4. If I Got You

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Victoria entrò in macchina dal lato del passeggero. Amava l'odore di nuovo e quel solito profumo che ora riconosceva come quello di lui. Le sue cosce risultavano appiccicaticce a contatto con i sedili di pelle, e per questo nonostante fosse scomoda non si mosse. Lanciò uno sguardo al suo riflesso sullo specchietto, e represse un verso di disgusto. Era un disastro. La sua frangetta era divisa in ciocche perché sudaticcia e l'ombretto era leggermente sbavato, aveva sul viso un'espressione sconvolta. Ma in quel momento non le importava di niente; solo di lui, che la guardava mortalmente serio con il viso appoggiato sulla mano e il gomito sul volante, con il busto rivolto verso di lei. Di lui, così bello e accigliato a pochi centimetri da lei.

"Ho visto che ti stavi divertendo" passò la lingua sulle labbra.

"No, mi stavo distraendo dal piangere perché tu non arrivavi" gli rispose tutto d'un fiato. Respirava pesantemente e sentiva un peso sul cuore di cui si doveva liberare.

Baekhyun si immobilizzò, smise di respirare per un secondo. Lei sentì che se non avesse parlato in quel momento, con lo sguardo bruciante di lui addosso e con ogni suo muscolo attento alle sue parole, non avrebbe parlato più.

"Non so perché al pensiero che non saresti venuto mi sentivo sbriciolare, e non ho idea del perché io abbia rovinato la nostra amicizia baciandoti, Baekhyun. Sai come sono fatta; ho bisogno di dire alle persone come mi sento con loro, e tu più di tutti meriti di sapere" erano l'uno negli occhi dell'altra.

Lei osservava il suo viso, dai lineamenti così eleganti e decisi allo stesso tempo. La forma particolare delle sue labbra, i suoi occhi scuri; i capelli biondi così chiari da parer grigi che gli cadevano sulla fronte in ciocche ormai lunghe. Più lo guardava, più sentiva forte quello che stava per dirgli. Anche se aveva paura da morire.

"Distruggere quello che abbiamo era l'ultima cosa che avrei voluto fare, e credimi non ho mai avuto intenzioni diverse dall'essere per te un'amica su cui contare, una persona con cui è bello parlare di tutto e con cui passare il tempo. Ero fidanzata, cazzo come avrei potuto pensare diversamente?" fece un risolino, ma era falso, nervoso. Scosse la testa. "Non so cosa sia successo ma... non ce la faccio più così." passò la lingua sulle labbra.

"Ripenso a quel bacio così ossessivamente da dimenticare tutto il resto, come se fosse l'unica cosa che conta. Ho sognato così tante volte di fare l'amore con te che potrei impazzire se non ti dico come mi sento. E potrei averti perso adesso, ma io non ce la facevo più a pensare continuamente a quanto ti desidero e a dover finta di niente".

Aveva il respiro pesante e le tremavano le mani.

Le stringeva tra loro per calmarle ma il suo corpo era tutto un fremito, e non si sarebbe calmata per le ore successive al pensiero di quello che gli aveva detto; non si sarebbe calmata pensando a come lui la stava guardando. Con gli occhi lucidi, ma non di commozione. Come un animale selvaggio, come se si stesse trattenendo. La sua mascella era tesa e respirava quasi con l'affanno.

Baekhyun sbuffò pesantemente. Si copriva la bocca con la sua mano grande dalle dita snelle, e la guardava come se fosse stata l'incarnazione del peccato più sublime che si possa compiere.

Lei lo percepiva. Sentiva l'aria pesante. Sentiva lo sguardo di lui addosso così bruciante che era inequivocabile, il suo cuore battere come un folle al pensiero di averlo a tal punto da affannarla. "Se potessi, ti vorrei adesso" gli disse.

Baekhyun scese dalla macchina con un impeto sbattendo lo sportello. Faceva avanti e indietro davanti la macchina a grandi falcate, frenetico e impaziente strofinandosi le mani sulla faccia come se stesse per sbottare.

Victoria provava di nuovo quella stessa sensazione: come se lo stesse perdendo. Scese dalla macchina. 

"Baek..." disse con voce tremante. Lui si fermò e alzò lo sguardo verso di lei. Aveva la mascella tesa e la fronte aggrottata, la testa piegata leggermente verso sinistra e la guardava come se avesse avuto davanti qualcosa che desiderava ma che aveva paura di toccare. Il cuore gli batteva impazzito ma non parlava.

"Come ti senti? Ho parlato troppo, senti, lascia stare" rise nervosamente sul punto di piangere.

"Tori" Baekhyun la chiamò dolcemente con il soprannome che le aveva dato poco dopo essersi conosciuti. Erano l'uno negli occhi dell'altra e Baekhyun era sul punto di cedere. "Io sono tuo".

Le si avvicinò lentamente, guardandola in modo così intenso da farla sospirare. Si fermò a pochi centimetri da lei, fino a quando dovette abbassare la testa per guardarla, e le carezzò il viso poggiando il palmo sulla sua guancia. "Ti desidero dal primo momento che ti ho vista, ma ho aspettato e rispettato le tue scelte e il modo in cui ti sentivi" strofinava il naso sulla guancia di lei dandole i brividi, le parlava all'orecchio sussurrando. "Ma questo non toglie che ti abbia pensata ogni secondo in questi ultimi mesi, a come sarebbe averti. Penso continuamente a come sarebbe se fossi mia" adesso le sue mani erano ovunque su di lei. Le passava quasi avvolgendola sul suo collo, sulla sua schiena, sui suoi fianchi, facendole chiudere gli occhi e schiudere la bocca, respirando pesantemente per il suo tocco ammaliante e per il suono della sua voce che le sussurrava suadente quanto la desiderava. "Se fossi mia saresti trattata come il centro del mio universo, ti metterei al di sopra di tutto. Ti rispetterei e ti darei ciò che meriti."

Il suo viso piegato nell'incavo del suo collo mentre le baciava la pelle nella parte sensibile sotto il lobo; la leccava, la succhiava. Victoria si aggrappò al collo di Baekhyun come se la gravità l'avesse attratta giù, come se avesse voluto farla cadere. Mormorava il suo nome quasi senza fiato.

"Ti farei dimenticare tutto ciò che ti ha fatta stare male, il nome di chiunque ti abbia fatta soffrire. Sarei l'uomo di cui hai bisogno."

La fece appoggiare sulla macchina, pressando leggermente il suo corpo contro quello di lei per farle sentire calore. Mise una gamba tra quelle di lei e le prese una coscia accavallandola su di sé. Victoria la aggrappò al suo bacino mentre passava le mani tra i suoi capelli, quasi boccheggiante per le sue parole e per il modo in cui la stava toccando; come se l'avesse immaginato decine di volte, in un pensiero ormai saturo ripetuto fino alla disperazione.

"Ti farei godere in modi che non conosci nemmeno, ti farei raggiungere il picco di un piacere che nessuno ti ha mai fatto toccare fino a che non conoscerai più nessun nome se non il mio"

"Baek, ti prego..."

Lei desiderava le sue labbra, baciarlo fino a rimanere senza fiato. Desiderava sentirlo, annullare quel desiderio quasi doloroso che provava mentre strofinava in piccoli movimenti la sua coscia contro il bacino di lui.

"Sarai mia?"

"Sì" rispose lei senza fiato.

Baekhyun le morse il lobo e sospirando profondamente le raccolse le labbra.

If I got you // Baekhyun Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora