno ne sono in grado. Però dice che fa stare meglio, quindi proviamoci.


Caro Diario,
forse dovrei darti un nome, così mi sembra di parlare con un amico. Non so se il nome a cui  sto pensando sia il nome adatto. E se mi facesse stare peggio? Però così lo sentirei più vicino a me.
Harry, ti piace il nome, Diario? A me tanto. Come mi piace tanto lui. Come mi piacciono i suoi occhi verdi, il suo naso, la sua bocca. Mi piace addirittura la cicatrice. Che adesso si vede sempre di meno, ma rimane pur sempre lì, a forma di saetta, sulla sua fronte.
Ma si mette la data sul diario? Lo chiederò alla Granger. Credo di sì, giusto?
Ma torniamo a noi. Torniamo al nome. Dovrei darti quel nome? Ma così mi verrebbe da scriverti lettere e se mai le andassi a rileggere, un giorno, mi ricorderò di quanto infelice sono. No, meglio un altro nome, così ti parlerei da amico. Da bambino avevo un pupazzo di nome Mortimer. Forse sarebbe meglio questo nome anziché di uno di una persona immaginaria o il suo. Bene, ora che ho messo in chiaro le idee ricomincio.

Caro Mortimer,
sei solo un diario e mi sentirò, non stupido ma di più nello scrivere e parlare ad un essere che non esiste, ma la mia amica dice che fa stare meglio, quindi provo a darle retta.
Comincio col raccontarti cosa è successo oggi. Anzi, ti dico prima cosa è successo negli anni precedenti. Un riassunto, non farò un romanzo. 
Tutto è cominciato quando ho conosciuto un bambino di 11 anni nella sartoria per farci fare le divise di Hogwarts. Mi infastidiva parecchio. Poi quando seppi chi era volevo essergli amico. Sarebbe stato divertente avere un amico con quella storia. Gli avrei dato tutto, ma lui si era opposto a me. Così ci siamo presi in antipatia. Lui e i suoi amici, Granger e Weasley, si mettevano sempre nei guai. Ogni volta c'erano di mezzo loro e Hogwarts era sempre in pericolo. Il primo anno un troll a causa del professor Raptor. Il secondo anno c'erano scritte di sangue sulle mura e ragni ovunque. Per non parlare della camera segreta aperta dall'erede che si era impossessato della Weasley. Il terzo anno, il padrino pazzo di Harry, accusato di tradimento alla famiglia Potter per aver rivelato la casa dove abitavano, venne imprigionato ad Azkaban e poi è riuscito a scappare. C'erano dissentori ovunque. Per non parlare del professore lupo mannaro che ci insegnava difesa contro le arti oscure. Il quarto anno, magia! Potter viene candidato ad affrontare il torneo TreMaghi. Ogni dannata sfida era un rischio di morte. Il quinto anno è arrivata la Umbridge che perseguitava tutti gli studenti. E a Potter ha fatto del male. Gli ha inflitto una punizione tremenda. Scriveva con una penna magica sulla carta ma ciò che scriveva sulla carta gli si trasferiva sulla pelle, bruciandolo e facendolo a sangue. Lui quell'anno aveva creato un esercito. L'esercito di Silente. Una riproduzione di un vecchio esercito composti da Auror per difendere tutti da Voldemort. Lui era tornato ma nessuno gli credeva. Aveva visto morire Cedric Diggory e combattuto con Voldemort. Non diceva bugie. Il sesto anno ero diventato un mangiamorte e dovevo uccidere Silente.Ho riparato un armadio svanitore per far entrare i mangiamorte sotto ordine del Signore Oscuro. L'ho disarmato e automaticamente la bacchetta di sambuco è passata di mia proprietà. Ma Silente lo aveva ucciso Piton e quindi Voledemort pensava che la bacchetta appartenesse a lui. Quindi lo ha fatto uccidere da Nagini.
Poi è successa la guerra dove Harry ha sconfitto Voldemort e si è fidanzato ufficialmente con la Weasley. Esatto la stessa che era stata impossessata.
Quando mi sono innamorato di lui? In realtà non lo so. So solo che avevo paura morisse nel torneo Tremaghi. E da lì ho capito che mi piaceva, perché mi preoccupavo per lui. 
Ho scritto parecchio, ma giuro che è un riassunto. 
Sono diventato amico di Hermione quando lei mi ha visto piangere e non ha cercato di screditarmi. Ero debole più che mai e lei ha fatto una cosa che non mi sarei aspettato per nulla al mondo dopo tutto quello che le ho fatto passare. Mi ha abbracciato e mi ha detto <<Tranquillo, adesso ci sono io. Tutto passerà e questo inferno finirà per tutti. Per me, per te, per Hogwarts.>>
A quel punto mi sono inginocchiato e ho continuato a piangerle in grembo. Non mi ero mai sentito così. Mi sentivo al sicuro nelle sue braccia. Lei mi accarezzava i capelli. <<Vorrei parlare per rompere il ghiaccio ma non so cosa dirti.>> mi disse e io le risposi che volevo solo qualcuno che mi volesse bene per quello che ero e che non mi prendesse in giro. <<Non ti prendo in giro. Anche se sei una serpe odiosa e mi odi, non sono la tipa che prende in giro>>. Le chiesi un bacio. Lei si imbarazzò. E risposi ridendo << Sulla guancia. Non ci sto provando. Sono innamorato di un'altra persona.>>. Lei si inginocchiò, mi prese il viso fra le mani e mi lasciò un bacio umido sulla fronte. Poi disse:<<Non ti bacio sulla guancia, significherebbe  troppo. Sulla fronte perché voglio provare a volerti bene per il ragazzo che sei, se me lo permetterai e se non provi più a darmi la caccia e a ferirmi. Un bacio sulla fronte perché significa che ti proteggerò.>>. La abbracciai forte e le diedi un bacio sulla guancia. 
È così diventammo amici. Lei mi ama, mi protegge, mi consiglia. <<Non riuscirò a tenerti in una bolla di cristallo, tanto meno riuscirò a farlo con il tuo cuore. Ma ne sono gelosa, e chiunque ti farà del male si scaglierà contro la mia furia. E sai che posso essere pericolosa.>> mi dice spesso. Ma quando le dissi che il ragazzo che mi fa male e non per colpa sua è Harry, si è messa a piangere. <<Perché?>> le chiesi. La sua risposta mi distrusse il cuore il frantumi. 
<<Non posso dirtelo. Non voglio che tu stia peggio. Ma è meglio che lo dimentichi. È per te. Ti do questo diario così puoi scrivere tutto quello che ti succede e quello che ti fa stare male. Non volevo farti avvicinare a lui. Io non sapevo che ti piacesse. Mi dispiace, tesoro mio>>. Io mi ero avvicinato a lui ma non siamo altro che amici. E non potrà mai essere più di questo. Vedi Mortimer, io la capisco. Vuole proteggermi. Adesso fa in modo che io e lui non ci vediamo più così spesso. Ma come posso dirle che vederlo ridere, incazzarsi, borbottare, vedere i suoi occhi, il suo sorriso, il suo broncio, non può farmi che bene? Come glielo posso dire?
Però su una cosa aveva ragione, scrivere mi fa sentire un po' meglio. Forse sono solo all'inizio e potrebbe peggiorare o migliorare. Mi fido di quella sanguemarcio e le darò retta ancora per un po'.
Ti saluto, amico mio. Vado a dormire. Ho fatto parecchie sbavature sulla carta per il sonno. Ci rivediamo appena starò di nuovo male.

Draco.

I NEED TO NOT SUFFER ANYMORE - DRARRYDove le storie prendono vita. Scoprilo ora